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Corriere-Lombardia-sperimentazione adesso diventa operativa

sperimentazione adesso diventa operativa In classe a 5 anni Così nelle scuole debutta la riforma Il direttore Dutto: sarà un'operazione graduale Nuova scuola del ministro Moratti: parte l...

01/10/2002
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Corriere della sera

sperimentazione adesso diventa operativa

In classe a 5 anni Così nelle scuole debutta la riforma

Il direttore Dutto: sarà un'operazione graduale

Nuova scuola del ministro Moratti: parte la sperimentazione della riforma in 25 materne ed elementari della Lombardia. Ieri il ministero dell'Istruzione ha comunicato l'elenco delle scuole ammesse. Tra private e statali, 4 sono a Milano, 5 nell'hinterland e 16 nelle altre province. Avranno la possibilità di ammettere bambini a 5 anni e mezzo (bambini che compiranno 6 anni entro il 28 febbraio del 2003). E dovranno mettere in pratica le linee guida della riforma: il maestro-tutor, il portfolio (raccolta di tutta la documentazione che riguarda il percorso scolastico dell'alunno), l'insegnamento di inglese e informatica dalla prima elementare. "Mi auguro che le nostre scuole - dice il direttore regionale Mario Dutto - possano diventare punti di riferimento e centri propulsori per l'elaborazione della riforma a livello nazionale". Il percorso per accedere alla sperimentazione era partito in agosto. Quando il direttore scolastico aveva spedito un questionario informale alle direttrici, con l'obiettivo di verificare chi avesse i requisiti minimi per ospitare la sperimentazione: classi a disposizione, insegnanti di ruolo, aule per i computer, esperti di lingua straniera. All'inizio di settembre, queste disponibilità sono state ridiscusse dai consigli di circolo: chi ha confermato l'intenzione del proprio dirigente è stato convocato dall'Ufficio scolastico regionale per definire le modalità della sperimentazione. Adesso c'è l'elenco: per le scuole pubbliche, non sembra che ci saranno a disposizione soldi in più. Qualcuno sostiene invece che le private riusciranno ad ottenere finanziamenti perché si consorzieranno fra di loro.
"Il decollo di un'operazione tanto ambiziosa sarà ovviamente graduale", dice Mario Dutto. E' quel che si aspetta la direttrice dell'istituto comprensivo di via Palermo-via Giusti, Carla Ruffini. Che spiega: "Resto in attesa di essere convocata dal dirigente scolastico regionale perché ci spieghi in cosa consisterà la riforma. Perché ci era stato assicurato che la sperimentazione sarebbe stata flessibile, a seconda delle esigenze di ogni circolo".
L'ufficio scolastico regionale ha creato un organismo per seguire lo sviluppo della sperimentazione nelle scuole. Non mancano però le critiche. Come quelle di Filippo Maraffi, papà di Giorgio (iscritto alla prima elementare di via Palermo) e rappresentante dell'associazione di genitori "Panelatte": "Vorrei capire che vantaggio trarremo dal fatto che la nostra scuola ospiti la sperimentazione. All'inizio dell'anno ci era stato presentato un piano di studi in base al quale noi abbiamo scelto proprio questo istituto. Cambieranno i programmi o le modalità di insegnamento? Ci saranno soldi a disposizione? Perché, in questo caso, sarebbe forse più utile che cominciassero a spenderli per rendere fruibile il giardino della scuola".
Gianni Santucci

Cronaca di Milano


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