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Corriere Adriatico-Marche-Nessun ramo secco da tagliare

Scuola, il senatore Cavallaro scrive alla Moratti per difendere l'entroterra "Nessun ramo secco da tagliare" CAMERINO - "Gli istituti scolastici, in particolare quelli delle zone montane, va...

25/04/2003
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Corriere Adriatico

Scuola, il senatore Cavallaro scrive alla Moratti per difendere l'entroterra
"Nessun ramo secco da tagliare"

CAMERINO - "Gli istituti scolastici, in particolare quelli delle zone montane, vanno difesi perchè l'esistenza di un sistema scolastico di qualità è sovente, unitamente alle strutture sanitarie ed alle reti fisiche di trasporto ed a quelle virtuali della comunicazione, l'unica motivazione per cui si è riusciti, finora, a contrastare, se non ad impedire totalmente, fenomeni di inurbamento e di migrazione di massa verso le aree costiere che hanno dato, sovente, pessimi frutti sotto il profilo dell'equilibrio sociale ed economico e della crisi dei modelli di convivenza basati sul rispetto e sulla valorizzazione della persona umana e della qualità complessiva della vita". Per il senatore della Margherita Mario Cavallaro non vi possono essere tentennamenti ulteriori: le istituzioni, il Governo, debbono difendere la montagna.

E difendere la montagna significa salvaguardare anche il delicato settore dell'istruzione oggi minacciato dagli annunciati tali, o ridimensionamenti che dir si voglia, della riforma Moratti. E' proprio al ministro che Cavallaro ha deciso allora di rivolgersi.

E' una lettera aperta quella che lo stesso senatore della Margherita ha indirizzato nei giorni scorsi al responsabile del dicastero dell'Istruzione.

"Gentile signora ministro mi preme investirla della problematica relativa alla situazione organizzativa e degli organici dei docenti delle scuole delle aree interne montane delle Marche, caratterizzate da un territorio difficile e, tuttavia, diffusamente ed intensamente abitato come espressione di una antica tradizione e di una salda difesa di una società che ha saputo trasformarsi da rurale e povera ad avanzata comunità ricca di energie e potenzialità imprenditoriali e culturali, le istituzioni scolastiche rappresentano un punto di riferimento, una condizione di sviluppo intellettuale e scientifico a disposizione delle giovani generazioni - scrive Cavallaro alla Moratti, sottolineando - Si tratta, ad un tempo, di presidi di civiltà carichi di storia e di gloria e di occasioni di sviluppo. Sicuramente, non si tratta di rami secchi da tagliare, né di strutture ormai inutili". Cavallaro prosegue nella sua difesa dell'entroterra: "A poco a poco, si sottrarrebbe linfa vitale alle antiche e prestigiose Università, come quella di Camerino, che si priverebbero soprattutto i giovani capaci ma privi di mezzi, per i quali il disagio fisico negli studi è una ulteriore limitazione da affrontare, di occasioni e potenzialità di carriera anche nell'interesse del Paese". Alla missiva del senatore si è poi anche aggiunta, nei giorni scorsi, un'interrogazione sullo stesso argomento.

DANIELE PALLOTTA


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