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Carlino-Veneto-Stop alla Riforma-Moratti a causa dei tagli ai docenti

Stop alla Riforma-Moratti a causa dei tagli ai docenti" E' partito ieri l'anno scolastico. Con regolarità, per quanto riguarda la presenza del personale, ma anche con le inevitabili polemiche, co...

11/09/2003
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Il Resto del Carlino

Stop alla Riforma-Moratti a causa dei tagli ai docenti"

E' partito ieri l'anno scolastico. Con regolarità, per quanto riguarda la presenza del personale, ma anche con le inevitabili polemiche, concentrate in questa fase attorno al 'difficile' avvio della riforma-Moratti nel biennio delle elementari. Intanto la Direzione Regionale ha reso noti i numeri "ufficiali" della scuola veneta. Una scuola che vede crescere gli alunni dell'1,3% rispetto al 2002-2003 (unica eccezione Rovigo, ancora in calo di iscritti seppur di poche unità), ma, per effetto dei tagli, diminuire il personale docente di circa il 3%. Da queste considerazioni deriva la dura presa di posizione dei Sindacati scuola della nostra provincia e della Regione. Cgil, Cisl, Uil e Snals del Veneto in sostanza spiegano che la riforma alle elementari proprio non partirà, a meno che gli Istituti non decidano di attuarne singoli aspetti; e ribadiscono che i tagli al personale rischiano di porre in grave difficoltà il sistema. Le quattro sigle sindacali si dichiarano dunque: "Unite nella difesa della scuola pubblica statale, del diritto allo studio di tutti gli alunni, della libertà di insegnamento e della professionalità docente; denunciano la politica dei tagli agli organici che, in Veneto, non consente di mantenere e qualificare il servizio; e ribadiscono che spetta ai Collegi docenti e solo ad essi, nella loro autonomia e nel rispetto delle leggi in vigore, deliberare i progetti didattici e i propri piani di formazione e aggiornamento; invitano pertanto i Dirigenti Scolastici e i collegi dei docenti a respingere qualsiasi tentativo di imporre soluzioni ordinamentali non conformi alle norme in vigore o che ledano l'autonomia delle Istituzioni scolastiche garantita dalla Costituzione".
Parole dure, confortate, secondo i sindacati, dai dati. Sarebbe innanzitutto fallito il tentativo di far iniziare le elementari ai bambini di cinque anni e mezzo: a fronte di 121 nuovi posti per docenti previsti in Veneto a sostegno dell'anticipo, ne sono stati sufficienti 46. L'introduzione della lingua inglese e dell'informatica fin dalla classe prima rimane l'unica novità, ma in Veneto non si può parlare di novità, trattandosi di esperienze spesso già acquisite. Non ci saranno l'insegnante tutor nè il portfolio e, sempre secondo i sindacati, non vi sarebbe nemmeno nessun obbligo di continuare la sperimentazione avviata lo scorso anno, che nella nostra provincia riguardava il IV Circolo di Rovigo e la Direzione didattica di Castelmassa. Insomma per Cgil, Cisl, Uil e Snals la scuola del 2003-2004 sarà quel 2002-2003' con la non-irrilevante constatazione di "qualche" docente in meno!
Osvaldo Pasello


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