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Proposte di bassa lega

Pino Patroncini

29/07/2009
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L'uscita della Lega sulla conoscenza delle tradizoni e del dialetto della regione in cui si va ad insegnare è l'ennesimo segnale della dissoluzione dello stato unitario italiano e di quello che è rimasto l'ultimo balurado da espugnare: la scuola.
Vi è un tentativo della Lega di puntare i piedi facendo vedere al suo elettorato la propria autonomia in un momento in cui le sorti di Berlusconi perdono colpi . Anche la posizione, tutta parolaia, sull'Afghanistan si inquadra in questo contesto. Nello stesso tempo deve mandare segnali dopo la protesta del "partito del sud", che ha cominciato ad accorgersi che i tagli li sta pagando soprattutto il meridione. E la scuola meridionale ne sa qualcosa!
Per altro, come dimostra la vicenda del pluribocciato figlio di Bossi, che il senatur stesso ha degradato da "delfino" a "trota", qualsiasi insegnante italiano, anche quello nato sull'ultimo scoglio di Pantelleria conosce le tradizioni e la storia del Piemonte, della Lombardia e del Triveneto, sicuramente meglio degli elettori della Lega, a cominciare da quelli che che confondono il federalismo cosmopolita e illuminista di Cattaneo col provicialismo gretto e oscurantista di Castelli e Calderoli. Non fosse altro che per il ruolo che queste regioni hanno avuto nella storia e nella cultura italiana. Chissà se Bossi lo sa che circa 200 dei Mille di Garibaldi erano bergamaschi?! Qualsiasi insegnante di storia lo sa!
Ma anche questa potrebbe essere l'ennesima volpe fatta uscire per fare correre i cani.
Avete sentito le reazioni al TG1 di oggi?
L'Aprea ha detto non se ne parla nemmeno.( per altro è la sua riforma che rallenta non quella della Gelmini!)
Cota ha detto che il dialetto è una banalizzazione, la Lega vuole un test perchè le università meridionali sono più facili.
La Gelmini ha detto: il dialetto no, ma forse qualcos'altro si. E fra l'altro diertro alla partita degli albi regionali dell'Aprea c'è una partita irrisolta: se il rapporto tra numero delle lauree abilitanti e albi regionali è la chiave di volta della programmazione delle assunzioni, come si fa a tenerlo finchè costituzionalmente qualsiasi laurea presa in qualsiasi università consente l'iscrizione in qualsiasi regione? Vuoi vedere che su ciò Gelmini bypasserà l'Aprea?
Infatti la risposta più significativa l'ha data Cicchitto, il quale praticamente ha detto: la proposta di legge Aprea non conta niente, quelle che contano sono le misure che la Gelmini sta mandando avanti su licei e università.
Infatti dopo 15 mesi l'Aprea è ferma in commissione mentre la Gelmini va avanti come un treno, prima sul primo ciclo e adesso sul secondo.
Meditate gemte. Meditate. E attenti ai diversivi!


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