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Repubblica/Bari: Scuola, da oggi senza lavoro 1700 fra bidelli e amministrativi

La rabbia dei sindacati: "È l´ennesima mattanza"

30/06/2009
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la Repubblica

FRANCESCA SAVINO

La campanella suonerà per l´ultima volta intorno all´una di oggi. Per mille e 700 persone che hanno lavorato quest´anno come personale Ata (assistente tecnico-amministrativo) negli istituti di tutta la Puglia la scuola non ricomincerà a settembre. Saranno loro le prime vittime dei tagli previsti dalla circolare sugli organici di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, che secondo la Flc Cgil nei prossimi tre anni si ridurranno del 17 per cento. Le scuole di Bari e provincia saranno quelle più penalizzate: oltre 453 persone, su un totale di 7mila e 229, non torneranno fra le aule e i corridoi il prossimo anno. Nel 2012 mancheranno all´appello mille e 300 collaboratori.
«Un´ennesima mattanza che avrà come risultato l´impossibilità di garantire servizi essenziali» attacca dalla segreteria provinciale del sindacato Claudio Menga. «Con questo regolamento non si fa altro che allargare l´emergenza sicurezza nelle scuole: basti pensare al peso che hanno bidelli, tecnici e collaboratori nella vigilanza dei corridoi, nell´assistenza all´handicap o negli adempimenti amministrativi» avverte Menga.
Al mancato rinnovo del contratto si aggiunge, per la maggior parte dei precari della scuola al lavoro fra corridoi e segreterie, un´altra beffa. Il rapporto di lavoro infatti per il personale Ata supplente nominato su posti liberi e vacanti termina oggi, escludendo i mesi di luglio e agosto. «Un´assurdità contrattuale» contro la quale si sono già scagliati i sindacati: dalle scuole e dalle sedi regionali di Cgil, Cisl e Uil continuano a partire centinaia di ricorsi per il riconoscimento del servizio nei mesi estivi.
«La buona notizia è che li stiamo vincendo tutti. Quella cattiva è che questo non basta a garantire stabilità ai lavoratori» sintetizza Menga. La Flc Cgil di Bari conferma però la volontà di dare battaglia su tutti i fronti, e annuncia l´intenzione di impugnare il regolamento sull´organico che solo nel Barese toglierà il lavoro a 114 assistenti amministrativi, 49 tecnici, 287 collaboratori scolastici e 3 fra cuochi e guardarobieri. A livello regionale il taglio di mille e 700 posti per il personale Ata sarà ammortizzato invece da circa cinquecento pensionamenti, arrivando quindi a mille e 200 posti in meno.
Ma la scure dei provvedimenti firmati dai ministri Giulio Tremonti e Marisatella Gelmini colpirà anche fra le cattedre: in tutta la regione ce ne saranno 3mila e 646 in meno. In base alle tabelle ministeriali allegate all´ultima bozza del decreto sugli organici, dal primo settembre 2009 non dovrebbero tornare in classe 1230 maestri della scuola primaria, 1173 insegnanti della scuola media di I grado e 1243 di quella di secondo grado. La Puglia è una delle quattro regioni del Sud in cui si concentrerà il 40 per cento dei tagli previsti dal Miur, sulla base delle linee imposte dalla manovra finanziaria: con Campania (5645 posti in meno), Sicilia (5020) e Calabria (2500) pagherà il prezzo maggiore secondo il bollettino di guerra diffuso dai sindacati dopo il vertice romano con il ministro Gelmini. Il taglio di 3mila e 646 cattedre riguarda per ora solo l´organico di diritto: a settembre il ministero procederà a un´ulteriore riduzione di 5mila posti nell´organico di fatto nazionale.