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Direttore responsabile Ermanno Detti

Periodico telematico a cura della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
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Anno VII n. 19 del 23 giugno 2011

   
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Statuti universitari, lo stato dell'arte

Il 17 giugno si è tenuta a Roma un'assemblea della FLC CGIL sulla attuale fase di predisposizione degli statuti universitari alla luce della Legge 240/2010.

La riunione, molto partecipata, ha visto la presenza di numerosi componenti delle commissioni statuto e si è articolata, dopo l'introduzione ai lavori da parte di Francesco Sinopoli, della segreteria nazionale FLC, con interventi programmati e discussione libera. A breve sul sito nazionale della FLC sarà disponibile un report della giornata.

Quella che comunque è emersa con forza è la pressoché totale assenza di trasparenza nei processi decisionali che stanno portando ai nuovi statuti.
Né le Università mettono in rete lo stato dell'arte della discussione, né tantomeno il Ministero mette in chiaro quali siano le procedure adottate per l'esame degli statuti.
A questo proposito il Segretario Generale della FLC, Domenico Pantaleo, ha scritto al Ministro, e per conoscenza al Presidente del CUN, della CRUI e del CNSU, senza ottenerne ad oggi risposta.

Risultano per ora trasmessi al MIUR gli statuti di Venezia, Catanzaro e Parma.
Paradossalmente quello che sta avvenendo fa invocare talvolta il rispetto dei principi fissati dalla Legge, una brutta, bruttissima legge, ma che viene, se possibile, ulteriormente peggiorata nella scrittura di questi nuovi statuti.
Si sta disegnando, come peraltro temevamo ed avevamo denunciato per tempo, un'università meno democratica, più autoreferenziale, con forti elementi centralistici a scapito di un'autonomia responsabile e partecipata.

In questo quadro non c'è praticamente nessun coinvolgimento del personale con rapporto di lavoro precario ed anche il personale tecnico-amministrativo in molti casi è marginalizzato.
Nella discussione è emerso come non siano da sottovalutare aspetti come quello della introduzione della contabilità economico-patrimoniale, della contabilità analitica e del bilancio unico, della disciplina della figura del direttore generale, del CUG (Comitati Unici di Garanzia) e del collegio di disciplina.

A nostro parere, dove la situazione lo consente, i punti più controversi degli statuti dovrebbero essere oggetto di ampia consultazione referendaria negli atenei per permettere il massimo coinvolgimento di tutta la comunità universitaria.

Nel frattempo sono stati divulgati i testi di 17 decreti applicativi della Legge 240/2010, in gran parte non in vigore essendo ancora in corso l'iter autorizzativo.

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Primi decreti applicativi della Legge 240/2010

Il MIUR ha inviato al CUN la prima serie di decreti attuativi della Legge 240/2010.

I decreti, una volta applicati, rendono operativi alcuni tra i più rilevanti punti di intervento della legge, sia su aspetti decisivi per il governo degli atenei, sia per quanto riguarda il personale docente di ruolo e precario. Il numero e la complessità dei decreti svelano il carattere pasticciato di una legge che prevede un numero enorme di rimandi ad altri interventi regolamentari e normativi, di cui quelli che alleghiamo sono solo una parte. Se alla sua approvazione questa legge è stata immediatamente operativa in alcuni dei suoi punti più controversi – ad esempio quelli della cancellazione della figura del ricercatore a tempo indeterminato sostituito da due figure di ricercatore precario e quello della riforma della governance degli Atenei – quasi tutti gli altri provvedimenti restano invece legati a decreti attuativi, la cui mancanza rende nei fatti impossibile l'ordinato funzionamento degli atenei e del sistema universitario.

Pur riservandoci di approfondire in una apposita scheda tecnica quanto contenuto nei singoli decreti, possiamo già evidenziare come molte delle questioni più spinose – ad esempio relativamente alla contabilità economico-patrimoniale degli atenei – siano rimandate a successivi e ulteriori regolamenti o atti regolamentari, rimanendo quindi sostanzialmente inevase. In altri casi, viene confermato il processo di riduzione dell'autonomia universitaria come appare dal regolamento per il commissariamento degli atenei in dissesto economico-finanziario. Ferma restando una costante riduzione dell'FFO che rende sempre più difficile per gli atenei far fronte alle spese fisse di funzionamento e le retribuzioni del personale, il commissariamento appare l'obiettivo non dichiarato del Ministero dell'Economia e delle Finanze più che uno strumento virtuoso di controllo e tutela del sistema. Riteniamo peraltro indicativo dei gravi limiti dell'operato di questo governo, così come delle debolezze d'impianto dei suoi provvedimenti, il percorso accidentato del regolamento sull'abilitazione scientifica nazionale: per ben due volte esso è stato ritrasmesso al ministero dalla Corte dei conti che ha sollevato numerosi e significativi rilievi al provvedimento.

Scarica il file .zip con i testi dei decreti

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Permessi, congedi e aspettative: il Governo approva un nuovo decreto legislativo

Il Consiglio dei ministri del 9 giugno ha approvato il decreto legislativo per il riordino della normativa in materia di permessi, congedi e aspettativedei dipendenti sia pubblici che privati.

In base a quanto comunica la Presidenza del Consiglio dei ministri, con le modifiche che questo decreto apporta alle normative vigenti sino ad oggi, si ridefiniscono i criteri e le modalità per la fruizione di permessi, congedi e aspettative eliminando alcuni dubbi interpretativi.

A detta del Governo questo provvedimento (si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) vorrebbe favorire da un lato i lavoratori che fanno richiesta di permessi, congedi e aspettative (razionalizzando e semplificando i documenti da presentare) e, dall'altro, stabilire importanti misure restrittive al fine di evitare abusi o illeciti.

Sul nostro sito la sintesi delle modifiche con le novità

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In ricordo di Giovanni Garofalo

Il 20 giugno è morto Giovanni Garofalo, professore ordinario di Diritto del Lavoro e Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari. Noi lo ricordiamo come segretario generale prima del Sindacato Nazionale Università e poi dello Sindacato Nazionale Università e Ricerca della Cgil.

Gianni ha messo a disposizione della Cgil, delle compagne e dei compagni le sue grandi capacità scientifiche e politiche, la sua onestà intellettuale, il suo desiderio di capire le persone e di dirimere le controversie, il suo umorismo e la sua gentilezza.
Anche ora che non era più direttamente impegnato nella FLC continuava a darci consulenze e consigli preziosi.

Gianni era un sindacalista ma prima e insieme un grande studioso, cosa molto rara ormai. Apparteneva ad una categoria speciale di intellettuali quella dei giuristi del lavoro che hanno contribuito a far avanzare la civiltà e la cittadinanza sociale nel nostro paese.

L'attenzione al conflitto e alla sua importanza nelle società pluraliste, la capacità di svelare i meccanismi mistificatori e ideologici del diritto, la profonda conoscenza delle dinamiche endosindacali (era anche tra i curatori dello splendido manuale di diritto sindacale che raccoglieva le lezioni memorabili del suo maestro Gino Giugni) ne fanno una figura straordinaria. Giustamente amato dai suoi allievi giovani e meno giovani. Un maestro.

In un tempo come quello di oggi che vede i diritti dei lavoratori e la loro capacità di fare coalizione messi sotto attacco con la complicità di molti, Gianni ci mancherà ancora di più. È morto dopo una lunga malattia, ma noi vogliamo ricordarlo com'era: allegro, con la sua pipa e lo sguardo sornione pronto a spiegare i meccanismi delle leggi e dei contratti con la semplicità che solo un uomo profondamente colto può avere, sempre disposto ad incoraggiare le compagne e i compagni.

Gianni grazie per aver scelto di stare con noi tanto tempo, ci mancherai molto.

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Brevissime

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Previdenza integrativa. ARAN e sindacati avviano confronto per i comparti dell'università e della ricerca.
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Precari. Il Decreto sviluppo è stato approvato alla Camera con voto di fiducia. Per i precari dell'università e della ricerca nessun impegno per le assunzioni.
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Ricercatori universitari. Approvata dal CUN una mozione sulla retribuzione aggiuntiva.
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Notizie locali. Elezioni RSU Università IUAV Venezia, successo delle liste FLC.
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Notizie locali. Statuto dell'Ateneo di Macerata, serve più "coraggio".
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Notizie locali. Università della Calabria, nuovo statuto: la posizione della FLC CGIL.
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Notizie locali. "La responsabilità sociale d'impresa e gli atenei", seminario regionale il 24 giugno a Venezia Mestre.
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Concorsi università. I bandi in Gazzetta Ufficiale pubblicati sul nostro sito.
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CGIL. Le proposte su fisco, contratti, democrazia e rappresentanza.
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Iscritti. Numerose Case editrici offrono agli iscritti alla FLC CGIL sconti su diversi prodotti editoriali.
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