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Stato giuridico dei docenti: la protesta delle Università

Documento dei Ricercatori della Facoltà di Scienze dell'Università Ca' Foscari di Venezia

07/02/2005
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Documento dei Ricercatori della Facoltà di Scienze dell'Università Ca' Foscari di Venezia

I Ricercatori della Facoltà di Scienze dell'Università Ca' Foscari di Venezia, riuniti in assemblea il giorno 7 Febbraio 2005 ritengono grave la scelta di iniziare in Aula alla Camera dei Deputati il 21 Febbraio la discussione sul disegno di legge delega sullo stato giuridico della docenza, un disegno immutato rispetto a quello formulato l'estate scorsa
nonostante in numerose occasioni tutte le categorie della docenza, i ricercatori e gli studenti di numerose Università abbiano espresso dubbi, critiche e richieste di cambiamento.
Confermano il giudizio fortemente negativo espresso finora, non solo da questa Assemblea, ma anche dai Collegi e dagli Organi dell'Ateneo di Ca' Foscari edi altre numerose Università, sia sullo strumento usato (disegno di legge delega) che sui contenuti.
In vista dell'inizio della discussione parlamentare, in assenza di chiari segnali che indichino la volontà di recepire le istanze del mondo accademico.
Ribadiscono la propria indisponibilità a ricoprire incarichi di insegnamento nei corsi di laurea per il secondo semestre e a partecipare ai colloqui finali e alle commissioni di laurea.
Chiedono che il Rettore convochi al più presto, e comunque prima del 21 Febbraio, una assemblea generale di Ateneo per stimolare una discussione collegiale sui temi della riforma e le forme di protesta;
che il Senato Accademico programmi la sospensione di tutta l'attività didattica nella settimana di inizio della discussione parlamentare (21-26 Febbraio);
che il consiglio di Facoltà esprima l'impossibilità di programmazione della propria attività didattica nel caso venga approvato il DDL..
Auspicano che quanti ricoprono cariche e ruoli istituzionali, in particolare rettori, presidi di facoltà, presidenti di corso di studio e direttori di dipartimento, rassegnino le proprie dimissioni in segno di protesta;
che si adottino forme di opposizione più decise di quelle attuate fino ad ora, da parte dell'intero mondo accademico, a partire dall' occupazione dei rettorati il giorno 21 Febbraio.

Venezia, 7 febbraio 2005