FLC CGIL
Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

https://www.flcgil.it/@3950522
Home » Università » Rinnovo del Consiglio Universitario Nazionale: in corso le votazioni

Rinnovo del Consiglio Universitario Nazionale: in corso le votazioni

Dal 5 al 14 marzo aperti i seggi, ma l’affluenza è ancora bassa. In alcuni Atenei esclusi dal voto i lettori/CEL.

08/03/2019
Decrease text size Increase  text size

Sono in corso di svolgimento le votazioni per il rinnovo del Consiglio Universitario Nazionale. I dati relativi all'affluenza alle urne dopo i primi 3 giorni di votazione sono piuttosto bassi:

  • Professori ordinari 8,9%  
  • Professori associati 8% 
  • Ricercatori 6,7%
  • Tecnici amministrativi, lettori/CEL 5,2% 

La partecipazione al voto è un fatto importante e va operato quindi ogni sforzo per incrementare significativamente tali percentuali.

Ricordiamo che si può votare, secondo calendari stabiliti da ogni Ateneo, fino al 14 marzo 2019.

La FLC CGIL per il personale tecnico-amministrativo ed i lettori/CEL invita a votare per Claudio Musicò  e per il personale docente sostiene le candidature di quei ricercatori e professori universitari che in questi anni si sono distinti per il loro operato critico e progressista o che, già impegnati nel CUN, hanno lavorato per rafforzare il ruolo e le funzioni di questo organismo.

Dalle elezioni, dalla possibilità di votare, sono stati esclusi in alcuni Atenei, i lettori/CEL.

In particolare ci hanno segnalato che questa esclusione riguarda certamente La Sapienza di Roma, l’Università di Tor Vergata, Cassino e Trento.

Come figli di un Dio minore viene negato senza alcun motivo, forse per sciatteria o per malintesa interpretazione della norma, un diritto sacrosanto a questi lavoratori.
Il MIUR non ha consentito di sanare questa palese ingiustizia sostenendo che il tempo per richiedere di modificare gli elettorati era ormai trascorso. Ma quale elettore controlla, mesi prima di votare, di essere inserito nell’elenco dei votanti? E’ un diritto che si ritiene giustamente di avere senza bisogno di accertarsene.

Forse non si riuscirà a sanare in tempo questa ingiustizia, come quella di non far votare chi ha preso servizio negli ultimi mesi, ma certo rimane un diritto violato di cui qualcuno dovrà rispondere.