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Misure urgenti per la semplificazione: aumenta l’incertezza nelle Università italiane

Sospese le Abilitazioni Scientifiche Nazionali.

03/07/2014
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Il Decreto Legge 90 del 24 giugno 2014  interviene pesantemente in materia di Abilitazione Scientifica Nazionale prorogando i lavori delle commissioni 2013 fino alla data del 30 settembre 2014. Ancora, in attesa della revisione della disciplina, l’abilitazione scientifica nazionale è sospesa per l’annualità 2014. In ultimo è prorogato l’uso dei punti organico del piano straordinario associati poiché le chiamate relative al piano straordinario per la chiamata dei professori di seconda fascia per gli anni 2012 e 2013 possono essere effettuate entro il 31 marzo 2015.

Se troviamo indispensabili e doverose, al fine di non vanificare il lavoro fatto finora e la funzionalità del sistema, le proroghe ai lavori delle commissioni e dell’utilizzo dei punti organico del piano straordinario associati, riteniamo sia molto preoccupante la sospensione delle abilitazioni senza una contestuale proposta di modifica delle procedure. Preoccupazione espressa anche dalla VII Commissione della Camera dei Deputati.

I ritardi verificatesi nelle prime tornate abilitative indicano la necessità di rivedere il sistema delle abilitazioni, come avevamo già affermato, secondo alcune linee individuate dal Consiglio Universitario Nazionale e che riteniamo condivisibili. Se le proposte di modifica pensate dalla Ministra sono quelle individuate nel documento programmatico che sembrano positivamente individuare  una sostanziale convergenza con le altre proposte, i tempi di modifica dovrebbero essere compatibili con il rispetto delle scadenze previste dalla l. 240 (31 ottobre, cioè tra 4 mesi).

Segnaliamo anche la lettera che il Presidente ed il Vice Presidente del CUN hanno inviato al Ministro Giannini

E’ quindi assolutamente necessario che le attuali procedure vengano modificate senza interrompere il meccanismo continuativo previsto dalla legge indispensabile per rendere stabile il sistema e che costituisce l’unica garanzia per gli attuali ricercatori a tempo determinato che hanno per le disposizioni di legge nelle abilitazioni scientifiche un prerequisito necessario per poter concorrere a posizioni da associato e poter entrare nel sistema universitario, sia per i ricercatori e i professori associati non abilitati nella primo biennio che devono poter vedere riconosciuti i loro meriti scientifici e professionali.