FLC CGIL
Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

https://www.flcgil.it/@3882372
Home » Università » Incontro CRUI-Sindacati sui temi più urgenti degli atenei

Incontro CRUI-Sindacati sui temi più urgenti degli atenei

Comunicato unitario FLC CGIL, CISL UNIVERSITA', UIL-PAUR sull’incontro del 25 maggio 2011.

30/05/2011
Decrease text size Increase  text size

COMUNICATO UNITARIO FLC CGIL CISL UNIVERSITA' UIL-PAUR
INCONTRO CRUI/OO.SS.

Il giorno 25 maggio 2011, alle ore 12.00, si è tenuto, presso la sede nazionale della CRUI a Roma, un incontro fra le OO.SS. nazionali (FLC-CGIL, CISL-UNIVERSITA’, UIL-PAUR, CONFSAL, CISAL) e il delegato della CRUI alle relazioni sindacali prof. ? Pacetti per fare il punto su alcuni dei temi più urgenti degli Atenei.

Ha aperto la riunione un intervento del prof. Pacetti che ha sottolineato come tale incontro non fosse meramente di “cortesia” ma in continuità con le relazioni sindacali consolidate cogliendo l’occasione per ribadirle a fronte del recente rinnovamento dei vertici della CRUI.

Ha segnalato la necessità di reperire il punto di vista del sindacato su alcune questioni da lui ritenute prioritarie come la definizione dei nuovi comparti di contrattazione e lo stato di avanzamento dei lavori per le modifiche di statuto (Legge Gelmini) ha posto anche il problema delle risorse che la Crui deve reperire per l’istituzione del fondo della previdenza integrativa,

A queste priorità le OO.SS., in un primo giro di interventi, hanno aggiunto anche la situazione delle Facoltà di Medicina alla luce della delega della stessa legge per il riordino del rapporto Università/Regioni; le complesse conseguenze del combinato della Legge Brunetta con la finanziaria di Tremonti, il collegato lavoro ed alcuni aspetti della Legge Gelmini sul personale contrattualizzato delle Università.

Le OO.SS. si sono espresse su questi temi, accentuando in maniera diversa le proprie preoccupazioni  sui singoli temi, ma all’interno di un quadro di sostanziale condivisione dei temi affrontati.

L’esito dell’incontro può essere così riassunto:

Sulla questione dei comparti viene ribadita la necessità di garantire alle Università una propria specificità che tenga conto e salvaguardi i livelli di professionalità del personale, e il complesso sistema organizzativo che le contiene, anche frutto del dispiegarsi delle norme sull’autonomia succedutesi nel tempo; l’urgenza di approdare ad una definizione di comparto che sia coerente col rinnovo delle RSU previsto per il marzo 2012.

Sulla questione delle modifiche di Statuto si è condivisa l’apprensione per le modalità restrittive circa i principi dell’autogoverno e della rappresentanza (in particolare per quanto riguarda il personale contrattualizzato) che sembrano emergere dai contenuti dei primi statuti approvati e trasmessi al Ministero per la ratifica. Apprensione aggravata dal fatto che in realtà sembrano segnare, in maniera più o meno accentuata, tutti gli statuti ancora in discussione. E’ stata condivisa l’intenzione di monitorare i risultati complessivi pur nella consapevolezza che la ricostruzione di un quadro generale è resa difficile dal grado di  “autonomia” conferito dalla legge agli organi cui competenti e dai paletti stretti in cui gran parte delle opzioni possono essere esercitate.

Sulla questione del “riordino della partita socio-assistenziale” delle Facoltà di Medicina è stata unanime la condanna  di una situazione che genera a “macchia di leopardo” diverse e spesso incongrue soluzioni - dalle fondazioni agli IRRCS, alle convenzioni regionali ad altro – che stanno mettendo in grave apprensione il personale, specialmente quello contrattualizzato, dei nostri Atenei. Tanto più che questo avviene in totale assenza di coinvolgimento della parte sindacale in particolare per gli aspetti inerenti il rapporto di lavoro. Anche su questo aspetto c’è stata una precisa presa di impegno del prof. Pacetti di investire la CRUI per una razionalizzazione degli interventi.

Sulla questione dell’applicazione della “Brunetta e correlate” è stato rilevato, e condiviso, come questo stia innescando processi, illegittimi ed autoritari, da parte di alcune direzioni amministrative a pretendere le più stravaganti applicazioni (gli esempi si sono sprecati). Al fine di non gravare oltre ogni limite sulla capacità di sopportazione di una categoria che si trova congelato il contratto per tre anni, con una perdita a due cifre del potere di acquisto degli stipendi, le parti hanno previsto di attivare un tavolo, presso la CRUI, per orientare e dare univoco indirizzo alle modalità applicative sull’intera materia se possibile d’intesa con gli altri organismi a ciò deputati.

Per quanto riguarda la previdenza integrativa le OO.SS. hanno denunciato come il comparto, assieme a quello della ricerca, siano rimati gli unici privi di questo strumento integrativo di cui hanno necessità  in particolare i giovani. Si è anche posto il problema di rendere il fondo accessibile  ai docenti universitari in particolare per le esigenze dei “giovani” ricercatori.

In aggiunta ai temi trattati è stata sollevata dalle OO.SS. la questione, annunciata a mezzo stampa, di dare corpo ad un sistema di sanzionamento per gli Atenei, attraverso il commissariamento, non in regola con le finanze. In pratica il commissariamento scatterebbe ove non ci fossero in cassa le risorse per corrispondere agli impegni assunti verso terzi ed i singoli Ateneo non avessero predisposto piani di rientro (quinquennali?). Tutto questo in totale assenza di un confronto con le parti sociali dato che il provvedimento approderebbe alla camera entro il 31 maggio.

Infine è stato posto un sollecito, di cui la CRUI ha preso atto, ad usare le risorse già stanziate per il reclutamento dei docenti ed attualmente improduttivamente giacenti il che non è in sintonia col grave tasso di disoccupazione giovanile del nostro paese documento dagli istituti di rilevamento.  Le OO.SS. hanno chiesto alla CRUI di intervenire con una posizione forte nel dibattito sul decreto sviluppo affinché il Governo stanzi risorse adeguate per finanziare le Università.