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Il CUN esprime parere negativo sulla diminuzione del FFO ed approva una mozione sull’attività didattica dei ricercatori

La sintesi dei lavori del CUN del 14 e 15 settembre 2010.

16/09/2010
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Il Consiglio Universitario Nazionale, nella seduta di settembre, ha approvato alcuni importanti documenti, in larga misura condivisibili.

In particolare sullo schema di decreto per la distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) del 2010, ha espresso parere negativo sul fatto che si operi per la prima volta una diminuzione del FFO del 3.72% rispetto all’anno precedente e grande preoccupazione sulle pesanti conseguenze che il taglio di 279 milioni di euro avrà sugli Atenei (per una disponibilità totale finale di 7.206 milioni di euro a fronte dei 7.485 milioni del 2009).

Il CUN stigmatizza il ritardo con cui si perviene all’approvazione del FFO e come l’aver portato dal 7 al 10% la quota “premiale” sia di fatto una pura operazione di facciata.

Infatti il decreto fissa dei limiti all’ampiezza massima del differenziale tra quanto ricevuto nel 2009 e quello stanziato per il 2010.

Il CUN ribadisce come per essere efficace e credibile un sistema premiale deve essere necessariamente abbinato a strategie finanziarie in crescita o almeno stabili.

Il Consiglio ritiene devastante imporre al Sistema Universitario tagli esorbitanti rispetto al valore del FFO del 2009 (7.485 milioni). Tali tagli ammonteranno a 1 miliardo e 355 milioni nel 2011 (6130 milioni) e saliranno a 1 miliardo e 433 milioni nel 2012 (6052 milioni).

Tagli che appaiono dunque impraticabili, con la certa conseguenza di un totale collasso dell’intero sistema, e non sono affatto utili a produrre responsabilità, rigore e taratura delle aspettative rispetto alla gravità della contingenza economica. Il CUN chiede che ci si impegni al massimo per riportare i volumi finanziari alla necessaria stabilità su base pluriennale e per operare un deciso rilancio degli improrogabili processi valutativi della ricerca e della didattica.

Il Consiglio Universitario Nazionale ha poi approvato una mozione sull’attività didattica dei Ricercatori in cui richiama con forza la necessità, per l'attribuzione di corsi e moduli didattici, della esplicita manifestazione in forma scritta del consenso del ricercatore, consenso che non può essere sostituito da forme di silenzio/assenso, peraltro non previste dalla legge.

Il CUN ribadisce anche l’esigenza ineludibile della corretta individuazione dei compiti didattici aggiuntivi che debbono essere esclusivamente svolti in quelle attività che affiancano le lezioni, al di fuori del monte ore previsto per il corso ufficiale.

Approvate infine tre mozioni su:

La prossima seduta è prevista per i giorni 5, 6 e 7 ottobre 2010.