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Camera, Commissione VII: Resoconto della seduta (DdL che istituisce la terza fascia del ruolo dei professori universitari)

La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 31 gennaio 2001.

06/02/2001
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SEDE REFERENTE

Presidenza del presidente Giovanni CASTELLANI. Interviene il Sottosegretario di Stato per l'Università e la ricerca scientifica e tecnologica, Luciano Guerzoni.

La seduta comincia alle 11.25.

Terza fascia del ruolo dei professori universitari.

C. 5980 approvato dal Senato, C. 5495 ANGELONI.

( Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei progetti di legge in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 31 gennaio 2001.

Fabrizio BRACCO (DS-U), relatore, intervenendo in sede di replica, osserva che la discussione già svolta sulla materia in esame ha lasciato irrisolti molti quesiti; molti errori sono stati commessi nella ricerca di un ampio accordo. Lamentando l'atteggiamento contraddittorio di alcuni membri della Commissione che nel corso dell'esame del disegno di legge sullo stato giuridico hanno concordato su talune questioni, su cui ora, invece, dissentono, propone comunque di raggiungere un accordo che consenta il trasferimento alla sede legislativa della riforma in esame e che potrebbe riguardare tre questioni: l'istituzione della terza fascia, l'introduzione dei contratti di ricerca e di avviamento all'insegnamento, la norma "salva-statuti". Per quanto riguarda le modalità di ammissione alla terza fascia, su cui sono state espresse osservazioni critiche in relazione al testo base, si potrebbe tornare alla soluzione prevista dalla proposta di legge n. 5980, oppure prevedere un esame nazionale.
Quanto all'articolo 4 contesta coloro che hanno paventato il rischio dell'introduzione di una nuova forma di precariato, ritenendo che il contratto presupponga e riconosca come avvenuta un certo tipo di formazione.
Sulla norma "salva-statuti", osserva che o si accettano le disposizioni previste dall'articolo 5 oppure si svincola completamente il problema dell'elettorato attivo dallo stato giuridico.
Data l'imminente scadenza della legislatura, occorre decidere come procedere individuando le questioni su cui vi può essere un ampio consenso e, quindi, la possibilità di un'approvazione in sede legislativa. A tal fine si potrebbe anche limitare la riforma in esame all'introduzione di una norma "salva-statuti" da formulare in alternativa secondo le due soluzioni prospettate.

Il sottosegretario Luciano GUERZONI, intervenendo in sede di replica, prende atto con rammarico di quanto osservato dal deputato PALUMBO nella precedente seduta. Ricorda di aver dichiarato dall'inizio dell'iter la disponibilità del Governo a sostenere la riforma in esame, nel tentativo di dare una risposta ai problemi più urgenti degli Atenei. Invita, quindi, i rappresentanti dei gruppi a pronunciarsi sulla seguente ipotesi: quella di limitare l'intervento normativo all'istituzione della terza fascia, all'introduzione dei contratti di ricerca e di avviamento all'insegnamento destinati a selezionare personale per il reclutamento nella docenza universitaria, alla norma "salva-statuti" che ha il fine di fissare dei criteri all'autonomia statutaria circa la composizione degli organi, in modo da risolvere il pesante contenzioso aperto sul punto.

Giuseppe PALUMBO (FI) ricorda di aver dichiarato sul disegno di legge n. 6562 che il Governo non avrebbe dovuto presentarlo come collegato al disegno di legge finanziaria. Comunque il suo gruppo ha avuto un atteggiamento collaborativo sul citato disegno di legge, ma quest'ultimo non è mai stato inserito nel programma dei lavori dell'Assemblea, come sarebbe dovuto accadere se la maggioranza avesse realmente voluto la riforma. Pertanto la mancata conclusione dell'iter di tale disegno di legge non può essere imputata all'opposizione. Sarebbe altresì opportuno sentire l'orientamento sul punto del nuovo Ministro dell'università. Infine sulla proposta formulata poc'anzi dal sottosegretario, osserva che i punti segnalati rappresentano effettivamente dei problemi importanti e urgenti da risolvere ed è chiaro che, data l'imminente conclusione della legislatura, il testo dovrebbe essere approvato in sede legislativa, fermo restando che sull'istituzione della terza fascia il testo base dovrebbe essere cambiato.

Maria LENTI (misto-RC-PRO) osserva che il deputato PALUMBO mentre dichiara che non è stata la sua forza politica a impedire l'approvazione della riforma, nel contempo continua a manifestare perplessità sulla istituzione della terza fascia. Se, quindi, il gruppo di Forza-Italia persisterà in tale atteggiamento, si assumerà la responsabilità politica del fallimento della riforma.

Daniela SANTANDREA (LNP) fa presente che il suo gruppo non è favorevole all'ipotesi di un trasferimento alla sede legislativa del testo in esame.

Giovanni CASTELLANI, presidente, ricorda che sul disegno di legge relativo allo stato giuridico dei docenti universitari l'esame della Commissione è stato ampio e approfondito e che sulle norme transitorie previste dall'ultimo articolo del testo si è manifestata una diversità di opinioni che ha bloccato l'iter. Non può accettarsi, dunque, che si affermi che su quel disegno di legge la Commissione non ha avuto tempi adeguati, poiché invece, l'esame è durato a lungo e le questioni sono state ampiamente sviscerate. Ciò che può dirsi è che si sono manifestate delle difficoltà. Quanto alla proposta formulata sia dal relatore che dal rappresentante del Governo di limitare la riforma in esame alla istituzione della terza fascia, all'introduzione dei contratti di ricerca e di avviamento all'insegnamento e alla norma "salva-statuti", espungendo così le disposizioni volte ad aumentare l'impegno didattico dei docenti e la relativa retribuzione, fa presente, a nome del suo gruppo, di condividere tale proposta.
Sul testo adottato come testo base il suo gruppo presenterà qualche emendamento che comunque va nel senso di quanto già discusso e ampiamente condiviso nel corso dell'esame del disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti universitari o dell'esame del progetto di legge 5980. Infine sulla norma "salva-statuti" dichiara di non condividere la soluzione di espungere l'elettorato dallo stato giuridico e lasciare la materia completamente all'autonomia delle università. Propone, quindi, di fissare il termine per gli emendamenti al testo adottato come testo base per domani 7 febbraio alle ore 18.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 11.55.