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AFAM: pericolo di blocco totale di tutte le procedure. Proclamato lo stato di agitazione

La situazione di paralisi al Ministero dell'Università e della Ricerca rischia di creare ulteriori danni oltre a quelli determinati dalla pandemia.

25/06/2020
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AFAM: pericolo di blocco totale di tutte le procedure

Siamo in piena emergenza, ma non per la pandemia, come sarebbe normale, ma per la totale assenza del Ministero dell’Università e Ricerca, a sei mesi dalla costituzione poco o nulla è stato fatto per definire l’assetto organizzativo, lasciando molti uffici dirigenziali totalmente scoperti.

Cosa ancora più grave è la mancata emanazione DPCM che definisce la nuova organizzazione del nuovo ministero i cui termini scadono il 30 giugno 2020.

Come è noto molte procedure che hanno un forte impatto sulla ordinaria funzionalità delle istituzioni Afam, sono in capo alla Direzione Generale di riferimento che è vacante da più di un anno come vacanti sono anche molti uffici dirigenziali.

Sono a rischio: 

  • I trasferimenti del personale
  • Il Decreto Ministeriale sulla statizzazione da emanare entro il 31 luglio
  • Tutte le nomine in ruolo del personale Docente e Tecnico Amministrativo per l’anno 2020/2021
  • Incarichi a tempo determinato

L’Art. 9 del CCNL Istruzione e Ricerca del 18 aprile 2018 prevede la costituzione presso il MUR dell’Organismo Paritetico per l’innovazione AFAM non ancora costituito.

Inoltre, la mancanza dei referenti istituzionali non consente di affrontare le altre problematiche emergenziali del settore quali, in primis, l’espletamento delle procedure per i passaggi dei docenti dalla 2^ alla 1^ fascia, pur in presenza di fondi già accantonati con DPR 24.10.2018 e con DPR 9.12.2019, nonché la tutela del personale precario, docente e tecnico-amministrativo, degli Istituti Superiori di Studi Musicali e delle Accademie di Belle Arti cosiddette “storiche” oggetto di statizzazione ai sensi del decreto legge 50/17, che abbia maturato i requisiti per la stabilizzazione successivamente alla conversione del suddetto decreto.

Come pure si evidenzia la mancata convocazione per la sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per l’anno 2020, l’assenza dell’Atto di indirizzo per il rinnovo del Contatto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-21, la mancata costituzione dell’Organismo Paritetico per l’innovazione AFAM previsto dall’art. 9 del CCNL Istruzione e Ricerca del 18 aprile 2018, nonché il mancato confronto sul testo del regolamento CNAM. Le scriventi OO.SS. non intendono assistere alla distruzione dell’Alta Formazione Artistica e Musicale Italiana e sono decise a mettere in campo tutte le iniziative possibili per evitarla.

A tutto il personale si chiede la massima partecipazione a qualsiasi iniziativa si decida di attuare allo scopo di far porre alle forze politiche di maggioranza e opposizione l’attenzione sul sistema AFAM che ha bisogno di essere sostenuto e governato con lungimiranza e non trattato come un problema residuale dello Stato.

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