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AFAM: il Ministero dell’economia pubblica il decreto sulle modalità di attuazione degli interventi di edilizia delle istituzioni

Quattro milioni di euro annui fino al 2045. Le istituzioni possono stipulare mutui con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato.

25/06/2018
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Come è noto l’art. 10 del decreto legge 104/13 (convertito nella Legge 128/13) prevede specifici finanziamenti finalizzati a "favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica e di immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonche' la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici”

Il medesimo articolo 10, al comma 2bis introdotto dalla Legge 107/15, stabilisce che in caso immobili di proprietà pubblica adibiti all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, le istituzioni AFAM possano essere autorizzate a stipulare mutui trentennali con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, con la società Cassa depositi e prestiti S.p.a. e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato. A tal fine, a partire dall'anno 2016, sono stanziati contributi pluriennali pari a euro 4 milioni annui per la durata dell'ammortamento del mutuo (ossia fino al 2045).

Le risorse sono appostate nel capitolo 7225 dello stato di previsione della spesa del MIUR.

Il comma 2ter, sempre introdotto dalla Legge 107/15, stabilisce che le modalità attuative degli interventi sopra richiamati siano definite con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Il decreto interministeriale è stato adottato il 6 aprile scorso e ed è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 25 maggio scorso.

Tenuto conto del ritardo con cui è stato emanato il decreto le risorse per le annualità 2016, 2017, 2018 e 2019, pari a 16 milioni di euro, diventano un contributo diretto alle istituzioni AFAM (Programmi di tipo A). A partire dal 2020 è possibile la stipula di mutui della durata di 26 anni con oneri di ammortamento a carico dello Stato, mediante utilizzo delle risorse iscritte nello stato di previsione del MIUR (Programmi di tipo B).

Soggetti che possono presentare domanda di finanziamento

Possono presentare richiesta di finanziamento per entrambe le tipologie di Programmi:

  • le Accademie statali di Belle Arti
  • i Conservatori di musica statali
  • gli Istituti statali per le industrie artistiche
  • l'Accademia nazionale di danza e l'Accademia nazionale di arte drammatica.

Requisiti per poter presentare domanda di finanziamento

Le istituzioni per poter presentare domanda di finanziamento devono presentare una situazione di strutturale equilibrio di bilancio.

Lo strutturale equilibrio di bilancio si considera conseguito, quando, sia in fase di previsione che di rendiconto, si registra un saldo non negativo in termini di cassa e di competenza tra le entrate finali e le spese finali.

Beni immobili ammissibili a finanziamento

I beni immobili devono risultare, al momento della domanda, di proprietà:

  1. delle Istituzioni ovvero acquisibili con risorse proprie in base ad un contratto preliminare di acquisto registrato
  2. dello Stato, concessi in uso gratuito alle Istituzioni di cui al comma 1 per una durata pari ad almeno 19 anni prorogabili
  3. di enti territoriali o altri pubblici, concessi in uso gratuito alle Istituzioni per una durata residua non inferiore a quella prevista dal mutuo e per i quali gli enti concedenti abbiano assunto l'obbligo, in caso di alienazione dell'immobile o di richiesta di restituzione anticipata, di versare all'entrata di bilancio dello Stato, alle rispettive scadenze, le somme corrispondenti alle residue rate di ammortamento.

Interventi ammissibili

Programmi relativi a:

  • costruzione
  • ristrutturazione
  • miglioramento, ivi compreso l'ampliamento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento
  • costruzione su aree che al momento della presentazione della domanda risultano:
    • di proprietà dell'Istituzione

oppure

  • nei casi in cui l'area sia di proprietà pubblica, assegnate in diritto di superficie a tempo indeterminato ovvero di durata residua almeno pari a quella del mutuo.

Ulteriori spese ammissibili

Le spese tecniche (progettazione esecutiva, progettazione e coordinamento per la sicurezza, direzione dei lavori, collaudo, validazione, ecc.), sono comprese nel finanziamento.

Entro il limite del 10% del costo complessivo sono ammissibili le seguenti spese inerenti alla fruibilità degli immobili

  • esecuzione dei lavori e delle forniture necessarie alla realizzazione del programma
  • impianti, arredi e attrezzature.

Le spese per gli imprevisti inseriti nel quadro economico non possono eccedere il 10% del costo totale di cui è richiesto il finanziamento e saranno finanziate, entro il suddetto limite, solo in caso di varianti approvate con perizia suppletiva in aumento.

Spese non ammesse a finanziamento

Sono esclusi dal finanziamento gli interventi per i quali, alla data del 6 aprile 2018, sia già stato pubblicato il bando di gara per l'affidamento dei lavori.

Presentazione delle domande di finanziamento

Le domande dovranno essere presentate attraverso una specifica procedura telematica secondo modalità e indicazioni operative definite dal MIUR entro 10 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (ossia entro il 4 giugno 2018). Ad oggi queste prescrizioni risultano inattuate.

Ogni istituzione può presentare al massimo due progetti: uno relativo al Programma A e uno relativo al Programma B.

Ciascun progetto deve avere carattere unitario ossia può prevedere uno o più interventi che devono essere tra loro coordinati.

Entità dei finanziamenti

Programmi di tipo A: massimo 1.000.000,00 euro.

Programmi di tipo B: almeno 1.000.000,00 euro, e, comunque, non più di 10.000.000,00 euro.

Criteri di valutazione delle richieste di finanziamento

Le richieste di finanziamento sono valutate da un'apposita Commissione, composta da 5 componenti e nominata con decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca, senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato.

Criteri di valutazione dei Programmi di tipo A

Criterio

Punteggio

rilevanza del programma unitario, in relazione alla popolazione studentesca destinataria dello stesso

max punti 20

economicità e efficienza, in relazione al costo di realizzazione, al risparmio di costi a regime, alla localizzazione urbana e geografica (nel caso di nuove costruzioni) e alle caratteristiche specifiche dell'intervento

max punti 20

qualità, in relazione alla funzionalità, alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale e innovazione tecnica delle soluzioni adottate (ad esempio, accorgimenti per il miglioramento e l'adeguamento antisismico, l'adeguamento tecnologico, il risparmio energetico, misure per il contenimento del consumo idrico, sistemi di gestione differenziata dei rifiuti, ecc.)

max punti 30

programma teso alla ristrutturazione o alla rifunzionalizzazione di immobili, al fine di riqualificare e valorizzare il patrimonio esistente, con particolare riferimento ad immobili di interesse storico, nonche' ad interventi in contesto di rilevante valore paesaggistico ed ambientale

max punti 10

compartecipazione finanziaria da parte del proponente o di altri enti pubblici o privati

max punti 20

carattere di urgenza e indifferibilità

max punti 30

Criteri di valutazione dei Programmi di tipo B

Criterio

Punteggio

rilevanza del programma unitario, in relazione alla popolazione studentesca destinataria dello stesso

max punti 20

economicità e efficienza, in relazione al costo di realizzazione, al risparmio di costi a regime, alla localizzazione urbana e geografica (nel caso di nuove costruzioni) e alle caratteristiche specifiche dell'intervento

max punti 20

qualità, in relazione alla funzionalità, alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale e innovazione tecnica delle soluzioni adottate (ad esempio, accorgimenti per il miglioramento e l'adeguamento antisismico, l'adeguamento tecnologico, il risparmio energetico, misure per il contenimento del consumo idrico, sistemi di gestione differenziata dei rifiuti, ecc.)

max punti 30

programma teso alla ristrutturazione o alla rifunzionalizzazione di immobili, al fine di riqualificare e valorizzare il patrimonio esistente, con particolare riferimento ad immobili di interesse storico, nonche' ad interventi in contesto di rilevante valore paesaggistico ed ambientale

max punti 10

compartecipazione finanziaria da parte del proponente o di altri enti pubblici o privati

max punti 20

rapidità del risultato di utilizzabilità dell'opera in funzione del livello di progettazione raggiunta (esecutivo) e/o della presenza dei provvedimenti autorizzativi (permessi di costruire, autorizzazioni, nulla osta etc.)

max punti 20

connessione del programma unitario di interventi a programmi preordinati alla federazione ovvero alla fusione con altre Istituzioni

max punti 10

La Commissione, sulla base dei criteri di valutazione sopra indicati, propone le due graduatorie relative agli interventi:

  • di tipo A), entro sessanta giorni dal termine di presentazione delle richieste di finanziamento
  • di tipo B), entro novanta giorni dal termine di presentazione delle richieste di finanziamento.

Le due graduatorie sono approvate con decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca.

Entro i successivi 30 giorni, le Istituzioni AFAM interessate provvedono a comunicare alla competente Direzione generale del MIUR l'accettazione del finanziamento.

Stipula dei mutui

Nel caso di richiesta di finanziamenti pluriennali, i mutui sono stipulati dalle Istituzioni AFAM autorizzate con:

  • la Banca europea per gli investimenti
  • la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa
  • la società Cassa depositi e prestiti S.p.a.
  • i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria (previo espletamento di procedure ad evidenza pubblica).

Erogazione dei finanziamenti

Nel caso di contributi diretti, le istituzioni AFAM, previa verifica dei revisori dei conti, attestano al MIUR l’avanzamento delle spese sostenute e certificate.

Nel caso di mutui pluriennali, le Istituzioni, previa verifica dei revisori dei conti, attestano agli istituti finanziatori l'avanzamento delle spese effettivamente sostenute e certificate e trasmettono ai medesimi istituti finanziatori la relativa richiesta di erogazione, al fine di garantire che le erogazioni avvengano nello stesso esercizio finanziario in cui le Istituzioni hanno effettuato i pagamenti.

Obblighi per le istituzioni

  • completamento dell'opera, pena la revoca dei contributi assegnati
  • mantenimento della destinazione d'uso della struttura per tutta la durata del mutuo ovvero per diciannove anni per i beni immobili appartenenti allo Stato, pena il pagamento da parte dell'Istituzione AFAM, con oneri a carico del proprio bilancio, di tutte le rate residue del mutuo
  • per gli immobili di proprietà dell'Istituzione, divieto di alienazione per almeno la durata del mutuo, salvo preventiva restituzione allo Stato dell'importo del contributo erogato maggiorato degli interessi e degli eventuali oneri per l'estinzione del mutuo.

Interventi per l’acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali

Da segnalare, infine, che con decreto ministeriale 383 del 14 maggio 2018, sono stati definiti i criteri per l’assegnazione delle risorse 2018 per “Interventi di edilizia ed acquisizione di attrezzature didattiche  e strumentali” pari a € 80.795,00. Tenuto conto dell’esiguità del finanziamento, le richieste delle istituzioni (per un importo non superiore a € 25.000,00) hanno riguardato unicamente l’acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali.