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Valutazione e voto in condotta: approvato il ddl AC 1830 dalla VII Commissione della Camera

Un modello che antepone la logica della selezione alla pratica dell’accoglienza e integrazione

13/09/2024
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Si è concluso giovedì 12 settembre 2024 in VII Commissione della Camera l’iter di approvazione, iniziato il 17 aprile scorso, del disegno di legge AC 1830 di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziatigià approvato in Senato il 17 aprile scorso. Come prevedibile, dopo l’approvazione in Senato nessuna delle proposte emendative  presentate è stata accolta. La FLC CGIL, in audizione in VII commissione della Camera in data 22 maggio 2024 aveva depositato una memoria scritta.

Il provvedimento, su cui la FLC CGIL ribadisce il proprio parere negativo, in sintesi, prevede:

  • lo smantellamento del modello di valutazione formativa della scuola primaria, attraverso l’introduzione dei giudizi sintetici della valutazione periodica e finale degli apprendimenti a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025;
  • l’introduzione di un modello pedagogico che sanziona senza educare in cui ritorna l'espressione della valutazione del comportamento in decimi che prevede:
  1. nella scuola secondaria di primo grado la non ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato conclusivo del I ciclo in caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi;  
  2. nella scuola secondaria di secondo grado la non ammissione all'esame di Stato conclusivo in caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi e l'assegnazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell'esame, in caso di valutazione del comportamento pari a sei decimi. È previsto che il punteggio più alto nell'ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico, spettante all'esame di Stato conclusivo del II grado, possa essere attribuito solo se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi.

Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, si dovrà procedere alla revisione complessiva della disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, nell'ambito della quale si dovrà prevedere:

  1. il coinvolgimento in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare;
  2. lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche;
  3. il coinvolgimento in attività di approfondimento in materia di cittadinanza attiva e solidale;
  4. per la sola scuola secondaria superiore la sospensione del giudizio sull'ammissione alla classe successiva e l‘assegnazione un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale in caso di attribuzione di un voto di comportamento pari a sei decimi.

Il provvedimento introduce anche disposizioni in merito alle scuole a metodo didattico differenziato e consente:

  • alle sezioni di scuola dell'infanzia e alle classi di scuola primaria dell'Opera nazionale Montessori di continuare a funzionare e permette, a partire dall'anno scolastico 2025/2026, l'attivazione a regime anche di classi di scuola secondaria di primo grado a metodo Montessori,
  • l’attivazione, presso università ed enti di formazione, di corsi annuali di differenziazione didattica a metodo Agazzi per le scuole dell'infanzia e a metodo Pizzigoni per le scuole primarie, ai fini del conseguimento della specializzazione necessaria per concorrere all'attribuzione delle relative cattedre.

La Commissione ha infine deliberato di conferire alla relatrice on. Di Maggio (FdI) il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame.

La discussione all’Assemblea della Camera del disegno di legge n. 1830 è stata già calendarizzata, salvo variazioni, per lunedì 16 settembre e martedì 17, per la prevedibile approvazione entro la settimana prossima.

La FLC CGIL ribadisce che si tratta di una misura inefficace e formale che tende a burocratizzare il rapporto tra l’istituzione Scuola e la sua componente studentesca e che individua come soluzione al disagio giovanile un progetto di scuola autoritaria e il voto in condotta. Non si manifesta alcuna volontà di educare con più tempo scuola e maggiore supporto educativo, soprattutto nei contesti in cui mancano il supporto familiare e la cultura del rispetto alla convivenza democratica.

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