Valutazione degli alunni: intatte le prerogative collegiali e del Dirigente Scolastico
Il Miur ha pubblicato una Nota con cui si precisa che le norme attuative della controriforma Moratti nella scuola di base, in materia di valutazione degli alunni, non hanno intaccato in nulla le prerogative degli Organi Collegiali e del Dirigente Scolastico.
Il Miur ha pubblicato una Nota Prot N 4212 datata 9 maggio e comparsa sul sito del Ministero l’11 maggio 2005 con cui si precisa che le norme attuative della controriforma Moratti nella scuola di base, in materia di valutazione degli alunni, non hanno intaccato in nulla le prerogative degli Organi Collegiali e del Dirigente Scolastico.
Il MIUR precisa con qualche mese di ritardo quanto avevamo già fatto con la presa di posizione unitaria del Coordinamento nazionale Unitario FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola dei Dirigenti Scolastici del 1 febbraio 2005.
Quel che il MIUR omette di dire è che se ha sentito il bisogno della precisazione ciò è dovuto agli “input”, per dir così, che esso stesso ha dato in qualche conferenza di servizio qua e là nei primi mesi del 2005 in cui si diceva a chiare note che il Dirigente Scolastico non ha ormai nulla a che vedere con la valutazione.
E invece no ! Il Dirigente Scolastico convoca gli Organi Collegiali, li presiede, impone che si voti e non ci si astenga sulle promozioni o non promozioni, fa valere il suo doppio voto in caso di parità, valida gli atti con la sua firma (essendo questa, come precisa anche il MIUR, la firma di validazione con efficacia esterna e non altre).
Meglio tardi che mai. E lo stesso discorso non può che valere, come abbiamo già denunciato, per l’OM 87/2005 ai fini della valutazione dei crediti per gli alunni che passano al sistema di istruzione dalla formazione professionale e dall’apprendistato, nelle medie superiori.
Di seguito pubblichiamo la Nota del MIUR
Roma 12 maggio 2005
_________________________________________________
DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici - Uff.I
Prot. n. 4212
Roma, 9 maggio 2005
Oggetto: Valutazione alunni e ruolo dirigenti scolastici.
Pervengono numerosi quesiti intesi a chiarire il ruolo dei dirigenti scolastici nelle valutazioni periodiche e finali degli apprendimenti degli alunni.
I dubbi che vengono sollevati si legano alle considerazioni svolte nella Circolare Ministeriale n. 85 del 3.12.2004 relativa alla tematica della valutazione interna propria delle istituzioni scolastiche alla quale sembra in numerosi contesti, essere stata attribuita una valenza interpretativa ultronea rispetto al quadro normativo complessivo in vigore.
Al riguardo si forniscono le seguenti ulteriori precisazioni:
-
gli articoli 8 e 11 del decreto legislativo 19.2.2004, n. 59 relativi rispettivamente alla scuola primaria e alla scuola secondaria di 1° grado, incardinano nei docenti la primaria responsabilità valutativa dei discenti sottolineando un aspetto della funzione che costituisce da sempre ineliminabile prerogativa degli stessi;
-
il procedimento valutativo non è espressione peraltro di giudizi espressi solo singolarmente essendo i Consigli di classe la sede nella quale i giudizi si arricchiscono delle valenze del confronto interdisciplinare;
-
gli organi collegiali della scuola, le cui norme disciplinatrici non sono state oggetto di abrogazione, sono presieduti dai dirigenti scolastici che costituiscono il necessario momento di sintesi delle attività scolastiche e sono onerati della rappresentanza esterna delle istituzioni.
La circostanza che il modello di scheda allegato alla circolare ministeriale n. 85 sopracitata evidenzi spazi riservati alla firma dei docenti delle classi non vuole, né potrebbe essere altrimenti, essere modificativa degli assetti giuridici sopra descritti. Infatti il modello proposto costituisce una mera indicazione esemplificativa in un contesto nel quale anche la scelta della modulistica viene rimessa alle libere determinazioni dell'autonomia di ogni singola scuola, sicchè la firma dei docenti non è da considerare elemento essenziale degli atti in cui la valutazione si esprime a differenza di quella del dirigente scolastico per la rilevanza comunicativa esterna che i modelli di valutazione esprimono.
Le SS.LL. sono pregate di dare la massima diffusione ai presenti chiarimenti fra tutte le dipendenti istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione.
Si ringrazia per l'attenzione.
Il Direttore Generale
Silvio Criscuoli
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