
Utilizzo gestionale PASSWEB: tardivo e ancora senza esito l’incontro al MIUR
È necessaria un’Intesa nazionale che garantisca il diritto dei lavoratori alla pensione, tuteli le scuole e chiarisca definitivamente che le pratiche pensionistiche sono di competenza della sola INPS.


Dopo le numerose e continue sollecitazioni da parte della FLC CGIL, si è finalmente svolto mercoledì 27 novembre 2019 al Ministero dell’Istruzione il confronto tra Amministrazione, INPS e organizzazioni sindacali sulla applicazione del gestionale PASSWEB da parte delle scuole.
L’Amministrazione ha manifestato la volontà di individuare soluzioni che consentano di effettuare una veloce e puntuale certificazione del diritto a pensione del personale della scuola utilizzando un applicativo che permetta ai due sistemi informativi del MIUR (SIDI) e dell’INPS (PASSWEB) di dialogare e scambiare dati. Eliminando così gli interventi delle scuole che non debbono avere responsabilità alcuna nella determinazione delle partiche pensionistiche.
Da parte sua l’Inps continua a sottovalutare le problematiche connesse all’utilizzo di Passweb, insistendo sulla titolarità dei dirigenti scolastici in quanto “datori di lavoro” del personale di ruolo in servizio presso le istituzioni scolastiche e sulla sostanziale facilità di utilizzo dell’applicativo e imputando le difficoltà denunciate all’assenza di collaborazione da parte delle scuole.
Come FLC CGIL abbiamo sottolineato la necessità di garantire la certezza del diritto alla pensione e alla sua corretta quantificazione a tutti i lavoratori interessati.
Abbiamo perciò puntualizzato che il datore di lavoro del personale scolastico è l’amministrazione scolastica centrale e periferica e rimarcato l’estrema complessità connessa all’utilizzo dell’applicativo che non consiste nella mera trascrizione di dati di servizio noti alle segreterie ma prevede la validazione di servizi prestati e il loro riconoscimento ai fini pensionistici, spesso in assenza dei dati necessari. In tal modo sulle scuole viene “scaricata” dall’INPS una procedura molto complessa, senza il necessario supporto e, in alcuni casi, con vere e proprie inaccettabili intimidazioni da parte di alcuni dirigenti provinciali INPS che si rivolgono ai dirigenti scolastici e al personale di segreteria come a loro sottoposti.
Abbiamo pertanto sollecitato la sottoscrizione di un’Intesa nazionale tra MIUR, INPS e organizzazioni sindacali che definisca compiti e adempimenti di ciascun soggetto con una prima fase sperimentale e una successiva fase di messa a regime delle procedure che giunga ad eliminare ogni improprio intervento delle scuole che non sia l’immissione dati in proprio possesso e non in possesso del SIDI.
All’Intesa dovrà fare seguito l’apertura di tavoli tecnici regionali per verificare il numero delle pratiche e la loro distribuzione per provincia, individuando soluzioni specifiche per le singole situazioni, dalla creazione di una task force di Dsga e assistenti amministrativi a supporto degli uffici provinciali - con la possibilità per le scuole di sostituire il personale amministrativo temporaneamente “ceduto” - all’individuazione di forme di supporto alle scuole da parte degli uffici provinciali, con impegno dell’INPS ad effettuare la formazione necessaria.
Contemporaneamente si dovrà provvedere a implementare il SIDI, riducendo progressivamente l’impegno delle scuole e limitandolo alla sola immissione dei dati.
Abbiamo dichiarato infine che, in assenza di soluzioni condivise alle problematiche evidenziate, come FLC CGIL siamo pronti a indire lo stato di agitazione del personale coinvolto.
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