Semplificazioni amministrative: le acquisizioni del contratto, le molte cose che attendono ancora risposta
Su funzionamento SIDI, monitoraggi, regolamento contabilità, help desk, rapporto con altri enti si terranno successivi incontri con le specifiche Direzioni generali del MIUR.
Si è tenuto venerdì 9 marzo 2018 presso il Ministero dell’Istruzione un incontro sulle semplificazioni amministrative al fine di riprendere un confronto fermatosi a settembre 2017. In quel periodo, come FLC CGIL avevamo avanzato precise proposte di soluzione rispetto ai molteplici problemi che affrontano quotidianamente le scuole.
La riunione è stata introdotta e coordinata dal Dott. Rocco Pinneri, Vice Capo di gabinetto del MIUR, che ha illustrato lo stato dei risultati su ogni singolo punto emerso dagli incontri precedenti e su cui come avevamo chiesto risposte risolutive sia attraverso strumenti di ordinaria amministrazione, sia attraverso strumenti normativi, sia attraverso la stipula del nuovo contratto dell’Istruzione e Ricerca, sezione scuola.
L’illustrazione dell’Amministrazione
Armonizzazione fra i tempi dell’amministrazione e quelli della scuola soprattutto nella produzione di atti legislativi e amministrativi.
Non è possibile prevedere tempi diversi fra scuole e altri enti statali (nonostante la diversa tempistica dell’azione della scuola basata su settembre- agosto piuttosto che su gennaio dicembre). La scuola, in quanto ente statale, è soggetta al medesimo trattamento normativo e applicativo.
Regolamento di contabilità.
È in via di definitiva approvazione e non si prevedono revisioni rispetto al testo illustrato negli ultimi incontri.
Rapporto con le banche e le assicurazioni.
Per venire incontro alle richieste sindacali, in particolare della FLC CGIL che ripetutamente ha sollevato la questione, la Direzione generale delle Risorse si sta facendo carico di elaborare strumenti omogenei e di supporto per sostenere le scuole nel rapporto con questi enti.
Mercato elettronico.
Questione che troverà posto nel nuovo regolamento di contabilità. Rispetto alla possibilità da parte delle scuole di agire al di fuori di esso, il MIUR pensa che, non essendo stato emanato il relativo Decreto Ministeriale, le istituzioni scolastiche potranno agire liberamente negli acquisti.
Monitoraggi.
La Direzione generale delle comunicazioni sta lavorando per la riduzione e gli accorpamenti. Fra breve verrà svolto un incontro specifico con i sindacati.
Lavori seriali e loro trasferimento agli Ambiti Territoriali (AT) e Uffici Scolastici Regionali (USR).
Poiché la legge di bilancio ha previsto l’assunzione di nuovo personale per tali uffici, una volta svolto il concorso che è in via di definizione, si potranno alleggerire le scuole delle incombenze di contenzioso, delle ricostruzioni di carriera da impostare al MEF, delle pensioni da spostare all’INPS (cosa in realtà già in atto salvo che per il reperimento dei dati sui servizi in cartaceo precedenti all’introduzione della de materializzazione).
Esonero collaboratori del dirigente scolastico.
Si è tentato di ottenere fare questa operazione nella legge di bilancio 2018 ma non si è riusciti a farla passare in Parlamento.
Restituzione immediata dei fondi rastrellati dal MEF a inizio di dicembre.
Il MIUR non è i n grado di intervenire se non anticipando i suoi tempi di comunicazione al MEF (cosa che ha già fatto l’ultima volta con comunicazione del 2 gennaio). Nonostante ciò il MEF ha tempi lunghi su cui il MIUR non riesce ad intervenire.
Fondi della llege 440/97 non a bando ma con erogazione immediata. È operazione che può essere fatta solo per gli idei ma non per altre attività (questa è la posizione della Corte dei Conti).
Rapporto con le Ragionerie territoriali dello Stato (RTS). Si comprendono le istanze delle scuole circa la difformità di comportamento delle varie RTS sulle medesime materie. Il MIUR prende l’impegno di segnalare al MEF queste distonie amministrative per la necessaria omogeneizzazione su tutto il territorio nazionale.
La nostra posizione
È positivo che si dia seguito a quanto abbiamo sempre chiesto nelle precedenti sedute, di esaminare per ogni punto lo stato delle cose per valutare cosa effettivamente si è fatto, cosa non è stato fatto e cosa rimane da fare sul versante delle semplificazioni.
Come la legge ha potuto risolvere alcune questioni da tempo sul tappeto (sostituibilità degli assistenti amministrativi, concorso DSGA) rileviamo che anche il Contratto “Istruzione e Ricerca” sottoscritto il 9 febbraio 2018 in via di ipotesi ha risolto alcuni problemi: la stipula di contratti individuali di lavoro a tempo determinato con la precisa indicazione del giorno di inizio e fino con esclusione della dicitura fino all’avente diritto (superando le interpretazioni restrittive e difformi delle RTS), la formazione del personale ATA, la certezza della contrattazione sulle risorse dei fondi europei destinati a retribuire il personale, la regolazione contrattuale dei processi di informatizzazione (vedi convenzione con l’INPS), la soluzione dell’indennità di reggenza per i DSGA, l’introduzione dell’istituto del confronto che apre la possibilità di un rapporto ravvicinato e permanente con l’amministrazione su tutti gli atti che essa voglia intraprendere con ricadute sull’organizzazione del lavoro.
Su Regolamento di contabilità e sui revisori dei conti rimane tuta intera la nostra contrarietà a che essi invadano il campo dell’autonomia scolastica (le scelte del PTOF) e dell’autonomia contrattuale (le scelte delle parti negoziali): in questo senso pensiamo che la formazione dei revisori debba essere curvata in questa direzione non potendosi pensare che ogni dirigente scolastico ricorra da solo all’USR in caso di difformità di vedute con i revisori stessi.
Sull’armonizzazione dei tempi della scuola con quelli dell’amministrazione non si contesta l’appartenenza delle scuole alle amministrazioni statali. Quel che si propone è che prima e dopo l’approvazione delle leggi si possa intervenire per armonizzare le misure con il contesto scolastico. In questo senso l’istituto del confronto contrattuale può mettere le parti nella condizione di realizzare ciò soprattutto in fase applicativa. Rimane forte l’esigenza comunque di far partire le misure per la scuola arrivate in corso d’anno solo dal primo settembre. Agire l’istituto del confronto prima dell’applicazione delle leggi già può costituire una importante strumento di risoluzione delle questioni applicative.
Chiediamo che si dia seguito e generalizzazione all’introduzione dell’help desk su cui non abbiamo più notizia.
Altra misura che riproponiamo con forza è quella di consentire alle scuole di avere almeno 7 giorni di tempo per le denunce di infortunio all’INAIL: le attuali 48 ore sono impraticabili e fonte di stress per le scuole che, per mancanza di organico e di tempo materiale, si vedono comminare delle multe del tutto ingiustificate e vessatorie.
Riproponiamo l’esigenza di accreditare i fondi “IDEI” già all’inizio dell’anno come si fa con i fondi per gli esami di maturità (le scuole hanno bisogno di sapere la consistenza di essi per una proficua programmazione dei recuperi che avvengono a metà anno scolastico).
Le disfunzionalità del SIDI non sono superate: la FLC CGIL ripropone con forza un investimento mirato per porre fine alle inefficienze gravi che ciò provoca nell’azione delle scuole.
Riteniamo positivo che l’Amministrazione abbia riconosciuto come problema reale l’onerosità dei lavori seriali per cui si avvia un processo di superamento di alcuni di essi che vengono spostati alle amministrazioni di competenza (ricostruzioni di carriera al MEF, pensionamenti all’inps). Rimane irrisolto l’onere della formazione delle graduatorie: prendiamo atto dell’impegno dell’amministrazione di lavorare su degli applicativi predisposti dalla direzione delle comunicazioni, ma crediamo che la soluzione sia il definitivo spostamento fuori dalle segreterie scolastiche.
Ribadiamo che non è accettabile che i fondi rastrellati alle scuole a dicembre vengano restituite a maggio o giugno. È un problema politico di rapporto con il MEF che non va dato come irrisolvibile: ciò è inaccettabile per le ricadute negative, assai negative, che questo ha sull’azione delle scuole.
Esonero collaboratori del dirigente scolastico. Si tratta di una misura di fondamentale importanza per la funzionalità delle scuole. Pertanto è necessario riproporla in Parlamento appena si creeranno le condizioni.
Ci attendiamo dall’Amministrazione una rapida convocazione dei successivi incontri con le direzioni generali sulle seguenti materie che vanno da subito affrontate: rapporto con l’INPS, con le banche e le assicurazioni, formazione dei revisori dei conti, modalità di richiesta dei monitoraggi.
Rimane forte il nostro impegno a seguire ogni problema che finora non è stato risolto.
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