Personale scolastico da inviare all’estero: pubblicati i bandi per la selezione dei dirigenti scolastici, dei docenti e del personale amministrativo
Le domande devono essere presentate entro il 28 gennaio. I bandi emanati senza procedere all’incontro richiesto dai sindacati confermano le diverse criticità denunciate dalla FLC CGIL.


Nella G.U. n. 2 dell’8 gennaio 2019 sono stati pubblicati i decreti del Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIUR contenenti il bando per la selezione dei dirigenti scolastici e quello per la selezione del personale docente e ATA da destinare all’estero. Possono partecipare coloro che sono in servizio con contratto a tempo indeterminato da almeno tre anni oltre all’anno di prova (non si considera l’anno in corso).
La pubblicazione dei bandi segue il Decreto Interministeriale 634 del 2 ottobre 2018 relativo ai “Requisiti del personale da destinare all'estero" ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo 64 del 13 aprile 2017.
La scadenza delle domande per la partecipazione alle procedure di selezione è fissata da entrambi i bandi al 28 gennaio 2019 (con apertura delle iscrizioni al sistema POLIS il 12 gennaio alle ore 9,00).
I requisiti richiesti per la partecipazione oltre ai tre anni di servizio nel ruolo di appartenenza (escluso l’anno di prova o il periodo di prova e l’anno in corso) sono:
- avere una certificazione linguistica non inferiore al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) per le aree linguistiche: inglese, francese, tedesco e spagnolo – la laurea magistrale in lingua è considerata corrispondente al livello C1;
- aver partecipato ad almeno un'attività formativa della durata non inferiore a 25 ore, organizzata da soggetti accreditati dal MIUR ai sensi della direttiva 170 del 21 marzo 2016, su tematiche afferenti all'intercultura o all'internazionalizzazione (e al management per i dirigenti scolastici);
- non essere stato restituito ai ruoli metropolitani durante un precedente periodo all'estero per incompatibilità di permanenza nella sede per ragioni imputabili all'interessato/a;
- non essere incorso in provvedimenti disciplinari superiori alla censura e non aver ottenuto la riabilitazione.
L’art. 3 comma 2 del bando per i docenti indica in dettaglio i titoli necessari per l’accesso alla selezione per i diversi codici funzione (SCI, Scuole e iniziative scolastiche – SEU, Scuole Europee– LET lettorati di italiano). Per le attività di sostegno è necessario il possesso della relativa specializzazione.
Non possono partecipare alla selezione i dirigenti scolastici e il personale docente e ATA che:
a) nell'arco dell'intera carriera abbiano già svolto due periodi all'estero ciascuno dei quali di sei anni scolastici consecutivi, inclusi gli anni in cui ha luogo l'effettiva assunzione in servizio, e i due periodi non siano separati da almeno sei anni scolastici di effettivo servizio nel territorio nazionale.
b) Non possano assicurare alla data di pubblicazione del bando a normativa vigente la permanenza in servizio all'estero per sei anni scolastici a decorrere dal 2019/2020. Di anno in anno, in occasione dell'individuazione dei candidati per la destinazione all'estero, saranno successivamente depennati dalle relative graduatorie coloro che non potranno assicurare la permanenza all'estero per i successivi sei anni.
La selezione si articola in un colloquio al quale sono ammessi coloro che totalizzano almeno 25 punti (15 per il personale ATA) nella valutazione dei titoli culturali, di servizio e professionali.
La valutazione finale sarà espressa in centesimi dati dalla somma del punteggio dei titoli (massimo 60 punti) e del colloquio (massimo 40 punti).
I Segretari Generali di FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola RUA, avevano chiesto il 5 ottobre scorso al MIUR “la convocazione di un incontro nel quale definire un’intesa che riconduca il tema della mobilità del personale all’estero all’ambito della disciplina negoziale.”
Il MIUR, senza dare seguito alla richiesta, ha emanato i bandi che accolgono alcune delle osservazioni critiche formulate unitariamente dalle organizzazioni sindacali, ma presentano diverse criticità che rischiano di compromettere lo svolgimento e gli esiti dei procedimenti di selezione. Il MIUR ha cioè insistito a considerare la procedura di selezione del personale da destinare all’estero estranea alla mobilità professionale che pure avevamo chiesto di ricomprendere nel CCNI sulla mobilità.
La procedura di selezione delineata dai bandi contiene molte delle criticità più volte evidenziate dalla FLC CGIL e derivanti dall’invasione del campo negoziale determinata dalla legge 107/2017 e dal decreto legislativo 64/2017 che ha regolato per legge la destinazione all’estero e il trattamento del personale scolastico, in violazione per diverse problematiche del CCNL del 2007 recentemente confermato dal CCNL 2016/18.
La FLC CGIL, oltre a seguire con attenzione lo svolgimento della selezione per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori interessati, continuerà nel suo impegno per ricondurre la mobilità professionale verso l’estero nell’alveo della negoziazione sindacale.
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