Scuola non statale. Previdenza complementare: le OO.SS. e l’Aninsei scelgono Espero come fondo negoziale
L’accordo è stato raggiunto nell’ambito del rinnovo del CCNL 2006/2009 il 22 marzo u.s.. Ora le lavoratrici e i lavoratori in servizio nelle scuole, nelle istituzioni formative ed educative a gestione laica hanno un fondo negoziale a cui volontariamente possono destinare il loro TFR.


L’accordo raggiunto con l’Aninsei – socio aggregato di Confindustria – è destinato a produrre effetti positivi per gli oltre 60 mila lavoratori in servizio nelle scuole private e paritarie, nelle attività di formazione e nelle istituzioni educative a gestione laica aderenti all’associazione e che fanno riferimento al CCNL che quest’ultima stipula con le organizzazioni sindacali confederali e autonome della scuola.
L’adesione condivisa ad un fondo negoziale come quello di Espero, già operante per il personale della scuola statale, consente ai lavoratori del settore di poter disporre di un proprio fondo negoziale – l’accordo è parte integrante del CCNL - e costituisce per loro non solo una grande garanzia di trasparenza e di certezza di investimento ma l’opportunità nel futuro di poter contare su di una previdenza complementare integrativa a quella pubblica e nel presente di poter effettuare una scelta della destinazione del proprio TFR consapevole e sicura.
Il tutto in piena coerenza con le indicazioni della CGIL di privilegiare i fondi previdenziali di origine contrattuale sia per la loro caratteristica previdenziale, mutualistica e no-profitche per il sistema di controllo assicurato dall’assemblea che rappresenta i lavoratori aderenti.
L’ adesione al fondo negoziale Espero si concretizza attraverso il versamento del contributo del 2% della retribuzione suddiviso in parti uguali tra lavoratore edatore di lavoro. Ovviamente il tutto comincerà ad essere efficace nel momento stesso che Espero recepirà l’intesa raggiunta.
Nello scegliere per legge entro il 30 giugno p.v. la destinazione del loro TFR maturando dal 1 gennaio 2007, le lavoratrici e i lavoratoriin forza nelle scuole e nelle istituzioni educative, che fanno riferimento al CCNL Aninsei, possono contare in una opzione in più e decidere, quindi, liberamente e consapevolmente cosa fare.
Indipendentemente dalle decisioni che ogni dipendente prenderà, riteniamo indispensabile e necessario che ogni lavoratore effettui, entro i tempi imposti dalla legge, la propria scelta relativa al destino del suo TFR evitando di far scattare il cosiddetto silenzio/assenso le cui conseguenze sono decisamente negative per il lavoratore stesso.
Roma 26 marzo 2007
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