
Scuola: le misure del “Bersani ter” per far uscire le scuole dall’emergenza finanziamenti
Novità per il pagamento dei supplenti assunti dalle scuole, fondo ad hoc per ridurre il deficit, esenzione dalla tassa sui rifiuti e dall’Iva. Con questo provvedimento si va nella giusta direzione: quella indicata dalla FLC da molto tempo a sostegno della qualità e della quantità dell’offerta formativa


Dopo le anticipazioni della settimana scorsa sulle novità contenute nel Bersani-Ter per far uscire le scuole dall’emergenza finanziamenti, torniamo sull’argomento con un commento più puntuale che si basa sul testo del disegno di legge licenziato dalla commissione cultura della Camera che andrà in aula a luglio.
Esenzione dal pagamento della tariffa del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani (ex Tarsu/Tia)
Il disegno di legge (art. 28, comma 26 bis) esenta le scuole, a partire dall’esercizio finanziario 2007, dal pagamento della tariffa dovuta ai comuni come corrispettivo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La norma autorizza il MPI ad utilizzare 38,7 milioni di euro, importo già concordato nella conferenza unificata Stato/Regioni del 2001, per compensare i minori introiti dei comuni.
Finalmente, si liberano le scuole da un gravame economico insostenibile e da un lavoro inutile: il pagamento delle bollette.
Esenzione dal pagamento dell’ Iva per gli acquisti fatti dalle scuole
Le scuole non dovranno più pagare l’Iva per gli acquisti di beni (consumo/durevoli). L’esenzione non riguarda, invece, la fornitura dei servizi Ata esternalizzati e il pagamento dei compensi al personale ex Lsu in servizio con un contratto di collaborazione continuativa.
Questa misura, certamente positiva, serve a dare respiro ai magri bilanci delle scuole reduci da anni di saccheggio.
Non è chiaro, l’art. 28, comma 26 bis-bis non lo dice, il momento in cui scatterà questa esenzione.
Pagamento con partita di spesa fissa degli stipendi al personale supplente in astensione obbligatoria, delle indennità di maternità e di eventuali sostituti
A partire dall’a.s. 2007/2008 le ex DPT si faranno carico dei per gli stipendi e per la sostituzione del personale in maternità che oggi a carico dei bilanci delle scuole.
Finalmente, si va nella direzione a lungo auspicata dalla FLC; le scuole non dovranno più pagare con il loro budget spese che non sono programmabili.
La norma è senz’altro positiva, tuttavia sarebbe auspicabile l’integrazione di questo articolo per spostare a carico delle ex DPT il pagamento degli stipendi dei supplenti comunque nominati dalle scuole. Infatti le limitazioni di spesa imposte dalle diverse finanziarie rischiano di compromettere la qualità della scuola pubblica proprio su questo versante: la sostituzione del personale assente.
Inoltre, a parere della FLC il pagamento degli stipendi ai supplenti è un lavoro inutile ai fini dell’autonomia scolastica. In Francia, ad esempio, tutti i supplenti sono pagati con procedura centralizza.
Senza considerare che la gestione degli stipendi dei supplenti con spesa fissa comporterebbe un forte alleggerimento per il Cud, per il mod. 770, per la denuncia Irap, per il Tfr.
Le assunzioni dei supplenti temporanei si potrebbero gestire attraverso il SIMPI, come già avviene per gli annuali, così i dati immessi al sistema oltre che utili per la liquidazione degli stipendi da parte della ex DPT, potrebbero essere utilizzati per l’aggiornamento periodico (biennale o triennale) delle graduatorie delle supplenze, per la ricostruzione di carriera, per la pensione fino ad estendere la loro lettura ad una serie di necessità come le graduatorie interne, trasferimenti, ecc. Questa modifica che non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, diminuirebbe invece i costi di gestione per l’amministrazione evitando i continui monitoraggi sulla spesa per le supplenze brevi.
In altri termini, questa nostra proposta va nella direzione indicata dal memorandum sulla scuola per la semplificazione amministrativa e la burocratizzazione degli adempimenti per i docenti.
Istituzione di un fondo ad hoc per integrare la dotazione finanziaria delle scuole
A partire dall’esercizio finanziario 2007 viene istituito un fondo ad hoc di 380 milioni di euro per consentire alle scuole di far fronte agli obblighi giuridici già assunti.
A nostro parere la cifra è sottostimata perché, se da un lato si fa carico delle spese affrontate dalle scuole nel 2007, dall’altro lascia del tutto irrisolto il problema dei debiti contratti negli anni precedenti. Le scuole, infatti, secondo le dichiarazioni del Ministro Fioroni, confermate dagli esiti dei monitoraggi delle spese, per la politica dei tagli fatta dalla precedente legislatura, hanno cumulato debiti che vanno bel al di là dello stanziamento previsto in questo articolo.
In conclusione il Bersani Ter fa passi concreti per risolvere i problemi di funzionamento e di bilancio delle scuole. Tuttavia l’attuale testo, a parere della FLC, va migliorato per dare una maggiore serenità al personale della scuola ormai da troppo tempo alle prese con la difficile gestione quotidiana.
Roma, 26 giugno 2007
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