Resoconto della riunione del Coordinamento europeo della CGIL-Scuola
Il Coordinamento europeo della CGIL-Scuola si è riunito a Roma il 12 ottobre 2001 alla presenza dei rappresentanti delle sezioni sindacali di Germania, Svizzera, Belgio, Francia
Il Coordinamento europeo della CGIL-Scuola si è riunito a Roma il 12 ottobre 2001 alla presenza dei rappresentanti delle sezioni sindacali di Germania, Svizzera, Belgio, Francia . E’ intervenuto alla riunione G.Righetti, membro della Segreteria Nazionale e responsabile politico del settore"Estero". Ha coordinato i lavori il responsabile nazionale del settore Mario Simeone.
La riunione ha permesso di svolgere una compiuta valutazione dell’Accordo sull’invio all’estero firmato definitivamente il 14 settembre 2002 ed è stata un’utile occasione per esaminare i prossimi passaggi relativi alle prove di selezione e ad alcuni aspetti attuativi dell’Accordo stesso. Sono stati inoltre discusse le modalità di svolgimento dei congressi di base all’estero, valutando anche alcune proposte per lo statuto.
1. In un contesto politico e contrattuale difficile anche a causa della limitata conoscenza del settore e dei contenuti del precedente accordo sulla destinazione, i risultati raggiunti rappresentano un punto avanzato ed equilibrato nella complessa vicenda delle normative che riguardano l’invio all’estero. Il Coordinamento europeo rivendica il contributo rilevante della CGIL-Scuola nel conseguimento di questa intesa, che consente di concludere in modo positivo un capitolo travagliato della politica del personale.
Il dibattito ha evidenziato i punti più significativi e positivi dell’Accordo:
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Si è conseguito il recupero alla contrattazione di questa materia, riconoscendone definitivamente il carattere di mobilità professionale. Ciò consente una regolamentazione più flessibile e periodicamente negoziabile delle procedure di invio all’estero, superando le rigidità e le incongruità di una soluzione legislativa.
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Si sono realizzate condizioni che favoriscono una più veloce e certa rotazione garantendo in primo luogo i diritti di quanti sono interessati ad un’esperienza professionale nelle istituzioni scolastiche all’estero; nello stesso tempo si consente di ripetere fino a tre volte tale esperienza pur se intervallata da rientri triennali in Italia.
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Con la previsione di una fase di recupero, con il ripristino dell’art.5, commi 6 e 7 dell’ "Accordo successivo" del 1996 e con l’individuazione di nuovi limiti massimi di permanenza rispetto a quelli imposti dalla legge 147/00, si è data una risposta positiva anche alle diffuse aspettative della maggior parte del personale all’estero, attenuando tra l’altro alcuni effetti sperequativi introdotti dalla legge stessa.
2. Il Coordinamento ritiene che, a partire da questo Accordo, che riordina la complessa questione dell’invio, si possa avviare una riflessione a tutto campo su una ipotesi di riforma, della politica scolastica all’estero, approfondendo e sistemando alcune linee che si vanno enucleando. In quest’ambito si ritengono maturi i tempi per una proposta innovativa che prefiguri anche un eventuale secondo canale di permanenza continuativa all’estero, a condizioni economiche e contrattuali da definire secondo gli standard europei o quelli del paese di servizio.
3. Per ciò che concerne le prove strutturate in via di allestimento, occorre rivendicare un livello di rigore che consenta una verifica approfondita delle conoscenze linguistiche..
4. Le sezioni estere della CGIL-Scuola si impegnano a fare dei prossimi congressi di base un momento di alta partecipazione degli iscritti. Oltre alla discussione intorno ai diversi documenti congressuali, si sollecitano proposte e interventi sulle questioni specifiche della scuola italiana all’estero. Nella prospettiva di un rinnovo dello statuto le sezioni estero propongono di istituire al posto dell’attuale coordinamento europeo un coordinamento estero che comprenda una rappresentanza anche di realtà extra europee. Si ribadisce inoltre la necessità di esplicitare che l’iscrizione alla CGIL avviene attraverso il pagamento della quota sindacale e di un contributo specifico all’estero che serva a finanziare l’attività a livello locale.
5. Il Coordinamento europeo esprime una valutazione fortemente negativa per le norme previste dalla Legge finanziaria in materia di scuola. Tra l’altro, nell’ambito di misure che mettono in discussione la qualità e lo sviluppo del sistema scolastico nazionale, anche il settore estero verrebbe fortemente penalizzato con nuovi pesanti riduzioni sui capitoli di spesa per il personale che porterebbero ad ulteriori tagli all’organico. Per tali ragioni condivide in pieno le iniziative di protesta che si stanno valutando a livello unitario e si impegna a promuovere il massimo dell’adesione del personale all’estero ad un’ azione di sciopero.
Roma, 6 novembre 2001
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