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Referendum sul contratto scuola: una grande prova di democrazia

Migliaia di assemblee convocate dalla FLC e, nei primi parziali risultati, una valanga di NO per il contratto beffa firmato da altre organizzazioni sindacali. Anche il sondaggio on line sul nostro sito registra un'alta partecipazione.

05/02/2009
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Sono ancora in pieno svolgimento le assemblee di consultazione sul contratto scuola del secondo biennio 2008-2009. Il termine della consultazione indetta dalla FLC è fissato per il 16 febbraio 2009, per quella data avremo il dato complessivo sia delle assemblee, che del personale coinvolto che dei risultati.

Una pratica della democrazia che, purtroppo in questo momento, altri mostrano di temere: il ministro non ha mai pensato di chiedere ai professionisti della scuola cosa pensino dei suoi provvedimenti, il governo procede con voti di fiducia negando la funzione del parlamento e le organizzazioni sindacali firmatarie dicono di rappresentare il 70% della categoria ma non si mettono alla prova, insieme alla FLC, per chiedere ai lavoratori se sono d'accordo sul loro operato.

Emblematica la situazione di Piacenza, una provincia dove la CISL Scuola ha voluto misurarsi, portando le proprie ragioni e difendendo le proprie scelte nazionali, anche nelle assemblee e dove la consultazione è già terminata per consentire alla CISL di svolgere i propri congressi. Una scelta coraggiosa che però, rispetto al dato parziale nazionale dei NO che si attesta intorno all'85%, ha spostato di poco la percentuale: 68,8% di NO. Quindi ugualmente grande consenso per la posizione della FLC anche da iscritti ad altri sindacati. Il valore del dato di Piacenza è sostenuto anche dall'alta partecipazione al voto, il 55,7% degli aventi diritto.

Anche il sondaggio on line sul nostro sito registra un'alta partecipazione, ad oggi quasi 8.000 voti, con una percentuale di NO pari all'83,7%.

Di altro tenore, naturalmente, la partecipazione e il voto espresso nelle assemblee e nei seggi allestiti nella maggior parte delle oltre 10.000 scuole su tutto il territorio nazionale, da Aosta a Trapani: finora l'unica opportunità offerta ai lavoratori per poter ricevere informazioni dirette ed esprimere le loro opinioni. In ogni provincia è stata costituita una commissione elettorale, con un presidente di “garanzia” esterno, che certificherà il risultato finale.

Finora, a 10 giorni dal termine, sono state convocate dalla FLC circa 3.500 assemblee che hanno coinvolto circa il 40% della categoria. Si registrano anche primi risultati parziali: a Torino ha votato il 30% del personale e il NO è al 90%, in Sicilia sono state svolte finora 300 assemblee e il no prevale per l'80%, in Lombardia sono state svolte oltre 800 assemblee con circa l'80% di NO, risultati simili anche in altre province con numeri però ancora molto parziali che aggiorneremo nei prossimi giorni.

I Direttori degli uffici scolastici regionali hanno correttamente inviato a tutti i dirigenti scolastici delle circolari con l'invito a favorire lo svolgimento nelle scuole delle procedure di voto. Questo nonostante, in alcuni casi, siano state avanzate nei loro confronti pressioni contrarie. Manifestando scelte ancor più coraggiose, hanno partecipato al voto anche dirigenti di altre organizzazioni sindacali dichiarando la loro opposizione al contratto beffa.

Ora anche la FLC aderirà alla consultazione indetta dalla CGIL sulle modifiche al modello contrattuale, accordo sottoscritto dal Governo, da Confindustria e CISL e UIL. Vi aderirà con maggiore forza e convinzione, perché quando un'organizzazione ottiene dai lavoratori così grande consenso sulle proprie scelte sindacali sa di non essere isolata. Sono soli con le proprie scelte, invece, coloro che si allontanano dalle istanze, i bisogni, le preoccupazioni di chi dovrebbero rappresentare, persone in carne e ossa, non numeri.

Roma, 5 febbraio 2009

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