
Prosegue il confronto al Ministero su personale della scuola in esubero e inidoneo
Un incontro interlocutorio per approfondire le problematiche riguardanti la riconversione del personale in esubero e l'utilizzazione del personale inidoneo.


Il 25 aprile si è tenuto il secondo incontro tra sindacati scuola e Direttore generale del personale del MPI per approfondire le problematiche riguardanti la riconversione del personale in esubero e l’utilizzazione del personale inidoneo. L’incontro ha avuto carattere interlocutorio.
L’informativa del MPI sulla riconversione dei docenti/educatori in esubero
Il MPI si è impegnato ad una rapida rilevazione rispetto a tale personale (circa 2.500 unità complessive) al fine di acquisire in particolare dati sui titoli in possesso (sia di studio che di eventuale altra abilitazione) e sulle esperienze lavorative maturate. Questa rilevazione è finalizzata alla tipologia di riconversione da mettere in campo anche a fini di una migliore collocazione del personale laddove c’è disponibilità di posti, fermo restando l’accantonamento della quota (50%) di per le nuove assunzioni.
Personale inidoneo
Il ministero ha presentato ai sindacati il testo del vecchio accordo nazionale decentrato del 1997 sulle modalità di utilizzazione del personale inidoneo, con alcune prime modifiche e integrazioni. Tutto questo in attesa di conoscere l’esito del confronto, tuttora in corso, tra MPI e ministero della Funzione Pubblica per attivare concretamente le procedure di mobilità intercompartimentale come prevede la legge finanziaria 2008. Tale testo è stato presentato come una base di partenza per arrivare ad un nuovo accordo in attuazione di quanto prevede in materia il nuovo Ccnl del comparto scuola 29 luglio 2007. L’amministrazione, infatti, considera tale accordo una utile base di partenza per il confronto con i sindacati scuola e per arrivare alla definizione di un nuovo testo.
Le richieste della FLC
Esuberi. FLC ha ribadito l’importanza di conoscere i dati sul fenomeno degli esuberi sia per i docenti che per gli educatori (troppo spesso dimenticati dall’amministrazione) per arrivare rapidamente alla definizione di un piano di riconversione sia per le classi di concorso della tab A e C che per l’insegnamento sul sostegno. Per FLC resta inteso che in questa operazione è determinante la volontà e la scelta dell’interessato verso il tipo di riconversione a cui partecipare.
Inidonei. FLC Cgil ha posto con forza l’urgenza di dare risposte concrete a questi lavoratori, vista anche la scadenza capestro di dicembre 2008 imposta dalla diverse leggi finanziarie. Di questa scadenza è stata chiesta con molta chiarezza l’eliminazione e quindi un impegno dell’amministrazione a porvi rimedio con un provvedimento di legge urgente. In questo modo diventa più facile trovare quanto prima una collocazione adeguata a tutto il personale interessato.
Contestualmente la FLC Cgil, insieme agli altri sindacati, ha chiesto di avviare una trattativa per definire rapidamente un nuovo contratto nazionale integrativo sulle modalità di utilizzazione di questo personale (come previsto dagli artt. 4 c. 2 e 17 c. 5 del nuovo Ccnl/07), vista l’inadeguatezza del precedente accordo risalente addirittura al 1997.
In concreto, per la FLC Cgil:
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occorre un forte impegno sul versante politico e del governo per eliminare tutte le norme capestro;
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è urgente pervenire ad un nuovo contratto nazionale integrativo sul personale inidoneo;
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è necessario rivedere radicalmente e superare l’accordo del 1997 perché la situazione oggi è profondamente diversa da quella di allora;
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il nuovo accordo dovrà riguardare sia il personale docente collocato fuori ruolo perché permanentemente inidoneo che il personale non collocato fuori ruolo perché temporaneamente inidoneo. Dovrà poi riguardare anche le modalità di utilizzazione del personale Ata, ancorché non più collocato fuori ruolo per effetto della finanziaria 2003. Quindi rispetto al testo dell’accordo del 1997, sono necessarie norme specifiche per i docenti ed educatori da un lato e per il personale Ata dall’altro;
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occorre che nel nuovo contratto sia esplicitamente previsto che si procede all’utilizzazione di questo personale nel comparto della scuola in alternativa alla richiesta volontaria di mobilità intercompartimentale e, soprattutto, in attesa della sua concreta attivazione. Quindi, in assenza di tale prospettiva, la scadenza del 31 dicembre 2008 è da considerare implicitamente superata e abrogata;
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va previsto inoltre che tutto il personale docente collocato fuori ruolo per inidoneità permanente (sia recente che di vecchia data) possa, a seguito della sottoscrizione del nuovo contratto integrativo nazionale, di nuovo optare per il collocamento in pensione per dispensa dal servizio per motivi di salute, se non chiede volontariamente di essere utilizzato in altri compiti. A tal fine tutti dovranno sottoscrivere, o risottoscrivere se da tempo già fuori ruolo, un nuovo contratto individuale di lavoro su base volontaria e in attuazione delle disposizioni contenute nel nuovo Ccni in discussione;
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nel nuovo Ccni occorre infine esplicitare che le modalità di utilizzazione dovranno valorizzare non solo i titoli in possesso, ma anche le varie esperienze professionali maturate in questi anni per ricercare tutte le forme appropriate per favorire l’incontro tra le competenze e le aspirazioni dei singoli lavoratori con le esigenze della scuola.
La posizione espressa dalla FLC Cgil ha trovato ampia convergenza da parte degli altri sindacati e la disponibilità dell’amministrazione ad operare per i necessari approfondimenti e valutazioni. L’amministrazione si è impegnata a predisporre un nuovo testo che raccolga le osservazioni dei sindacati come base per proseguire il confronto, testo su cui gli stessi sindacati potranno apportare ulteriori suggerimenti.
Il prossimo incontro, previsto per il giorno 8 aprile, dovrà essere preceduto da uno scambio informale di un nuovo testo su cui lavorare.
Roma, 26 marzo 2008
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