Precari, tutti i nodi (della Gelmini) vengono al pettine!
La Corte costituzionale dichiara illegittima la norma di iscrizione in coda alle graduatorie. La FLC CGIL chiede un incontro urgente con il Governo.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 41 del 9 febbraio 2011 dichiara la illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 4-ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134 in quanto viola, tra gli altri, l'articolo 3 della Costituzione.
Si tratta dell'ennesimo capitolo, come avevamo previsto, dell'annosa vicenda degli inserimenti in coda o a pettine nelle graduatorie provinciali dei docenti precari che avevano chiesto l'inserimento in coda in ulteriori tre province.
Questa sentenza sancisce il fallimento delle politiche scolastiche del governo e apre a delicata questione sulla validità delle graduatorie 2009/2011 e delle nomine conferite secondo il criterio censurato. L'amministrazione dovrà ora dare attuazione alla sentenza confermando i docenti già assunti.
La sentenza, com'era facile prevedere, si ripercuoterà sulle graduatorie e sul futuro di centinaia di migliaia di docenti precari.
Il ministro Gelmini deve rendere conto al Paese dell'incapacità di gestione delle graduatorie e deve assumersi la responsabilità politica di aver creato un enorme danno erariale alle casse dello Stato.
La FLC CGIL, a fronte di questa grave situazione, determinata dalle scelte politiche del Ministro Gelmini e dal complice silenzio di chi ha accettato la politica dei tagli e il licenziamento dei lavoratori precari della scuola, chiede al Governo un incontro urgente.
Non si esce da una situazione tanto drammatica puntando su un'altra disastrosa soluzione "tampone", né con il congelamento delle graduatorie.
Bisogna modificare la politica scolastica di questo governo partendo proprio dalle scelte sul reclutamento e sulla stabilizzazione del personale precario: il primo passo deve essere il ritiro dei tagli previsti per il prossimo anno scolastico.
Chiediamo che si apra un vero tavolo di confronto per rivedere la natura e le modalità di utilizzazione delle attuali graduatorie, garantendo regole certe e parità di diritti per tutti gli aspiranti inclusi e per discutere la proposta che la FLC CGIL sta presentando ai lavoratori, in centinaia di assemblee in tutto il Paese, con la campagna "Operazione centomila".
La FLC CGIL chiede la stabilizzazione di centomila lavoratori precari della scuola, senza costi aggiuntivi per le casse dello Stato (come abbiamo ampiamente documentato), a partire dal prossimo anno scolastico per garantire, con "l'organico funzionale", la continuità didattica e la qualità dell'offerta formativa della scuola autonoma.
Solo così possiamo dare una risposta chiara e definitiva alle legittime aspettative di tutte le lavoratrici e i lavoratori precari che hanno contribuito finora al funzionamento del sistema istruzione e la cui stabilizzazione ne garantirebbe il miglioramento.
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