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Precari scuola: 55.000 posti liberi e ancora nessuna notizia sui contingenti per le immissioni in ruolo 2014/2015

42.126 per i docenti e 10.121 per gli ATA. La FLC sollecita il Ministero a completare rapidamente le procedure per le assunzioni.

23/07/2014
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La situazione dei posti liberi per le assunzioni è ormai chiara (mancano solo i trasferimenti del personale ATA, ma i posti vacanti sono noti).

Per i Docenti, dopo i trasferimenti, si tratta di 42.126 posti (25.960 posti comuni e 16.166 posti di sostegno), per gli ATA di 10.121 posti.

A fronte di questi numeri, esprimiamo profonda preoccupazione, perché alla data odierna il MIUR non ha fornito alle Organizzazioni Sindacali alcuna informativa sulle immissioni in ruolo del personale della scuola.

I precari della scuola sono in attesa di risposte non solo in merito ai numeri del turnover, ma anche a quelli dei posti di sostegno e vacanti come prevede il decreto 104 dell’ottobre del 2013. Non vorremmo infatti che il particolare accanimento contro i precari della scuola manifestato da esponenti del governo fosse alla base di questo ritardo.

Chiediamo al Governo lo sblocco delle procedure per la stabilizzazione senza chiedere sacrifici contrattuali ai precari; è necessario che il Governo concordi con le parti sociali politiche del reclutamento che rispondano alle aspettative di coloro che a vario titolo spendono professionalità nella scuola.

D’altronde la Corte di Giustizia Europea ha avvalorato le ragioni poste dal nostro sindacato a sostegno dei diritti dei lavoratori precari, docenti e ATA, assunti con contratti di lavoro a tempo determinato, reiterati illegittimamente per diversi anni consecutivi.

Come ha dichiarato il segretario generale della FLC CGIL “Ora il governo non ha più alibi per rinviare o centellinare le immissioni in ruolo su tutti posti disponibili della scuola. Le memorie della Corte non lasciano scampo al governo italiano e lo mettono in mora davanti al mondo della scuola”

Chiediamo al Governo di recuperare in fretta il ritardo cumulato nell'approvazione del piano di assunzioni, rispondendo così al nostro invito di aprire un percorso condiviso per una scuola di qualità.