Incontro al MIUR sul contenzioso per l'inserimento in GAE
Nessuna soluzione per i problemi posti dai sindacati.
Il 4 novembre scorso su richiesta della FLC CGIL e delle altre organizzazioni sindacali si è svolto l'incontro per discutere le problematiche inerenti l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento (GAE) dei diplomati magistrali, degli abilitati TFA, PAS e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria a seguito di ordinanza giudiziaria.
La richiesta è stata dettata dalla mancanza di indicazioni ministeriali per tutti gli Uffici scolastici regionali che sta determinando una disparità di gestione delle sentenze addirittura tra province della stessa regione.
In relazione ai ricorrenti abilitati TFA, PAS, laureati in scienza della formazione primaria che hanno ottenuto l’inserimento nelle GAE, l’Amministrazione ha comunicato che il TAR Lazio ha rigettato le motivazioni di inserimento in GAE, precludendo a questo personale qualsiasi ulteriore possibilità di inserimento. Inoltre ha precisato che tali sentenze non sono impugnabili poiché su questo tema il Consiglio di Stato si è già espresso con il provvedimento n. 346/2016, pertanto gli Uffici sono tenuti a revocare oltre all'inserimento in GAE anche eventuali assunzioni disposte in attesa della pronuncia di merito.
Per quanto riguarda i diplomati magistrali entro il 2001/2002 nei prossimi giorni sarà pubblicato l’esito della sentenza della Cassazione sulla competenza di giurisdizione, mentre è prevista per il prossimo 16 novembre l'adunanza plenaria del Consiglio di Stato che darà indicazioni per avere uniformità di diritto a tutte le sezioni.
L’Amministrazione ha comunicato l’apertura permanente delle funzioni del sistema informativo per gli inserimenti in esecuzione delle sentenze o dei decreti cautelari, e per il conseguente aggiornamento, automatico, delle graduatorie di istituto di prima fascia.
Questa procedura è di competenza degli Uffici provinciali; le scuole sono tenute ad effettuare le convocazioni per le supplenze sulla base delle graduatorie di prima fascia che risultano al sistema (aggiornate automaticamente a seguito degli inserimenti in GAE) e non devono provvedere autonomamente alla loro modifica.
Al di là del merito dettato dalle sentenze, insieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo tentato di spostare più volte nel corso dell’incontro la discussione sul piano politico, evidenziando il fatto che alcuni uffici scolastici territoriali si comportano in modo difforme tra loro e che comunque è necessaria una decisione politica che definisca il merito, altrimenti dal “ricorsificio” non se ne uscirà più.
Rispetto a queste richieste si è avuta una non disponibilità da parte dell’Amministrazione ad intervenire, in nome di una autonomia degli Uffici scolastici territoriali che non è nella prassi. Casi come quello di Milano, dove un mese dopo si decide che le sentenze esigibili devono risalire a un mese prima, o come quello di Lucca dove sentenze poco chiare non sono state messe in discussione dall’Ufficio scolastico regionale, devono spingere l’Amministrazione a scelte univoche, in nome dell’uguaglianza del diritto, della continuità didattica e dell’efficiente funzionamento delle scuole.
Insieme alle altre sigle sindacali chiederemo, nelle more della delega sul reclutamento, una fase transitoria che consenta ai diplomati magistrali di far valere la loro volontà di inserimento nelle GAE, al di là della vertenzialità. Ma anche la politica sarà resa partecipe della decisione, se il MIUR vorrà continuare a non intervenire.
Ancora una volta ci chiediamo ma quale “Buona Scuola” sta perseguendo questa Amministrazione?
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