Mobilità scuola 2023/2024: continua il confronto al ministero
La modifica del CCNI mobilità 2022/2025 in fase di stallo: ancora distanti le posizioni sull’attuazione dei vincoli di permanenza.


Sono proseguiti nel pomeriggio di mercoledì 9 novembre 2022 i lavori sulla revisione del CCNI mobilità 2022/25 del personale docente, educativo e ATA.
Si tratta della quarta riunione sul tema dove, sostanzialmente, è stato confermato il quadro interpretativo dei precedenti incontri, sia da parte del ministero che dei sindacati, circa l’applicazione dell’obbligo triennale di permanenza per i docenti neoassunti, derivante dall’art.13 c.5 del D.Lgs. 59/2017 come sostituito dal DL 36/2022.
La nuova disciplina introdotta prevede “Il docente è tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo di posto e classe di concorso, per non meno di tre anni, compreso il periodo di prova…” ma nel contesto di un sistema di reclutamento ancora non avviato, quindi estraneo agli immessi in ruolo a.s.2022/23. E su questo punto divergono le posizioni perché mentre il ministero reputa di estendere a tutta la platea le sopraggiunte disposizioni, per la FLC CGIL e le altre sigle non è inserita una norma transitoria che consideri retroattiva la validità delle stesse.
L’idea di colmare il vuoto legislativo convergendo sulla proposta dell’amministrazione di anticipare l’applicazione del DL 36/2022 anche a chi non rientra tra i destinatari, ci vede fermamente contrari in quanto trattasi di soluzione basata su una logica incompatibile con la nostra, mirata sempre a trovare condizioni di miglior favore, soprattutto laddove esistono spazi negoziali e in assenza di interventi prescrittivi.
Abbiamo sollecitato il ministero a trovare una via d’uscita condivisa al tavolo, allentando la rigidità iniziale: attendere gli eventuali sviluppi del CCNL potrebbe essere tardivo rispetto ai tempi programmati per le prossime operazioni a.s.2023/24 che si intendono collocate dopo la metà di febbraio per l’apertura delle istanze e previa emanazione della OM a fine gennaio.
L’aggiornamento dei lavori è previsto a breve.
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