La DGIT conferma la sua posizione sul voto per corrispondenza del personale della scuola all’estero
Nonostante la contestazione da parte delle OO.SS. la DGIT mantiene la sua posizione ostacolando di fatto una serena partecipazione alla consultazione elettorale. Preoccupante il silenzio della politica e dello stesso Ministero degli interni. Nel frattempo la DGPCC detta le modalità dell’esercizio di voto del personale della scuola che si reca a votare in Italia
Evidentemente il buon senso non alberga al MAE. Nella sua lettera di risposta alle OO.SS. il Direttore Generale della DGIT, ambasciatore Adriano Benedetti, ribadisce la posizione del MAE in relazione all’esercizio del voto per corrispondenza del personale della scuola in servizio all’estero subordinato all’iscrizione all’Aire già espressa nei precedenti messaggi.
Non solo non vengono prese in considerazione le osservazioni avanzate dalle OO.SS. nella loro missiva dell’11 marzo u.s., ma si conferma il giudizio, a nostro modo di vedere discutibile sotto il profilo giuridico, in base al quale il personale supplente a tempo determinato non può essere considerato “dipendente di amministrazioni dello Stato” e quindi non rientrante nella casistica di cui alla legge 30/2008.
Indipendentemente dalle argomentazioni, discutibili e strumentali, portate a sostegno della propria tesi dal Direttore Generale della DGIT rimane il fatto sta che al personale della scuola di ruoloe al personale docente non di ruolo, non iscritto all’Aire e/o che non intende iscriversi all’Aire, viene impedito di poter esercitare senza vincoli l’opzione di voto per corrispondenza.
In tutta la vicenda desta sgomento il fatto che nonostante siano stati coinvolti il silenzio da parte della Politica che dello stesso Ministero dell’Interno. Mentre appare francamente timida la posizione del MPI anche se apprezzabile.
Per consentire il concreto esercizio di voto in Italia al personale della scuola la DGPCC ha inviato il 20 marzo alle sedi uno specifico Messaggio in base al quale vengono ricordate le varie possibilità di utilizzo dei permessi.
Roma, 20 marzo 2008
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