Il sondaggio farsa del governo sul valore legale del titolo di studio
La FLC CGIL chiede al Ministro Profumo di ritirare il sondaggio e di dare avvio a politiche vere sul diritto allo studio
A seguito dello scarso successo riscosso dalla proposta di abolire il "valore legale del titolo di studio" la Presidenza del consiglio sembra riprovarci lanciando una consultazione pubblica sotto forma di sondaggio a risposta multipla pubblicata sul sito del MIUR. Subito negli organi di stampa si e' messa in luce l'apertura del Ministero al libero e pubblico confronto che dovrebbe portare ad un percorso partecipato di elaborazione di proposte e suggerimenti.
A legger bene le domande, tuttavia, appare chiaro che il sondaggio è stato concepito in modo da predeterminarne gli esiti a favore della messa in discussione di alcuni principi e norme che reggono quello che, spesso impropriamente, viene definito come "valore legale del titolo di studio". In alcun modo nel sondaggio è possibile esprimere la propria contrarietà alle proposte che sottendono il questionario.
Noi non abbiamo mai creduto alla democrazia dei sondaggi. Questa non è democrazia, e neppure ci sembra una consultazione. E anche come sondaggio, a voler dar credito alla buona volontà del Governo, quello elaborato dal ministero pare scritto veramente male. Se così non fosse dovremmo pensare ad una vera e propria truffa ai danni dell’intera cittadinanza.
Chiediamo, pertanto, al ministro Profumo di ritirare il sondaggio che appare come una operazione tutta politica finalizzata a legittimare in modo non trasparente scelte già fatte. Chiediamo invece che si dia voce innanzitutto agli studenti e alle loro famiglie, quindi ai docenti e ai lavoratori su temi sui quali non è possibile improvvisare slogans. Il Governo dovrebbe piuttosto impegnarsi a risollevare il sistema universitario con politiche vere sul diritto allo studio, di contrasto al precariato, di investimenti invece che dedicarsi a operazioni mediatiche di nessun valore.
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