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Il Profilo dello studente e gli Obiettivi Specifici di Apprendimento degli otto Licei

Approfondimenti su Liceo artistico, Liceo classico, Liceo economico, Liceo linguistico, Liceo musicale coreutico, Liceo scientifico, Liceo Scienze umane, Liceo Tecnologico

08/02/2004
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Pubblichiamo di seguito il testo del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente e gli Obiettivi Specifici di Apprendimento ( OSA) degli otto licei, inviatici nei giorni scorsi dal Miur, che sono correlati al documento sul secondo ciclo, di cui abbiamo anche cominciato a valutare le ricadute sul personale.

Il profilo è costituito da due parti, a carattere generale e comune a tutti i licei, più approfondimenti per ciascun liceo.

Gli OSA invece sono specifici per ciascun liceo.

Roma, 8 febbraio 2004
__________________________

IL LICEO ARTISTICO

La soluzione proposta per il Liceo artistico è ambigua. Si cerca, infatti, di coniugare le caratteristiche dell'attuale Liceo artistico tradizionale inserendo alcune ore di laboratorio, peraltro non sempre nel curricolo obbligatorio, per ovviare alla eventuale soppressione degli Istituti d'arte, di cui nulla si dice e si prospetta in termini chiari.
L'impianto risulta pertanto un ibrido che rischia di essere privo di effettiva caratterizzazione, e non recupera a pieno né l’attuale formazione liceale né quella più professionalizzante, tipica degli attuali istituti d’arte.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo Artistico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo Artistico

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo Artistico

IL LICEO CLASSICO

La lettura del profilo identitario dell’indirizzo liceale classico proposto dal MIUR non può prescindere da alcune considerazioni di ordine generale: la prima,applicabile a tutti gli indirizzi, riguarda l’impoverimento del curriculo dell’ultimo anno.
Gli approfondimenti specifici di ciascun indirizzo soppiantano, in parte o del tutto, materie curriculari fondamentali: nel liceo classico quelle scientifiche! Ciò nonostante i dati nient’affatto rassicuranti forniti dalle indagini OCSE sulle competenze di base dei nostri studenti.
Quella che potrebbe essere un’opportunità di coltivare interessi e crearsi competenze si configura,al contrario,come “sottrazione” di formazione, rimandando alla connotazione della riforma forse più negativa,la canalizzazione precoce.
Non meraviglia dunque che gli obiettivi specifici dell’indirizzo classico appaiano ridotti a specialismi filologici(“individuare la presenza di radici o componenti grammaticali greco-latine nella lingua italiana”); nè consola l’affermazione,anacronistica ed elitaria, che ai soli studenti del classico tocchi “il pensiero strutturato”!!

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo classico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo classico

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo classico

LICEO ECONOMICO

Il profilo educativo del liceo economico conferma che siamo in presenza di tutt’altra cosa rispetto agli attuali istituti tecnici commerciali.
Il profilo è orientato quasi esclusivamente verso la conoscenza dell’economia, tanto da apparire un profilo limitato solo a tali competenze, per quanto generico e superficiale.
Certamente non è un profilo professionalizzante, come lo era per l’ITC (con spazi innovativi nell’IGEA), ma appare piuttosto una specializzazione, un indirizzo, di un tradizionale liceo scientifico, tendendo ad una preparazione umanistica.
Sparisce qualsiasi riferimento agli aspetti gestionali, attuale caratteristica degli ITC, e delle attività laboratoriali in compresenza. Il ruolo dell’esperto in economia aziendale quindi sparisce dal sistema dell’istruzione. L’intenzione, forse, è quella di ridurre tale figura a quella di semplice contabile, “declassata” nell’istruzione e formazione professionale regionalizzata.
La genericità del profilo non considera la prevista divisione in indirizzi che si rivela, quindi, più formale che sostanziale, essendo in pratica riservata all’area opzionale.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo Economico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo economico

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo economico

IL LICEO LINGUISTICO

Rispetto al Quadro Orario: é assurdo far partire la 3a lingua fin dal primo biennio, insistendo su discipline d'indirizzo in una fase di formazione generale. Tutte le esperienze fin qui realizzate mostrano che in una terza lingua iniziata nel secondo biennio gli studenti utilizzano meccanismi di riflessione e abilità pragmatiche stabilizzate grazie alle altre lingue, realizzando progressi più rapidi.

1. La caratteristica generale di questi programmi è la mancanza di flessibilità:
- Non c'è articolazione delle abilità da raggiungere. Il caso della prima lingua che si trascina fin dalle elementari corrisponderà ad una caduta della motivazione e allo stallo dei progressi. Sarebbe utile invece un alternarsi di fasi di intensificazione e fasi di "mantenimento", instaurando una specie di staffetta tra le lingue (o con altre materie).
- Non si ipotizza mai di poter coltivare maggiormente certe abilità rispetto ad altre, in funzione di utilizzi diversificati della lingua. Sbocco unico previsto: l'università.
- Si prevede solo lo studio di lingue comunitarie, senza lasciare spazio ad altre esperienze. É questa una delle conseguenze del punto precedente: non si riesce a prevedere che una lingua possa essere studiata parzialmente.

2. L'impianto dei programmi è schematico e fatto col copia-incolla, tant'è vero che nella 2a lingua ci si riferisce sempre all'inglese! Tuttavia è corretto il riferimento alle indicazioni del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Questo avviene comunque in termini generici e discutibili: tra un livello finale e l'altro a volte c'è solo la differenza di un aggettivo, una parola tolta in qua e in là (ma dov'è la distinzione?).

3. Per le ragioni dette sopra rimane aperto il problema dei metodi e della formazione degli insegnanti, soprattutto rispetto al CLIL (discipline studiate nella lingua straniera).
Per tutte e tre le lingue si ragiona in termini puramente matematici di ore (più ore = livello più alto), senza fare alcun ragionamento sul plurilinguismo e quindi sul vantaggio e la possibilità di velocizzare il percorso, sulla base di una metodologia e di una programmazione integrate tra lingua madre e lingue straniere.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo Linguistico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo linguistico

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo linguistico

LICEO MUSICALE E COREUTICO

Questo liceo, dopo la sua istituzione formale già prevista dalla precedente legge di riforma, al momento è presente solo in esperienze sperimentali estremamente differenziate.

Tra le enunciazioni di carattere generale e la strutturazione proposta c’è un notevole divario:
in particolare i profili specifici non possono essere realizzati adeguatamente se le ore degli insegnamenti caratterizzanti sono rivolte a tutto il gruppo classe. Inoltre la debole assegnazione di orario alle discipline scientifiche del Liceo musicale non pare sufficiente a fornire le competenze scientifiche “generali” richieste, così come l’assenza della Musica dal curricolo dei Licei diversi dal Musicale non è congruente in molti parti con il profilo di uscita complessivo del liceale.

In particolare ci si può chiedere come sia possibile che ciascuno studente di qualsiasi liceo sia in grado di "leggere" opere d'arte significative (pittoriche, plastiche, grafiche, architettoniche, urbanistiche, musicali) nelle diverse tipologie, riuscendo a collocarle nel loro contesto storico e culturale, individuandone tecniche espressive, quadro d'insieme artistico e umano, influenze passive e attive” se non gli si offre l’insegnamento della Musica.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo Musicale e Coreutico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo Musicale e Coreutico

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo Musicale e Coreutico

IL LICEO SCIENTIFICO

Sembrava dovesse essere di tutta tranquillità l’applicazione della legge 53 ai licei scientifici. L’impostazione licealistico-classicheggiante non avrebbe dovuto comportare variazioni per un liceo a suo tempo già ampiamente modellato sul preesistente classico. E invece ecco la sorpresa: diminuiscono le ore di latino. “Finalmente! - dirà qualcuno - Che cosa c’entra il latino con le scienze?” Già ma allora perché lasciarlo per quattro anni e a partire dalla prima? E’ vero che c’è chi pensa che, se latino non c’è all’esame di Stato, ci sarà abbastanza motivo per gli alunni per prenderlo sotto gamba, ma in ingresso è comunque uno scoglio più grosso di quanto non lo sia in uscita. Si capisce che si è voluto favorire una possibile osmosi di alunni col liceo classico ( nel gergo morattiano si chiama “passerella”).
Diminuisce anche l’orario di una lingua straniera, ma almeno ne entra una seconda.
Aumenta la portata matematico-scientifica e ciò è bene: c’è anche informatica ma è praticamente interna a matematica..
Calano anche filosofia e storia. Par di capire che sia solo per una combinazione d’orario: una cattedra di filosofia e storia ogni corso e mezzo (un corso di entrambe le discipline e uno con una sola “a scelta”), se non peggiori condizioni (3 corsi di filosofia o 3 di storia). Comunque minimo sei classi a testa, contro le vecchie tre classi, che però con l’obbligo di colmare a 18 ore erano. in molti casi, già diventate quattro. Tuttavia ad onta delle riduzioni dovute alle quadrature aritmetiche, la filosofia con la scienza c’entra sicuramente più del latino! Ma la sequenza filosofica è storica: la filosofia della scienza sembra essere più interna alle singole discipline scientifiche che alla filosofia.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo Scientifico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo scientifico

- Profili educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo scientifico

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

Gli OSA indicati per il liceo delle scienze umane vanno rapportati in primo luogo al contesto di un quadro orario che appare assai povero e limitato, ancor più se combinato con l’impossibilità di reali scelte opzionali per i licei ‘senza indirizzo’: la conseguenza è una drastica riduzione degli spazi riservati alla progettazione delle scuole in evidente contrasto con lo spirito dell’Autonomia.
Sul piano epistemologico è perlomeno assai discutibile il ritorno al termine pedagogia, unica disciplina che compare a caratterizzare l’indirizzo nel biennio, trascurando completamente il dibattito che ha interessato questo termine nei corsi di laurea di scienze della formazione nella loro trasformazione, non solo nominalistica, da facoltà di Magistero o di Pedagogia. Ebbene, questo termine va a sintetizzare e ad assorbire un arco di saperi a cui gli OSA fanno riferimento, di fatto negando alle scienze umane e sociali l’autorevolezza scientifica ed epistemologica. Sembra che l’intento sia quello di riproporre l’ormai destituito magistrale.
In ogni caso gli OSA ignorano il patrimonio di saperi e di esperienze transitate dalle sperimentazioni autonome sino all’ultima del Liceo delle scienze sociali che hanno coinvolto più di 200 scuole del paese che avevano delineato un profilo culturale molto innovativo nel panorama della scuola italiana fondato sul tema della società contemporanea nelle sue caratteristiche di globalizzazione e comunicazione. Su questo impianto erano stati costruiti percorsi organici, su assi fondanti definiti, con verifiche attraverso stage formativi che hanno collegato in modo concreto la scuola con le diverse realtà territoriali.
In un sol colpo tutto questo viene cancellato per spostare l’asse verso un debole profilo piegato sui temi della formazione, in un quadro orario che reintroduce il latino con le stesse ore della pedagogia nel biennio, con il risultato di trasformare questo indirizzo in un classico in tono minore, in un liceino.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo delle Scienze Umane, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo delle Scienze Umane

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo delle Scienze Umane

IL LICEO TECNOLOGICO

Il liceo tecnologico è ormai un figlio di nessuno. Di più, un mutante senza anima, oltre che senza paternità, a furia di strattoni e salvataggi, avances audaci (ricordiamo il latino, la musica, la filosofia) e retromarce.
Fino alla penultima puntata, ovvero alla bozza di decreto, sembrava diventata una creatura simile alle sperimentazioni in corso di liceo tecnologico: lontano dagli ITIS tradizionali (42 ore settimanali contro le 66 attuali nel triennio della specializzazione), ma collocabile in una tendenza verso la licealizzazione dotata di senso. Ma di questa sterzata non si trovava il padre, quindi, per tirar fuori degli OSA, qualcuno ricorre al copia e incolla dal famigerato documento sui licei di Fiuggi della primavera 2003: dunque,storia e filosofia dei processi tecnologici, spalmate a questo punto su una quantità di ore, ma… “tenendo conto dei paradigmi di base quali materiali, energia ed informazione” (unica variante, o concessione). Se tanto emerge dal liceo tecnologico, ancora più inverosimili sono i riferimenti offerti a tutti i licei, anzi, a tutto il ciclo secondario, al “sapere del fare” e alla “crescita professionale” dei giovani.
Chissà se piacerà a Confindustria il prodotto che qui si disegna: un pensoso amleto, imbottito di theoria e di noia, che nulla sa, né sa fare. Una cosa è certa: è la fine ingloriosa e post moderna di un autorevole paradigma della conoscenza, quello scientifico-tecnologico, di cui qualunque persona di senno comprende l’importanza e che un grande servizio ha reso alla crescita culturale e allo sviluppo di questo Paese.

Di seguito pubblichiamo il Profilo dello studente, nella parte generale comune a tutti i licei, e nella parte specifica del Liceo Tecnologico, e gli OSA (Obiettivi Specifici di Apprendimento), su cui cureremo un’analisi più dettagliata nei prossimi giorni.

- Profilo educativo del Liceo Tecnologico

- Profilo educativo comune a tutti i Licei

- OSA del Liceo Tecnologico

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Tag: licei

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