Il contratto dei Dirigenti Scolastici al Consiglio dei Ministri
Come apprendiamo dal sito ufficiale della Presidenza, domani, giovedì 7 febbraio, è convocato il Consiglio dei Ministri che ordinariamente si riunisce nella giornata del venerdì.


COMUNICATO UNITARIO CGIL CISL UIL SCUOLA
Come apprendiamo dal sito ufficiale della Presidenza, domani, giovedì 7 febbraio, è convocato il Consiglio dei Ministri che ordinariamente si riunisce nella giornata del venerdì.
Poiché stiamo aspettando da tempo il perfezionamento della procedura prevista per la definitiva stipula del CCNL della V Area dei Dirigenti Scolastici, quella di domani potrebbe risultare la seduta utile per l'adozione della previa deliberazione del Consiglio dei Ministri per l'espressione del parere positivo del Presidente del Consiglio sull'ipotesi di accordo (sottoscritta il 10 gennaio u.s.), quale presupposto per l'invio dell'Ipotesi stessa alla Corte dei Conti.
CGIL CISL e UIL SCUOLA, com'è noto, hanno seguito puntigliosamente questa vicenda e non hanno trascurato nessun passaggio del complicato iter contrattuale, sollecitando in ogni singola fase della procedura, anche attraverso interventi formali, i vari soggetti politici e istituzionali chiamati in causa al rispetto dei propri impegni.
Sappiamo che, grazie a questi nostri interventi, l'Ipotesi di accordo si trova ora alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la Funzione Pubblica - che, dunque, è nelle condizioni di portare a termine l'iter.
CGIL CISL e UIL SCUOLA attribuiscono grande importanza all'appuntamento di domani perché è solo dal momento della trasmissione dell'Ipotesi alla Corte dei Conti che decorreranno i termini previsti per l'espletamento della procedura di certificazione dei costi, solo al termine della quale il Presidente dell'ARAN avrà mandato alla sottoscrizione definitiva del Contratto.
I tempi sono ampiamente scaduti così come è da considerarsi esaurita la pazienza e il senso di responsabilità dei Dirigenti Scolastici.
Il nostro, perciò, non è un semplice auspicio; esigiamo la rapida conclusione di questa vicenda senza ulteriori, ingiustificati e intollerabili ritardi.
Roma, 6 febbraio 2002
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