Filiera formativa tecnologico-professionale: fatta la legge, ma decide il collegio
Dopo l’approvazione della legge 121/24, la FLC CGIL lancia un appello al personale della scuola perché eserciti il protagonismo degli organi collegiali come baluardo a difesa della scuola della Costituzione
Come ormai noto, il 6 settembre scorso è entrata in vigore la Legge 121 dell'8 agosto 2024 con cui si è dato avvio alla “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale”. Si tratta di un provvedimento che la FLC CGIL ha fortemente avversato sin dai suoi esordi, insieme alla Confederazione.
La FLC CGIL ritiene che l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale apra le porte alla regionalizzazione del sistema pubblico di istruzione, all’inserimento dei privati anche nella programmazione dell’offerta formativa e, con l’attivazione di percorsi quadriennali, crei una formazione di ridotta qualità (meno ore di didattica generale e più ore di PCTO e apprendistato anticipati a quindici anni) con il rischio serio che si crei una confusione di ruoli e responsabilità tra scuole autonome e Regioni sulla responsabilità della programmazione dell’offerta formativa.
Per questo motivo riteniamo indispensabile che il mondo della scuola manifesti chiaramente l’opposizione a un progetto che apre la strada a riduzione a quattro anni di tutti gli ordinamenti della secondaria di secondo grado. Infatti, in VII Commissione della Camera è depositata la proposta di legge A.C. 1739 di Delega al Governo per il parziale riordino del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione con la previsione della durata quadriennale di tutti i corsi di studio del secondo ciclo.
Per tutti questi motivi, come già ribadito, è chiaro che si può dire di NO. Infatti, dopo il fallimentare avvio della sperimentazione della filiera nelle iscrizioni per l’a.s. 2024/2025, è necessario proseguire con lucidità al rifiuto chiaro e netto di una scuola impoverita dai percorsi quadriennali.
Come sempre la FLC CGIL sarà al fianco delle scuole, delle studentesse, degli studenti e delle famiglie a tutela del diritto allo studio e della scuola della Costituzione.
In allegato una bozza di delibera a disposizione delle scuole.
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