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Educatori a convegno ad Arezzo, un punto di ripartenza e di prospettiva politica per il futuro

Il resoconto dei lavori del nostro convegno nazionale sul personale educativo. Un focus sulla situazione lavorativa e su una possibile ripartenza per rivitalizzare le istituzioni educative e convittuali.

12/10/2016
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Il 7 ottobre 2016 si è tenuto, presso la Camera del Lavoro di Arezzo, un convegno nazionale sul personale educativo delle Istituzioni educative e dei convitti, organizzato dalla FLC CGIL e da Proteo Fare Sapere di Arezzo dal titolo “Il personale educativo: risorsa per il sistema scolastico italiano”.

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La giornata di studi e di dibattito politico ha visto la partecipazione della Segretaria nazionale della FLC CGIL, Anna Maria Santoro, di esponenti del MIUR, quali l’Ispettore Ettore Acerra del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione e del Dirigente dell’Ambito territoriale di Arezzo, Roberto Curtolo.
Oltre agli interventi di parte sindacale, quale quello del Segretario Provinciale della FLC CGIL di Arezzo, Maurizio Tacconi e quello del Responsabile della Formazione Proteo Arezzo, Domenico Sarracino, hanno preso parte alla discussione anche diversi dirigenti scolastici di istituzioni educative e convitti nazionali e annessi e numerosi educatori ed educatrici provenienti da differenti parti d’Italia.
Presente ai lavori anche il neo-eletto Segretario regionale della FLC CGIL Toscana, Daniele Monticelli.

Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di mettere a fuoco la situazione di questi lavoratori della scuola che, sono stati troppo spesso dimenticati e lasciati fuori anche dalla cosiddetta riforma della legge 107/15 e che stanno vivendo da anni una situazione generale di sofferenza.
Molteplici le cause: i tagli agli organici, nonostante sia in costante aumento la domanda dei servizi convittuali ed educativi; il mancato riconoscimento della professione che è stata equiparata da diversi tribunali a quella docente; la mancanza di partecipazione agli organi collegiali. Molto articolati gli aspetti toccati dai relatori e durante il confronto.

I problemi sollevati non emergono solo dalla condizione lavorativa degli educatori ed educatrici, ma anche dal ruolo che rivestono oggi le istituzioni educative rispetto al passato. Allora, quali potrebbero essere le strategie di superamento dei problemi?
La FLC CGIL ha provato, assieme all’Amministrazione, alla dirigenza e agli operatori scolastici anche provenienti da differenti regioni e province, a fare il punto sulle questioni.
Una vera innovazione richiederebbe degli interventi specifici, sia sugli ordinamenti, quindi sulla governance di queste Istituzioni scolastiche, che risalgono addirittura agli anni ’30 (con i regi decreti), sia sul contratto di lavoro.
La problematica fase che stanno attraversando i convitti e le Istituzioni educative pone la questione del personale educativo e della condizione di lavoro di queste scuole all’ordine del giorno dell’agenda della FLC CGIL, sia sul piano dei servizi che su quello gestionale, nonché su quello didattico su cui occorre fare chiarezza, soprattutto dopo le misure adottate con la legge 107/15. Certo è che è necessaria una ripartenza su tutti i fronti.

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