Ammesse altre 92 scuole alla sperimentazione dei percorsi quadriennali
A pochi giorni dalla scadenza del termine per le iscrizioni il MIUR, ignorando anche il parere del CSPI, amplia il numero delle scuole autorizzate alla sperimentazione e nega di fatto la possibilità dell’orientamento.


Alle prime 100 scuole già ammesse a dicembre, con il decreto 89 del 2 febbraio 2018 si aggiungono altre 92 scuole che sperimenteranno il “diploma in 4 anni”; 127 scuole statali e 65 paritarie, per un totale di 144 Licei e 48 istituti tecnici. Sono questi i “numeri” della sperimentazione, così distribuiti sul territorio:
- 85 le istituzioni scolastiche autorizzate a Nord; di cui 45 scuole si concentrano in Lombardia e di queste solo 19 sono statali;
- 43 le istituzioni scolastiche del Centro Italia;
- 64 al Sud e nelle Isole.
Per la FLC CGIL si tratta di un’operazione sbagliata, come sbagliato è il breve messaggio lanciato attraverso il titolo del comunicato stampa del MIUR: “Diploma in 4 anni” .
Novantadue istituti che a poche ore dalla chiusura del termine delle iscrizioni avviano una piccola rivoluzione, senza che ci sia il tempo, per le famiglie - alcune delle quali avranno già effettuato l’iscrizione- e per il territorio di sapere altro se non che per qualcuno il diploma arriverà al termine di quattro anni. Eppure si tratta dello stesso ministero che solo pochi giorni fa, attraverso il documento della Cabina di Regia sulla povertà educativa aveva enfatizzato il valore dell’orientamento, che per contribuire al successo formativo di tutti gli studenti e combattere la demotivazione e l’abbandono precoce degli studi deve essere innanzitutto un percorso formativo e non l’informazione dell’ ultimo momento.
Ricordiamo che per la FLC CGIL, che ha proposto ricorso al TAR Lazio, la sperimentazione proposta si pone in contrasto con il diritto all’istruzione in condizioni di eguaglianza da parte di tutti i cittadini (artt. 3, 33 e 34 della Costituzione).
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