
conferenza unificata del 28 febbraio 2002 - Parere dell'Anci
L’ANCI, in relazione alla risposta del Ministero dell’Istruzione in data 25 febbraio, alle osservazioni consegnate dal Presidente Domenici, nella Conferenza Unificata del 14 febbraio, prende atto del superamento delle seguenti questioni:


PUNTO 3): Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale.
PARERE DELL’ANCI
L’ANCI, in relazione alla risposta del Ministero dell’Istruzione in data 25 febbraio, alle osservazioni consegnate dal Presidente Domenici, nella Conferenza Unificata del 14 febbraio, prende atto del superamento delle seguenti questioni:
- l’integrazione dell’articolo 1, del provvedimento con il riconoscimento dell’autonomia degli enti locali, accanto a quella delle regioni e delle istituzioni scolastiche;
- il mantenimento della interezza delle prerogative della autonomia scolastica e della relazione con l’autonomia comunale disegnata dall’articolo 8 del DPR 275/98;
- l'affermazione del Ministero di non voler interrompere l'esperienza positiva degli istituti comprensivi;
- la differenza tra valutazione dei ragazzi, che resta prerogativa del corpo insegnante e valutazione di sistema, sui livelli di apprendimento generali e non dei singoli studenti;
- l’assunzione dell’impegno compensativo da parte dello Stato in termini di risorse e convenzioni, per la promozione di tutte le occasioni produttive delle aree deprivate.
L'ANCI valuta, inoltre, positivamente gli ulteriori impegni assunti dall’Ufficio Legislativo del Ministero, nell’incontro di approfondimento del 27 febbraio, relativamente a:
- specificazione nei decreti attuativi che l’anticipazione scolastica deve essere intesa come una estensione delle possibilità offerte all’utenza, ma solo in presenza delle condizioni per l’effettiva esigibilità, cui non corrisponde un obbligo delle amministrazioni, almeno fino alla individuazione e utilizzazione delle risorse necessarie;
- disponibilità ad avviare tavoli regionali con la partecipazione degli Enti Locali per l'analisi dei dati relativi all’edilizia scolastica e verificare la differenza delle varie situazioni locali, rispetto al dato nazionale ed infine concertare le soluzioni organizzative e finanziarie più opportune;
- conferma delle assicurazioni già fornite il 12 febbraio nella riunione tecnica, di mantenimento dei livelli di tempo pieno e prolungato, nonché della responsabilità dei docenti statali nel momento educativo del pranzo degli alunni.
In relazione a quanto sopra l’ANCI non può che confermare le proprie osservazioni critiche sulle questioni, già sollevate, che attengono più strettamente alle funzioni proprie dei Comuni e che configgono con il quadro istituzionale disegnato dal nuovo Titolo V della Costituzione.
- l’articolato della legge in diverse parti configge con il quadro istituzionale disegnato dal nuovo Titolo V della Costituzione;
- articolo 2 punto e) L’ANCI esprime contrarietà e preoccupazione per l'iscrizione anticipata alla scuola materna di bambini che compiono 3 anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento, perché lasciata ad una scelta non guidata, per i delicati aspetti psico-pedagogici ed i risvolti organizzativo-finanziari che comporteranno costi aggiuntivi per i Comuni, tali da superare il tetto di spesa della finanziaria 2002 e quindi il non rispetto del patto di stabilità interno, già di per se penalizzante per le finanze dei Comuni;
- l'ANCI osserva che i tempi dell'attuazione della delega sono eccessivamente dilatati rispetto alla necessità di fornire un quadro certo a tutti i soggetti interessati, mentre si stabiliscono scadenze immediate ancor prima di creare gli opportuni contesti funzionali;
- esprime la perplessità di una interpretazione ed estensione del dettato costituzionale che si effettua modificando l'accezione di "obbligo scolastico" in "diritto dovere";
- ritiene criticabile la precocizzazione della scelta dei ragazzi tra formazione professionale e sistema dei licei, nonché la mancanza di un impegno a mantenere un nucleo essenziale identico nei due percorsi formativi, unica garanzia per una parità di opportunità;
Per quanto sopra l’ANCI esprime parere sfavorevole.
Roma, 4 marzo 2002
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