Compensi ore eccedenti: la nota del ministero della Pubblica Istruzione
In data odierna, con la nota prot. 2424, il Ministero informa le scuole del via libera del MEF al pagamento dell'IIS sulle ore eccedenti per i docenti.
Alcuni giorni fa
abbiamo pubblicato in anteprima
sul nostro sito la nota del Ministero dell’Economia che dà il via libera ai suoi uffici periferici per il pagamento della I.I.S. sulle ore eccedenti.
Oggi, con un certo ritardo, né dà notizia, con la
nota prot. 2424
, anche il MPI che è stato sollecitato dai nostri ripetuti interventi ad informarne le scuole.
Finalmente questa partita, almeno a partire 2003, può dirsi definitivamente chiusa.
Diamo alcuni suggerimenti per i docenti interessati al ricalcolo dei compensi.
Per i docenti interessati, sarà sufficiente chiedere al Dirigente scolastico della scuola dove hanno prestato le ore eccedenti la liquidazione dei compensi secondo quanto stabilito dall’art. 76, 3, comma del Ccnl.
Il Dirigente liquiderà direttamente gli arretrati per quei compensi che sono di competenza della scuola (ad esempio ore pratica sportiva, anno integrativo presso i licei artistici, supplenze brevi con cattedre costituite su più 18 ore) mentre inoltrerà la richiesta dei docenti alla Direzione Provinciale dei servizi vari (ex DPT), nel caso in cui le ore eccedenti siano state prestate per tutto l’anno scolastico dai docenti della scuola secondaria su spezzoni fino a 6 ore o su cattedre costituite per più di 18 ore.
Inoltre, anche se la questione delle ore eccedenti non riguarda direttamente la contrattazione di istituto, è chiaro che il ricalcolo di alcuni compensi (vedi ore eccedenti per avviamento alla pratica sportiva) è oggetto di informazione alla RSU per il ruolo che questa ha nei confronti del personale e di trasparenza nell’uso e nella programmazione delle risorse gestite direttamente dalle scuole.
Infine, nel caso delle ore di approfondimento dei professionali si liberano risorse del fondo di istituto considerato che la quota I.I.S. è a carico dei fondi che eroga direttamente il CSA e quindi, ora, l’integrazione a carico del fondo fino ad euro 28,41 è più esigua.
Roma, 7 settembre 2006
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