Iscrizioni anno scolastico 2019/2020: ancora una volta negata l’iscrizione online alla scuola dell’infanzia, ancora una volta ignorate le sezioni primavera
La FLC CGIL rivendica i diritti delle bambine e dei bambini e la tutela dell’infanzia.
Il 7 novembre 2018 il MIUR ha pubblicato la CM 18902 “Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2019/2020” e ancora una volta dimostra di non avere attenzione per la scuola dell’infanzia e per le sezioni primavera.
Le iscrizioni online, che sono obbligatorie per la maggior parte dei casi, infatti non riguardano la scuola dell’infanzia e ignorano completamente le sezioni primavera.
La FLC CGIL in sede di informativa sindacale aveva segnalato al MIUR che la circolare al paragrafo 4, escludendo ancora una volta la scuola dell’infanzia dalla modalità di iscrizione online, restituisce un’immagine di provvisorietà dell’istituzione, incompatibile persino con gli assunti culturali del DLgs 65/2017 che assegna alla scuola dell’infanzia un ruolo strategico nel percorso 0-6.
La circolare non prevede neppure la gestione coordinata delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia dei bambini anticipatari attraverso l’istituzione delle sezioni primavera.
È necessario ricordare che per il Dlgs 65/2017 le sezioni primavera fanno parte a pieno titolo delle istituzioni a cui la legge stessa assegna il compito di portare avanti gli obiettivi che intende perseguire. Infatti, il Decreto dispone l’avvio della stabilizzazione delle sezioni primavera come risposta al fenomeno degli anticipi scolastici e poiché un numero significativo di sezioni primavera è allocato presso le scuole statali, pubbliche e paritarie, la FLC ha chiesto al MIUR che:
- le iscrizioni alle sezioni primavera costituiscano parte integrante della circolare, come segmento scolastico riconosciuto dal Dlgs 65/2017,
- le predette iscrizioni abbiano la stessa data di inizio e fine delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia e quindi degli altri ordini di scuola;
- tutte le iscrizioni vengano effettuate in modalità online.
Non accogliendo le nostre richieste, il MIUR non garantisce le condizioni per l’accoglimento delle iscrizioni delle bambine e dei bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2020, in quanto l’accoglienza dei così detti “anticipatari” resta subordinata alla capacità delle scuole di accogliere innanzitutto le bambine e i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2019.
È grave che l’ennesimo ministro dell’istruzione non si assuma le responsabilità assegnate dalla legge ai fini del raggiungimento dell’obiettivo della generalizzazione della scuola dell’infanzia e del superamento della logica dei servizi a domanda individuale, in una logica sistemica del percorso di educazione, formazione e istruzione nel segmento di età da zero a sei anni.
Evidentemente il MIUR sta adottando solo soluzioni emergenziali che non si collocano in una logica di sistema, nella cui direzione sarebbe andata, invece, la presa in carico a livello nazionale della programmazione delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia, raccordo tra i vari segmenti del percorso integrato zero-sei.
Per la FLC CGIL il sistema di educazione, formazione e istruzione non deve perdere i connotati di un sistema nazionale. In questo senso, la gestione degli anticipi alla scuola dell’infanzia non rappresenta solo un problema di numeri e di posti, che si risolvono con il sistema delle precedenze e delle riserve, ma deve essere innanzitutto un progetto pedagogico e didattico e come tale non può né deve diventare un problema esclusivamente locale.
La prevista stabilizzazione delle sezioni primavera, che spesso rappresentano l’unica opportunità educativa nei territori in cui per le bambine e per i bambini non ci sono altre possibilità per entrare in un percorso gratuito di educazione, formazione e istruzione, risponde ad una esigenza nazionale e di sistema. Ed è per questo motivo che le omissioni contenute nella circolare sulle iscrizioni rappresentano un segnale allarmante, di un ministero che non sembra intenzionato ad esercitare le prerogative che gli appartengono, a cominciare proprio dalle istanze pedagogiche per la messa a sistema di un percorso integrato di educazione, formazione e istruzione.
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