Bonus docenti: il nostro percorso di legalità
Una nota unitaria conferma l’orientamento sindacale per un utilizzo del bonus centrato sulla contrattazione e su di un percorso democratico di legalità, trasparenza, partecipazione.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, in merito al bonus docenti istituito dalla legge 107/15, contestualmente al confronto aperto col MIUR e nell’imminenza della comunicazione della quota spettante alle singole istituzioni scolastiche, confermano le linee di comportamento già annunciate ad agosto 2015 e sostenute in questi mesi in tutti i contesti politici e sindacali.
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I sindacati scuola ripropongono con chiarezza e nettezza un percorso basato sui valori della partecipazione, collegialità, condivisione, trasparenza, cooperazione. Di contro a quelli basati invece sulla competizione, sulla riduzione della democrazia, sull’espropriazione delle prerogative collegiali e della contrattazione.
I principi fondanti dell’articolato documento sono i seguenti:
- le attività e gli incarichi da retribuire col bonus non possono essere altri che quelli definiti dal collegio dei docenti;
- il comitato di Valutazione deve basare le sue scelte recependo quanto stabilito dal collegio;
- i criteri per la ripartizione del Bonus fra le attività e gli incarichi e per l’assegnazione dei compensi devono essere definiti in contrattazione di Istituto;
- in mancanza del rispetto di queste competenze del collegio e della contrattazione nel comitato di valutazione si dovrà operare solo per l’espressione del parere per la conferma in ruolo dei neoassunti;
- il comitato di Valutazione è organo collegiale perfetto;
- ogni organo deve agire nel rispetto e nei limiti delle proprie competenze;
- il bonus altro non è che salario accessorio e come tale va contrattato;
- la dirigenza scolastica, lungi dall’assumere vesti improprie di autorità salariale e didattica, agirà come vera dirigenza, non amministrativa, non burocratica, ma scolastica e in quanto tale posta alla direzione di una formazione sociale quale è l’istituzione scolastica.
Il documento si propone come linea di orientamento per tutti i soggetti e come proposta di un terreno di confronto e dialogo. Per questo argomenta le sue tesi, richiama la normativa, chiarisce come le norme che vengono talora richiamate a supporto di una gestione autoritaria ed extracontrattuale non trovino applicazione nel contesto scolastico.
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