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Razionalizzazione della Rete Scientifica del CNR, ignorata la Carta Europea dei Ricercatori

Al fine di salvaguardare il personale, con le sue professionalità e specificità, la FLC CGIL ha chiesto un incontro con il Presidente Inguscio.

20/09/2017
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Ancora una volta, l’Amministrazione del CNR mostra un totale disprezzo verso il personale dell’Ente e verso quella Carta Europea dei Ricercatori, che pure ha sottoscritto il 14 dicembre 2005.

Il recepimento di detta Carta, attraverso modifiche statutarie e regolamentari, richiamano infatti il CNR al rispetto dell’autonomia della Comunità scientifica, così come previsto dal D.Lgs 218/16.

Si sottolinea come Il “cosiddetto processo di razionalizzazione della Rete Scientifica” sia stato avviato e stia proseguendo con la medesima modalità, che la FLC CGIL aveva già denunciato a marzo, ovvero con un’operazione top down, tale da escludere, quasi completamente, il coinvolgimento del personale interessato e dalla quale non emerge una auspicabile progettualità condivisa e una visione complessiva di indirizzo dell’Ente.

I Direttori di Dipartimento, con una totale mancanza di trasparenza e di omogeneità nelle procedure adottate, presentano a loro volta proposte dalle quali è difficile evincere un’efficacia economica e soprattutto una reale opportunità scientifica.

Il Personale, e in alcuni casi gli stessi Direttori di Istituto, non sono stati coinvolti nell’elaborazione complessiva della proposta; proposta che a cominciare dall’indagine conoscitiva dell’esistente distribuzione sul territorio nazionale delle UOS, si basa quasi esclusivamente sulla consistenza puramente numerica, senza tener conto né dell’affinità, né delle collaborazioni scientifiche in corso.

Non esiste, inoltre, chiarezza sulla sorte del personale, dei progetti, dei laboratori e delle strutture tecniche che saranno coinvolte nella ristrutturazione. Non esiste infine alcuna garanzia sull’effettiva possibilità di rendere sempre esigibile il diritto d’opzione per tutto il personale.

Al fine di salvaguardare tutte le lavoratrici e i lavoratori, precari e non, con le loro professionalità e specificità, nel rispetto delle prerogative indicate nella Carta Europea dei Ricercatori, la FLC CGIL ha chiesto urgentemente un incontro con il Presidente.

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Roma,  19  settembre  2017

Al Prof. Massimo Inguscio
Presidente CNR

Dr. Massimiliano Di Bitetto
Direttore Generale CNR

e.p.c. Dr. Pietro Piro
Ufficio Relazioni Sindacali

Oggetto: razionalizzazione Rete Scientifica – Richiesta incontro urgente

La FLC CGIL è venuta informalmente a conoscenza che è in atto, nell’Ente, una riorganizzazione/razionalizzazione della Rete Scientifica; pur condividendo, in alcuni casi, la necessità di una più efficace organizzazione della Rete medesima, ritiene, tuttavia che la procedura messa in atto dai Vertici dell’Ente non sia metodologicamente condivisibile.

Come già evidenziato nel comunicato del 21 marzo u.s., la FLC CGIL denuncia la totale assenza di trasparenza, ignora i criteri adottati, ignora quali siano i presupposti scientifici alla base della riorganizzazione che l’Ente starebbe portando avanti. La FLC CGIL rileva, la mancanza di omogeneità delle procedure adottate dai Direttori di Dipartimento, a cominciare dall’indagine conoscitiva dell’esistente distribuzione sul territorio nazionale delle UOS, basata quasi esclusivamente sulla loro consistenza puramente numerica, senza tener conto né dell’affinità scientifica né delle collaborazioni scientifiche in corso. Non sempre si evince un’efficacia economica ma soprattutto una reale opportunità scientifica. Tutto ciò quasi sempre in totale assenza di coinvolgimento del personale interessato. Non esiste inoltre chiarezza sulla sorte dei progetti, dei laboratori e delle strutture tecniche che a tali UOS o Sedi afferivano, né delle effettive possibilità di rendere esigibile il diritto d’opzione per tutto il personale.

Al fine di salvaguardare il personale, con le sue professionalità e specificità, la FLC CGIL chiede urgentemente un incontro con il Presidente.

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