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ISS: conclusa la vicenda del contratto integrativo 2015

Ora all’Istituto Superiore di Sanità si apre la trattativa sul rinnovo del CCNI per l’anno 2017.

28/03/2017
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Il 24 marzo 2017 ha visto la luce, dopo circa 15 mesi di “verifiche” e “controlli”, il Contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI) 2015 dell’Istituto Superiore di Sanità. Il testo non presenta nessuna sostanziale novità se non il recepimento dell’incremento del Fondo destinato al salario accessorio del Personale di 470.000 euro (430.000 per i livelli IV-VIII, e 40.000 per i livelli I-III), incremento su cui l’Amministrazione si era impegnata con le organizzazioni sindacali nel dicembre 2015 e che era stato formalizzato nella determinazione del DG del 1° febbraio 2016 e certificato dal Collegio dei Revisori il 16 febbraio 2016. Ricordiamo che il saldo relativo al 2015 era già stato corrisposto ai lavoratori a gennaio scorso, secondo le modalità previste dal CCNI 2010 firmato da FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.

La FLC CGIL non ha sottoscritto questo contratto integrativo, così come non ne aveva firmato l’ipotesi il 29 dicembre 2015. Non abbiamo condiviso modalità e tempistica che hanno portato alla sua stesura, confermando il nostro giudizio negativo su una trattativa inadeguata al raggiungimento di un più ampio consenso sul contratto stesso, che risulta sottoscritto da una sola sigla sindacale che di fatto si è ritrovata a firmare una “sanatoria”. Come noi, anche FIR CISL e UIL RUA hanno deciso di non firmare.

Al centro del nostro impegno sarà piuttosto la trattativa sul rinnovo del CCNI per l’anno 2017, che si aprirà il 3 aprile prossimo e sarà, questa sì, davvero decisiva. La FLC CGIL si batterà affinché l’amministrazione si impegni seriamente a raggiungere un’ampia condivisione da parte delle organizzazioni sindacali ammesse alla contrattazione, unica via per tutelare la generalità dei lavoratori.

La nostra piattaforma, in larga parte già condivisa con FIR CISL e UIL RUA, contiene alcuni punti che dovranno essere presenti nel CCNI 2017 dell’ISS:

  • il consolidamento delle risorse destinate alle voci fisse e ricorrenti del salario accessorio attraverso un significativo aumento dell’indennità di ente mensile, per garantire a tutto il personale tecnico-amministrativo, dopo anni di blocco della contrattazione, un incremento certo della retribuzione;
  • il recupero delle somme destinate dai CCNL di comparto all’applicazione delle progressioni di livello ex art. 54 CCNL 98/01 e la creazione di un apposito fondo, come indicato nel verbale della conferenza dei servizi del 15 settembre 2016;
  • l’incremento, nell’ambito delle disponibilità del fondo per il salario accessorio, delle risorse destinate alle progressioni economiche ex art. 53;
  • la quantificazione delle ulteriori risorse da destinare al salario accessorio dei livelli I-III che consenta un aumento adeguato dell’indennità oneri specifici.

Inoltre, avendo già consegnato all’Amministrazione un documento articolato sulle modalità di riassegnazione del personale dell’Istituto nei nuovi dipartimenti e centri previsti nella riorganizzazione dell’ISS, crediamo importante che questi temi siano trattati nell’ambito della dovuta revisione statutaria e regolamentare ai fini del recepimento della Carta Europea dei Diritti dei ricercatori, come previsto dal DLgs 218/2016. Pensiamo che sia di cruciale importanza che tale revisione statutaria preveda non solo un’adeguata rappresentanza del personale negli organi di vertice, ma anche la previsione di modalità di partecipazione dei ricercatori e tecnologi alle fasi decisionali della programmazione e della gestione delle attività di ricerca.

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