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ISS, a rischio le attività per mancanza di personale

L'applicazione del piano assunzioni non deve subire arresti. La FLC CGIL è pronta a dare battaglia.

03/11/2010
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Alla fine di dicembre 2009, attraverso una difficoltosa serie di incontri con la parte pubblica, che fu anche supportata dalle lavoratrici e dai lavoratori, all'Istituto Superiore di Sanità si arrivò al varo di un piano assunzione triennale, che nel solo 2010 avrebbe previsto circa un centinaio di assunzioni. Il piano, pur fornendo risposte ancora parziali al più che decennale blocco delle assunzioni, vedeva l’applicazione di importanti articoli del nostro contratto nazionale:

  • per il sotto-inquadramento: si avviava l’applicazione degli artt .23 e 3 con un numero di posti di partenza ancora basso (art. 23: 45 ric. e 3 tec., art 3: 8 CTER, 2 FA) ma che sarebbe stato esteso nel triennio con la chiamata dalla graduatoria
  • per il precariato, per la prima volta si prevedeva in modo esplicito e per numeri non trascurabili l’applicazione dell’art. 5, oltre il bando di concorsi con riserva in riferimento alla normativa vigente (art. 17 comma 10, Legge 102/2009)

Veniamo ad oggi.

Per il 4 novembre è prevista la convocazione per un tavolo di consultazione su quel piano, che a quanto pare, dopo circa un anno dalla sua approvazione del CdA dell’ISS, non ha ottenuto ancora il benestare della Funzione Pubblica e del Tesoro. È chiaro che l’insieme dei provvedimenti governativi, nel nome del contenimento della spesa (finanziaria di primavera, Ministro Tremonti) e della necessità di riformare la pubblica amministrazione (legge 15, Ministro Brunetta), stanno determinando ciò che da tempo affermiamo, ovvero che l’applicazione indiscriminata e orizzontale di queste norme colpisce senza esitazione un settore strategico del nostro Paese come la ricerca.

Guardiamo in particolare all'Istituto Superiore di Sanità: la ventilata contrazione delle risorse di turnover disponibili per le assunzioni già nel 2010, e ancor peggio quella del 20% prevista da Tremonti a partire dal 2011, porterà al collasso delle attività, mettendo a rischio il posto di lavoro di centinaia di lavoratori precari, da decenni perfettamente integrati nelle funzioni dell'ISS, non compensando, tra l’altro, la diminuzione del personale a tempo indeterminato che da qui al 2014 sarà del 15,85% (246 unità, stima della FLC CGIL dell’ISS). Non è da meno il fatto che i rilievi fatti sul piano assunzioni si baserebbero sulla non applicabilità di articoli di contratto ancora vigente, mentre sono molteplici e legittimi i dubbi sui termini entro i quali gli enti dovranno adeguare i propri ordinamenti ai principi contenuti nel decreto Brunetta.

Per tutto questo, la FLC CGIL intende andare all'incontro del 4 novembre in difesa del piano assunzioni che l'Amministrazione stessa ha prodotto, essendo proprio quel piano già un punto di mediazione irrinunciabile, e ritenendo che, fino a nuovo contratto, l’attuale debba considerarsi vigente. La parte pubblica in un momento come questo deve dare dimostrazione di difendere i suoi lavoratori e lavoratrici e le loro professionalità.

Al tavolo del 4 novembre verrà presentata una miniatura del piano di assunzioni triennale. Dobbiamo da oggi, essere tutti pronti ad una mobilitazione che veda tutte le lavoratrici e i lavoratori del nostro Istituto davanti al prossimo CdA, per affermare che è giunto il momento di adottare provvedimenti che diano valore al nostro lavoro in una istituzione la cui missione è ancora, e auspichiamo rimanga, di grande importanza per il nostro Paese.

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