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INRIM: i dipendenti scrivono al CdA sulle carenze dell’Istituto

I dipendenti lamentano una gestione non all’altezza da parte della dirigenza. I vertici mancano di senso di appartenenza all’Ente e generano demotivazione nel personale. Perfino la manutenzione ordinaria non viene più fatta e si aspettano risposte sul Consiglio di Direzione.

27/12/2016
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Lettera aperta al Consiglio di Amministrazione dell’INRIM

Il personale INRIM rileva difficoltà crescenti nel quotidiano svolgimento delle attività di ricerca, di servizio e di supporto alla ricerca (segreteria, amministrazione, gestione, comunicazione e manutenzione) e manifesta le proprie preoccupazioni.

A riguardo dei rapporti con la struttura dirigenziale, si avverte la perdita del senso di appartenenza nei confronti del proprio Istituto, sentimento che ha sostenuto in passato il raggiungimento di importanti risultati, senza il bisogno di badare al tempo, allo sforzo e all’impegno profusi. Si ha la percezione che la guida dell’INRIM non sia più affidata alla comunità che lo costituisce; in questa condizione cresce un senso di demotivazione, gravemente deleterio in un ambiente di ricerca. Infatti il personale è sistematicamente escluso da ogni processo decisionale e dai percorsi di selezione e comunicazione delle priorità di ricerca: non si sa insomma – fino a che non si presentino ufficialmente disposizioni già prestabilite – che cosa si stia pianificando, quali scelte siano state prese né le loro motivazioni di base.

Il circolo delle informazioni e delle decisioni non raggiunge più il personale, se non marginalmente o occasionalmente per vicinanza con persona informata. Delle riunioni dei Responsabili di divisione con la Direzione scientifica non si ha traccia in alcun verbale, diversamente da quanto accadeva in passato. Le attività degli organi di dirigenza sembrano orientate al modello di un circolo esclusivo, con nomine nei vari incarichi sempre più decise dall’alto senza consultazione con il personale coinvolto. Persino le opportunità di finanziamento potenziale (chiamate, bandi ecc.) vengono comunicate in modo non uniforme nei modi e nei tempi, precludendo pari opportunità per tutto il personale; in taluni casi, proposte di progetto sono rimaste bloccate unilateralmente all’interno dell’INRIM, anche se sono poi risultate vincenti in selezioni esterne.

A ciò si aggiunge l’ingiustificata mancanza di fiducia da parte della Direzione generale nei confronti del personale (in particolare quello tecnico e amministrativo).

Per quanto concerne la gestione delle attività lavorative, le condizioni strutturali e strumentali di lavoro all’INRIM sono al limite dell’operatività. Il grave rallentamento degli acquisti sta paralizzando il lavoro e impedisce il raggiungimento degli obiettivi dei progetti finanziati e le attività di servizio verso terzi.

Le manutenzioni ordinarie dell’Istituto sono rallentate o bloccate: se si guasta un dispositivo, questo resta non funzionante a lungo mentre rinnovi ormai improrogabili di impianti essenziali sono rimandati da anni, ponendo a rischio la fattibilità di progetti, tarature ecc., declassando la qualità dei risultati e riducendo la dignità dell'ambiente di lavoro.

Lo scadimento nell’uso di strumenti ordinari, frammisto con il senso di estromissione, amplifica lo scoramento. Alcuni edifici, non necessariamente i più vecchi, soffrono un degrado che impatta direttamente sulla qualità della vita quotidiana e che viene affrontato con progettualità mai interamente realizzate.

Non riscontriamo nei comunicati se e come il CdA intenda incidere sui problemi sin qui esposti; ciò ingenera il dubbio e la preoccupazione che non vi sia consapevolezza della loro gravità.

In riferimento al comunicato dell’ultima riunione congiunta del Consiglio scientifico e del CdA (4 ottobre 2016), sono oggetto di preoccupazione i seguenti punti:

  1. la discussione relativa alla Vision Decennale e nell’ambito di questa la totale assenza di un riferimento al coinvolgimento delle Divisioni e dello STALT nella sua stesura. Su questo punto lo Statuto dell’INRIM è chiaro:

(Art.13) Le Divisioni, operanti nei diversi settori di competenza dell’ente, hanno il compito di pianificare e attuare i programmi di ricerca approvati dal Consiglio di Amministrazione. …3. Le Divisioni operano con il coordinamento del Direttore scientifico e sono chiamate a fornire supporto al Presidente nella formulazione dei piani e dei rapporti periodici di attività. … 5. Le Divisioni sono inoltre chiamate a: …d. fornire supporto al Presidente per le relazioni esterne, nazionali ed internazionali, sulle materie di competenza ed in particolare la partecipazione a programmi di ricerca ed a organismi scientifici e tecnici nazionali, comunitari ed internazionali;

(Art. 12) Il Direttore scientifico coordina le attività svolte nelle Divisioni e formula con esse le proposte dei piani e dei rapporti periodici di attività, definendo con le Divisioni le richieste di risorse umane e finanziarie e le necessità di risorse strumentali e servizi; il Direttore scientifico è coadiuvato, nello svolgimento delle sue  funzioni, da  un  Consiglio  di direzione  composto  dai  responsabili  di  Divisione  e  da  membri  eletti  secondo  una  procedura deliberata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Presidente.

  1. le affermazioni fatte da alcuni dei presenti alla riunione su alcune attività svolte nelle Divisioni e nello STALT (punto 1 pagg. 3 e 4 del comunicato citato);
  2. il fatto che a fronte di uno specifico intervento in riunione, da parte di uno dei membri del Consiglio, relativo al tragico problema del ritardo di molti mesi nell’emissione degli ordini e dei pagamenti delle fatture, la reazione del CdA, che in ultima istanza è responsabile di questa situazione, sia stata pressoché inesistente;
  3. la mancata assunzione di responsabilità sui problemi sollevati in Consiglio da parte dei membri del CdA, ciascuno nel proprio ruolo, di presidente, membro eletto dal personale INRIM, e persona designata dal MIUR.

Infine tra i punti che riteniamo non rinviabili c’è l’istituzione del Consiglio di Direzione. A questo proposito, nel corso della riunione del 19 luglio 2016 (P.to 5 OdG) il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole alla proposta di istituzione di un Consiglio di direzione presieduto dal Direttore Scientifico, formato dai 3 responsabili di divisione e da 3 rappresentanti eletti dal personale con invito permanente al responsabile di STALT. Il Consiglio di Amministrazione nella stessa occasione ha dato mandato al Direttore generale, coadiuvato dal Direttore scientifico, di predisporre il testo che definirà la procedura elettorale. Dopo cinque mesi, tale mandato è ancora disatteso.

Chiediamo a questo Consiglio di Amministrazione un intervento concreto e tempestivo per risolvere la situazione che abbiamo evidenziato, nelle modalità previste dallo Statuto che regola il funzionamento dell’Ente.

Riteniamo che il personale INRIM sia elemento determinante nella pianificazione delle attività dell’istituto e che debba tornare a contribuire in autonomia al progetto del proprio futuro.

Torino, 19 dicembre 2016

Segue l’elenco dei firmatari

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