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INFN, i sindacati su assenze per malattia e riduzioni dei compensi

Brunetta e i diritti del lavoro dipendente: qualcuno ci chiama "signor no", orgogliosi di esserlo quando serve.

25/02/2009
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L'INFN nei giorni scorsi, primo tra i maggiori enti di ricerca a scriverlo “nero su bianco”, ha emanato due distinte circolari elencando una lunga serie di voci da sottrarre per il calcolo della Produttività collettiva ed individuale del personale tecnico ed amministrativo ed invitando i direttori a comunicare le assenze entro il 5 marzo p.v. Una solerzia burocratica “encomiabile”, purtroppo non altrettanto puntuale in svariate altre circostanze, come ad esempio nell'applicazione del contratto integrativo firmato a maggio 2008 e solo ora reso operativo, o nel contenimento e controllo delle spese via via canalizzate sul “nuovo sistema di informatizzazione delle procedure amministrative” oramai ridotto, a distanza di anni, a sfocato miraggio efficentista dal sapor di beffa.

Queste voci, naturalmente definite dall'INFN unilateralmente senza alcun confronto preventivo con le OO.SS., per il momento hanno effetto solo nella definizione della citata Produttività, ma per trasposizione potrebbero presto essere estese alle Indennità di ente mensili ed annuali del personale tecnico ed amministrativo, alle Indennità di valorizzazione professionale del personale Ricercatore e tecnologo, a tutte le altre voci di indennità legate alla presenza e, chissà, nel passo successivo anche alle ferie. Vale a dire, in soldoni, che queste voci dal punto di vista economico prossimamente potrebbero gravare anche sulle parti fisse e ricorrenti del salario accessorio, e nel caso del personale tecnico ed amministrativo ad esempio, vista l'attuale composizione degli stipendi, incidere su oltre un quarto della già scarsa paga. Su questo problema, insieme a CISL e UIL, abbiamo chiesto all'INFN con una lettera la sospensione delle circolari in attesa di un incontro chiarificatore. Richiesta che temiamo resti ancora una volta lettera morta, visto che l'Ente ci ha proposto la prossima riunione per il 10 marzo p.v. e che la Direzione affari del Personale ha chiesto ai direttori la segnalazione delle assenze entro il 5 marzo.

La FLC Cgil nei prossimi giorni valuterà le azioni sindacali da mettere in campo, nell'Ente e nel Comparto, ed incaricherà il proprio ufficio legale di valutare la questione anche sotto l'aspetto giuridico.

Questo perché, oltre all'aspetto economico, ve n'è un altro a nostro giudizio assai più grave e preoccupante. Riteniamo infatti che questo governo, seppur partendo da relativamente lontano, abbia ben altre mire, ovvero di mettere in discussione e iniziare a picconare la griglia di diritti faticosamente conquistati in decenni di lotte sindacali: malattia ed infortunio, maternità e paternità, diritto allo studio, diritti sindacali.

Una deriva alla quale certamente si potrebbe meglio far fronte con la forza dell'unità sindacale. Invece, purtroppo, tutto ciò avviene in un quadro di divisione sindacale che a livello confederale vede la CGIL isolata ed inascoltata e CISL e UIL a tentare di governare il peggio. Anche in conseguenza di ciò, a nostro giudizio, le negative conseguenze si iniziano ad intravvedere concretamente. Con buona pace di chi, secondo noi sbagliando, ha aperto un credito nei confronti di un governo che ha come chiaro obiettivo finale lo scardinamento di quei diritti, l'indebolimento del potere contrattuale dei lavoratori, l'azzeramento del concetto di reale rappresentanza. Con buona pace di chi, forse attratto dal miraggio di poter così assurgere ad un ruolo di garante, di accordo separato in accordo separato rischia di inficiare per un lungo periodo il faticoso cammino unitario, sacrificando su quel misero altare l'unità sindacale, ancor oggi valore e forza prima dei lavoratori. Unità sindacale che, va ricordato, seppur tra mille difficoltà nell'ultimo anno e mezzo ha dato i suoi buoni frutti nell'INFN.

Roma, 25 febbraio 2009

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