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INDIRE: non scherziamo, si proceda subito con le stabilizzazioni

La FLC CGIL interviene sull’ultimo incontro di trattativa su stabilizzazioni, trattamento accessorio e lavoro agile.

30/11/2018
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Il 21 novembre 2018 si è svolto l’incontro di trattativa con la delegazione INDIRE con all’ordine del giorno i seguenti punti:

  • lavoro agile
  • trattamento accessorio ( accordi integrativi 2017 e 2018)
  • distribuzione fondo incentivante (accordo committenze esterne-conto terzi)
  • stabilizzazioni
  • varie ed eventuali.

Lavoro agile

È stato presentato al tavolo un protocollo di intesa ed un bando collegato sul lavoro agile. La volontà di affrontare la tematica e mettere a disposizione dei lavoratori la possibilità di eseguire le prestazioni lavorative secondo le modalità previste dalle nuove normative è sicuramente positivo ed importante.
Avendo evidenziato alcune incongruità formali e sostanziali sia nel testo dell’intesa sia nel collegato bando proposti dall’amministrazione, dopo un ampia discussione, la FLC CGIL ha chiesto di poter esprimere in maniera organica le proprie osservazioni per via scritta.

Contratto integrativo 2016 e 2017

È stato sottoscritto nuovamente l’accordo integrativo relativo all’anno 2016 per sanare un errore materiale di un riporto dall’anno precedente dell’importo del fondo.
È stato sottoscritto l’accordo integrativo per l’anno 2017 con la quantificazione dei residui che porteranno ad una distribuzione economica leggermente superiore all’anno precedente.

Accordo committenze esterne-conto terzi

Dopo un acceso confronto sulla proposta presentata dall’amministrazione, si è addivenuti alla sottoscrizione dell’accordo che, seguendo i principi enunciati nell’accordo dell’anno precedente che conteneva l’indicazione di un aumento del fondo per il 2017 e anni successivi, con l’impegno a ricontrattare le ripartizioni previste, ha come effetto un aumento del fondo totale, degli emolumenti che percepirà tutto il personale sia strutturato che precario, sia ricercatore/tecnologo che tecnico amministrativo, senza nessuna esclusione.
Nella discussione la FLC CGIL si era dichiarata non disponibile a firmare l’accordo se non avesse previsto il personale precario e se l’ aumento del fondo non avesse avuto effetti sulla totalità del personale, cose che non erano previste nella proposta iniziale.
In sintesi i contenuti dell’accordo:

  • il riconoscimento per chi lavora direttamente sui progetti interessati, aumentato a 500 euro; il riconoscimento di una quota di 1500 euro per i responsabili e referenti dei progetti; il riconoscimento di 3000 euro per i responsabili e referenti dei progetti di maggiore complessità;
  • un aumento ulteriore all’anno precedente della IOS dei livelli I-III, che dalla contrattazione sul salario accessorio del 2015 era rimasta in difetto rispetto a quanto raggiunto per i livelli IV-VIII, arrivando finalmente a recuperare il gap anche rispetto al 2016;
  • un ulteriore incremento sostanziale della quota incentivante per i livelli IV-VIII;
  • un analogo trattamento per ricercatori/tecnologi tecnici ed amministrativi, per chi ha il contratto a tempo determinato sui due punti precedenti finanziato da fondi di bilancio connessi ai progetti.

Stabilizzazioni

Dopo aver informato le organizzazioni sindacali che la commissione per la valutazione delle domande di stabilizzazione era in fase di conclusione imminente, la delegazione dell’amministrazione ha dichiarato di non voler al momento procedere con le stabilizzazioni fino a quando non ci sia una norma che preveda lo sblocco del fondo del trattamento accessorio 2016, norma senza la quale di fatto si prefigurerebbe una riduzione stipendiale della quota individuale accessoria di tutti i dipendenti, ogni volta che il personale aumenta rispetto al quello presente nel 2016.
La norma ad oggi, nonostante le richieste fatte al governo da parte delle organizzazioni sindacali, non è ancora contenuta in nessun provvedimento e questo implicherebbe un rinvio sine die inaccettabile, anche considerando che tutti i grandi e piccoli enti di ricerca hanno già stabilizzato parte degli aventi diritto o hanno già deliberato formalmente le assunzioni.
La FLC CGIL ha dichiarato immediatamente che se la posizione di INDIRE fosse quella riportata sopra, avrebbe avviato immediatamente la procedura di sciopero e ha chiesto un incontro con i vertici e una assunzione di responsabilità politica del Presidente dell’INDIRE ad agire e stabilizzare il personale come sta succedendo negli altri enti del comparto. Tutte le organizzazioni sindacali hanno ribadito quanto da noi sostenuto, e unitariamente abbiamo evidenziando le problematiche relative al rischio di perdita dei finanziamenti dedicati alle stabilizzazioni anche in via definitiva.
A questo punto la delegazione ha dichiarato che la decisione sul punto specifico era sospesa per un approfondimento politico con il Presidente e Direttore generale e rimandata alla prossima settimana.
La FLC CGIL attende quindi la convocazione a stretto giro anticipando che per quanto ci riguarda c’è solo una soluzione: la stabilizzazione di tutti i precari aventi diritto ai sensi del comma 1 e del comma 2. Si sottolinea, infine la problematica delle procedure da attivare per i precari aventi diritto in relazione al comma 2, in merito alle quali, durante la riunione, non è stato possibile discutere.

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