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INAIL Ricerca: disattese le aspettative del personale

Un’amministrazione sorda alle richieste del sindacato ricerca che da tempo chiede l’applicazione dell’articolo 15. Si preannuncia un settembre di mobilitazione.

05/08/2020
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Comunicato
FLC CGIL - FSUR CISL - ANPRI

In data 3 agosto 2020 si è tenuta l’ennesima riunione sindacale tra Amministrazione e OO.SS. per discutere d delle “sole tematiche generali” che riguardano tutto il personale dell’ente, alla quale abbiamo deciso di partecipare, perché auspicavamo che il punto all’ordine del giorno aggiunto all’ultimo momento (calendario prossimi incontri) riguardasse anche il settore Ricerca. Così non è stato!

Nel merito della discussione sui “mutui, a seguito di richieste fatte da tempo dai sindacati funzioni centrali è stata presentata una proposta di riduzione dei mutui all’1% per i primi 20 anni e 1,50% per i successivi 15 anni ipotesi non in linea con quanto già fatto dall’INPS che eroga mutui con interesse di 0,60% fino a 20 anni e 0,86% per i successivi 15 anni.

Le motivazioni espresse dall’amministrazione in sede di riunione non hanno avuto il parere favorevole di nessuna OO.SS., anche quelle di funzioni centrali, rimanendo tutti insoddisfatti della proposta fatta.

A valle della riunione è stato discusso il calendario dei prossimi incontri con gli argomenti di seguito riportati da discutere nel mese di settembre:

  • Lavoro agile (prima settimana);
  • Prestiti personali (seconda settimana);
  • Rivisitazione del contratto integrativo dei dipendenti delle funzioni centrali (terza settimana);
  • Ipotesi di utilizzo dei residui dei BSA 2019 (quarta settimana).

Con nostro rammarico il calendario proposto non prevede nessuno spazio per le richieste fatte dalle OO.SS. della Ricerca che da anni, ad ogni occasione, sollecitano l’amministrazione e i vertici dell’istituto ad incontri specifici per dare attuazione al contratto integrativo nel suo complesso, in particolare:

  1. lo sviluppo di carriera del personale Ricercatori e Tecnologi, non più rinviabile perché sono stati pubblicati i bandi ex art. 15, tanto più da un ente di ricerca vigilato dal Ministero del Lavoro, come da l’INAPP, atto ritenuto dall’amministrazione stessa “condizione necessaria” (a parole) per l’avvio di una discussione sullo sviluppo di carriera del personale Ricercatori e Tecnologi;
  2. la contrattazione del Fondo del Salario Accessorio prevedendo l’incremento dell’indennità di ente mensile, l’indennità di responsabilità e le nuove forme di incentivazione del personale;
  3. l’attuazione del DLgs 218/2016.

La mancanza di date certe sui temi cari al settore Ricerca è stata motivata da una “scelta di coerenza ed onestà intellettuale”, mancando al momento all’amministrazione elementi concreti su cui avviare un confronto sindacale, giustificazione assai debole ed inaccettabile, perché almeno per quanto riguarda il punto 1) l’amministrazione da più di un anno ha presentato il piano triennale di fabbisogno del personale dell’ente quantificando “l’organico” di R&T nei vari livelli, piano che tiene conto anche delle stabilizzazioni e delle nuove assunzioni.

Alle nostre argomentazioni l’amministrazione ha replicato unicamente rivendicando il ruolo svolto per il mantenimento della Fioroni, indennità, ci piace ricordare, che nasce per quelle stesse funzioni trasferite da Ispesl ad Inail, e che per inteso non è certo stata contestata da Funzione Pubblica bensì da un organo interno di Inail (Collegio dei sindaci).

Non vi è dubbio quindi che l’indifferenza mostrata dall’amministrazione con la mancanza di previsione di un confronto certo e in tempi brevi è l’ennesima prova di disinteresse nei confronti delle istanze fin qui rappresentate dal Settore Ricerca.

L’unica affermazione ormai certa, perché svelata nella foga del confronto in una delle recenti riunioni sindacali, è che “in Inail si è fatto di tutto per avere un unico contratto per personale ex-Ispesl e Inail ma non ci si è riusciti”.

Questo spiega tutto!

Il vaso è davvero colmo e qualsiasi tentativo di civile e costruttivo confronto non sembra più avere senso.

Insieme alle rispettive segreterie nazionali valuteremo a settembre le azioni politiche e sindacali da intraprendere a tutela dei diritti, ma soprattutto della dignità di tutto il personale della ricerca.

In coerenza con il dissenso già manifestato abbiamo deciso di disertare l’ennesima riunione convocata per oggi. Continueremo a tenervi informati.

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