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Ex INRAN: precari, rinnovo di tutti i contratti in scadenza

Mentre si rinnovano i contratti, il CRA procede unilateralmente a modificare lo Statuto depotenziando e sminuendo tutte le funzioni e le competenze dell'ex INRAN. Ancora grave la situazione finanziaria dell'Istituto.

26/04/2013
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A seguito di una partecipata assemblea unitaria indetta il 24 aprile 2013 nella sede CRA di Roma ex INRAN, in vista dell'imminente scadenza dei contratti del personale precario, i sindacati hanno chiesto ed ottenuto un incontro urgente col Direttore Generale del CRA, dr.ssa Marandola con la presenza del Direttore Delegato ex INRAN, dr. Petroli nella sede nazionale del CRA.

L'incontro col Direttore Generale del CRA si è reso necessario perché nei giorni scorsi il Direttore Delegato ex INRAN aveva chiaramente affermato la volontà di non rinnovare i contratti precari senza specifica autorizzazione del CRA.
Dal confronto è emerso chiaramente che il Direttore Delegato ex INRAN non ha bisogno di alcuna autorizzazione da parte del CRA in quanto è esso stesso titolato a portare avanti tutte le attività urgenti e le necessità indifferibili in attesa dell'efficacia del Decreto Attuativo di trasferimento subordinato alla registrazione della Corte dei Conti che dovrebbe avvenire entro il 29 aprile prossimo.
Il Direttore Delegato dopo aver preso atto della situazione (a noi chiarissima) ha accolto con favore la richiesta venuta dalle Organizzazioni sindacali di rinnovare tutti i contratti precari in linea con le scadenze dei progetti di ricerca: circa 36 ricercatori e 15 amministrativi.

Contestualmente da parte del CRA si stanno predisponendo monitoraggi e valutazioni sul personale per attivare tutte le selezioni previste per legge a tutela del personale precario che da anni lavora presso l'Istituto.

Nel frattempo la FLC CGIL richiama l'urgenza sulla condizione finanziaria dell'istituto che, non avendo ricevuto la necessaria copertura finanziaria, rischia di non poter erogare lo stipendio di maggio ai dipendenti ex INRAN, così come accaduto nell'agosto scorso.

Inoltre, chiede con forza ai vertici del CRA il coinvolgimento della Comunità Scientifica dell'Istituto e delle Organizzazioni sindacali in merito alla modifica dello Statuto del CRA che dovrà comprendere le novità prodotte dall'accorpamento con l'ex INRAN. Leggi la lettera della FLC CGIL inviata al Presidente del CRA.

In particolare, la FLC CGIL non condivide il progetto di "relegare" a mero Centro di Ricerca tutta la parte di competenza e di attività dell'ex INRAN e a un semplice Servizio tutta la parte di certificazione dell'ex ENSE.
A tal riguardo la FLC CGIL metterà in campo ogni eventuale iniziativa di pressione nei confronti delle commissioni parlamentari e il Ministero vigilante affinché ci possa essere un impegno concreto di incremento del fondo di finanziamento e parallelamente una discussione ampia e partecipata sulle modifiche allo Statuto del CRA, la cui discussione è prevista all'odg del prossimo CdA del 30 aprile 2013.
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Roma, 27 aprile 2013

Al Presidente CRA Prof. Giuseppe Alonzo
Ai membri del CdA CRA
Alla Dr.ssa Ida Marandola Dir Gen. ff

Oggetto: OdG 30 aprile 2013 ex-INRAN

Con nota del 23/04/2013, relativa alla convocazione del CdA per il giorno 30 aprile apprendiamo che ai punti 10 e 11 è prevista la costituzione del Centro di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione e del Servizio Certificazione. Nel merito specifico dei punti citati, contrariamente all’esigenza, nonché alla volontà più volte manifestata di condividere, almeno un confronto preventivo in materia, ad oggi non risulta alcuna comunicazione con le OOSS se non alcune e sporadiche dichiarazioni ufficiose. In attesa di verificare che il giorno 30 il Consiglio intenda solo definire una proposta compiuta da sottoporre successivamente alle OOSS, riteniamo in ogni caso, sulla base delle notizie in nostro possesso, formulare alcune valutazioni.

La soppressione dell’INRAN, seppur prevista da un più generale provvedimento di riduzione della spesa pubblica, deve anche realizzarsi con invarianza dei servizi ai cittadini tanto che il legislatore ha espressamente affidato al CRA compiti e funzioni dell’ex-INRAN e per via indiretta dell’ ex-ENSE, così come indicate dal 454/99. In altri termini, nell’ambito dell’autonomia organizzativa del CRA il necessario processo di riorganizzazione deve mantenere compiti e funzioni e gli attuali livelli di servizi. Le proposte ad oggi registrate non sembrano però sotto diversi aspetti andare in questa direzione.

Innanzitutto, c’è un vulnus primario di legittimità che è riferibile al fatto che per Statuto questo tipo di deliberazioni debbono essere assunte previo parere obbligatorio del Consiglio dei Dipartimenti che ad oggi come sappiamo non è costituito.

Questo elemento non è infatti secondario nel definire, non da oggi, la piena legittimità organizzativa del programmato Centro di ricerca per gli alimenti e nutrizione. Ci risulta infatti difficile comprendere come, nel sistema CRA, questo Centro caratterizzato da dimensioni e complessità uniche, non possa strutturarsi al suo interno con Unità di Ricerca, anche collegate con preesistenti strutture CRA di analoghe competenze.

Inoltre, la stessa individuazione di un Servizio di Certificazione, presumibilmente legato esclusivamente alle attribuzioni dell’ex-ENSE avulso dal sistema scientifico e ad esso non direttamente riferibile, appare in netto contrasto sempre con lo Statuto che definisce le attività di certificazione, prova e accreditamento nell’ambito dei settori di competenza scientifica generale.

Del resto già oggi numerose strutture CRA integrano alla loro attività scientifica di base, attività di certificazione che si avvalgono con efficacia delle competenze scientifiche e delle attività di ricerca dalle quali non possono prescindere per garantire l’applicazione di metodologie di avanguardia. In questo caso poi si registrerebbe così un significativo arretramento rispetto al precedente modello organizzativo dell’ex-ENSE che, per tale peculiarità, era stato proprio inserito tra gli EPR senza operare alcuna distinzione.

Tali considerazioni, peraltro in linea con pareri già espressi da altri organi dello Stato e con l’esigenza già evidenziata di agire con invarianza dei servizi ai cittadini ci permettono di ritenere inevitabile che il Consiglio riveda questa previsioni, delineando un percorso di accorpamento che prima di tutto si avvalga del parere del Consiglio dei Dipartimenti e renda l’inserimento della rete scientifica ex-INRAN e delle sue competenze e funzioni concretamente evidente anche con la previsione di un Dipartimento specifico.

Pertanto, si chiede di sospendere in merito ogni decisione definitiva e avviare un confronto anche con le OOSS e con la comunità scientifica, al momento della imminente costituzione del Consiglio dei Dipartimenti di cui è peraltro previsto nella stessa convocazione l’avvio delle procedure.

Distinti saluti
Angela Imperi e Massimo Morassut

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