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ENEA: articolo 15, il TAR boccia il ricorso di ANPRI et al.

Ora possiamo andare avanti!

02/09/2024
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Con sentenza N. 15880/2024, pubblicata il 20 agosto scorso, Il TAR del Lazio ha dichiarato, il ricorso di FGU-Dipartimento Ricerca (ANPRI) et al., inammissibile per difetto di giurisdizione.

Era prevedibile? Certo che lo era (nei limiti di quanto ciò sia possibile nell’ambito della giurisprudenza del nostro Paese). D’altra parte se negli Enti di Ricerca, a partire dal 2018, si è ripreso a bandire procedure di carriera interne per il personale ricercatore e tecnologo così come prevede l’articolo 15 del CCNL 02-05 è solo grazie alla famosa (forse non così tanto?) sentenza della Corte di Cassazione a sezioni riunite del 2018 (citata anche in questa sentenza del TAR), in cui i giudici, riconoscendo la piena legittimità della previsione dello stesso articolo di Contratto in cui i ricercatori e i tecnologi, rispettivamente, sono inquadrati in un unico profilo che si articola su tre livelli, hanno stabilito che le controversie relative a tali procedure sono competenza del giudice ordinario, trattandosi, appunto, legittimamente di procedura interna e non di un concorso pubblico.

Questo passaggio è fondamentale e vale soprattutto per il futuro: sostenere la competenza del giudice amministrativo per le controversie relative a questo tipo di procedure, implicitamente, equivale a considerare la dinamica di carriera dei ricercatori e tecnologi all’interno di “progressioni verticali” che sono consentite dal Testo Unico del pubblico impiego, ma solo nel limite del 50% delle assunzioni previste per ogni singola area professionale. Cioè, in parole semplici, equivale a negare che i ricercatori e i tecnologi siano un unico profilo, così come stabilito dall’articolo 15. È alquanto bizzarro e contraddittorio (ai limiti della irrazionalità) sostenere la validità dell’articolo 15 e insistere nel rivolgersi al TAR (o invocarne la competenza) per le relative controversie.

Detto ciò, è necessario guardare al futuro. Purtroppo con un estremo ritardo dovuto alle pratiche di chi potrebbe essere definito “apprendista stregone”, in quanto non in grado di prevedere gli effetti delle proprie azioni!

Finalmente, ENEA può dare seguito ai definitivi inquadramenti dei vincitori, con l’erogazione degli arretrati e può attribuire correttamente le nuove fasce stipendiali a chi ha maturato il diritto nel corso del 2023 e del 2024.

Inoltre, l’amministrazione, che convocherà il tavolo sindacale nella terza settimana di settembre, può aprire il confronto con le OOSS ammesse alle relazioni sindacali per l’indizione di un nuovo bando, a cui saranno destinate almeno tutte le risorse aggiuntive previste dall’ultima legge di bilancio (in quanto finalizzate alla “indizione” di procedure), oltre la quota MASE già prevista anche nel PTA 2024-2026, che, con molta probabilità, dovrà essere aggiornato proprio in riferimento alle risorse previste dalla legge di bilancio n. 213 del 2023. Su questo punto è bene precisare due cose: la prima è che il nuovo bando dovrà prevedere anche la valutazione della professionalità acquisita attraverso gli anni di esperienza nelle attività di ricerca e tecnologica; la seconda è che, poiché le risorse aggiuntive sono a partire dal 2024, bisogna condividere una soluzione che garantisca agli eventuali vincitori del nuovo bando che il nuovo inquadramento giuridico ed economico sia a decorrere dal 1° gennaio 2024, altrimenti le risorse, per quest’annualità, andranno in economia nelle casse dell’Ente, piuttosto che nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori a cui sono destinate dalla legge.

Infine c’è la quota di risorse MASE destinata allo scorrimento delle graduatorie III-II livello e ci sono le posizioni previste nel PTA 2024-2026 dell’ente, per l’annualità 2024, 123 posizioni III-II e 56 II-I. L’amministrazione dovrà dirci cosa intende fare con tali posizioni, e se ne prevede ulteriori per gli anni prossimi. Noi riteniamo di fondamentale importanza che ci sia un nuovo bando con regole diverse e soprattutto più “semplici” da consentire a tutte/i di poter presentare la documentazione allegata alle domande e di vedersi valutati tutti i propri titoli.

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