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CRA: sempre più un feudo

La FLC CGIL denuncia l'ennesima giostra di nomine che nulla hanno a che fare con merito e competenza.

22/12/2011
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Nelle scorse settimane la FLC CGIL ha sollecitato l’intervento del neo-Ministro Catania per ristabilire un clima di serenità e certezza nella gestione del CRA per rilanciarne l’attività istituzionale e puntare ad un decisivo rilancio.

Secondo fonti ufficiose, ma attendibili, in queste ore, dopo le dimissioni del Capo di Gabinetto al Ministero per le Politiche Agricole, Consigliere Antonello Colosimo del 20 dicembre, il Ministro ha avviato la procedura per la designazione dell’attuale Capo Dipartimento Prof. Giuseppe Alonzo, già docente alla Facoltà di Agraria di Palermo, come Presidente del CRA, con il probabile incarico “ponte” di Commissario Straordinario unico a partire dal prossimo 1 gennaio 2012.

Contestualmente, apprendiamo che il Commissario Prof. Sudano sembra abbia individuato nella persona dell’attuale sub-Commissario Dr. Simeone il nuovo Direttore Generale del CRA.

Se tali circostanze troveranno conferma è chiaro che la situazione del CRA appare sempre più complicata e affatto avviata a ristabilire un
necessario e a questo punto vitale clima di certezza nella conduzione e gestione dell’ente.

E’ infatti del tutto evidente che, sia la nomina di un Capo Dipartimento Mipa alla Presidenza del CRA, che la nomina di un sub-Commissario a Direttore Generale, ripropongono i vizi e le pratiche di sempre.

Da una parte l’ennesima conferma che il MIPA non si limita a vigilare, ma intende controllare e condizionare direttamente quello ritiene evidentemente ancora e a tutti gli effetti un suo diretto braccio operativo, dall’altra l’ennesima violazione dello Statuto (art. 13 comma 1) e delle più elementari norme della Pubblica Amministrazione in materia di separazione tra organi di indirizzo e funzioni gestionali.

In questi tempi dove monta, spesso a ragione, l’insofferenza e il disagio verso istituzioni sempre più lontane dalla realtà, assistere a questo spettacolo offende prima di tutto il personale CRA che ieri, oggi e domani indipendentemente da Presidenti, Consigli di Amministrazione, Collegi dei Revisori, Direttori Generali e via dicendo, dovrà caricarsi l’onere della gestione quotidiana mentre, con risorse pubbliche, si incrociano, si commettono e si giocano prestigiosi incarichi che nulla hanno a che fare con MERITO e COMPETENZA.

Attendiamo quindi ulteriori sviluppi, nonché l’ufficializzazione delle notizie, tuttavia è indubbio che se lo scenario non dovesse mutare questo sindacato non è più disponibile a tollerare un approccio sempre più feudale nella gestione della ricerca pubblica in agricoltura e inadeguato rispetto alle esigenze strategiche di innovazione del comparto agroindustriale.

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