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CRA: lettera aperta al neo Ministro dell’Agricoltura sulla grave crisi istituzionale dell’Ente. Occorre intervenire con urgenza!

La FLC CGIL del CRA denuncia il grave scontro istituzionale fra il commissario e il direttore generale.

01/12/2011
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Cogliendo l’occasione della recente nomina a Ministro dell’Agricoltura del dott. Mario Catania, la FLC CGIL scrive una lettera aperta per denunciare il grave stato in cui versa il CRA, Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura, il più grande Ente del settore, vigilato dal Ministero.

La situazione si è ulteriormente aggravata a seguito della recente nomina dell’On.le  Domenico Sudano a Commissario dell’Ente, nomina molto chiacchierata, anche dalla FLC CGIL, oltre che dalla comunità scientifica, per il suo scarso profilo scientifico e la poca aderenza ai principi previsti dalla normativa vigente in materia di nomina del vertice di un Ente di Ricerca.

A seguito di tale nomina si è aperto uno scontro istituzionale molto pericoloso con il Direttore Generale, dott. Lo Piparo, che sta producendo una paralisi dell’attività dell’Ente.

Già al riguardo si sono pronunciati i responsabili tecnico scientifici laboratori e centri di ricerca, nonché la comunità scientifica del CRA.

Occorre per questo un autorevole intervento del nuovo Ministro per ristabilire un clima di serenità che consenta al CRA di svolgere la propria attività istituzionale e per puntare ad un suo decisivo rilancio.

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Onorevole Ministro, nel formularLe i migliori auguri per il nuovo e prestigioso incarico, la FLC CGIL, consapevole della sua competenza e approfondita conoscenza del settore della ricerca in agricoltura vigilato dal suo dicastero, intende sottoporre e sollecitare alla Sua attenzione l’esigenza di una rapida ed efficace verifica sulla situazione attuale e sulle prospettive del CRA (Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura).

In passato, analoghe richieste sono state rivolte in più occasioni anche ai suoi predecessori, On.li Zaia, Galan e Romano, denunciando ed evidenziando le criticità con particolare riferimento ai temi del precariato, delle dotazioni organiche, delle risorse, nonché del definitivo assetto degli organi di governo da troppo tempo interessati da processi di ristrutturazione, riorganizzazione e modifica dello Statuto previsti dal quadro normativo. Sulla necessità di intervenire sugli enti vigilati dal MIPAAF poi, già nei giorni scorsi le segreterie generali CGIL CISL e UIL di categoria, in occasione del Suo recente insediamento, Le hanno richiesto un incontro sulla situazione degli enti vigilati con particolare riferimento alle procedure di nomina dei vertici.

Premesso che ad oggi nessun livello di confronto ed interlocuzione è stato mai attivato con Lei, è necessario sottolineare che la situazione appare molto critica per quello che possiamo considerare oltre che il principale ente vigilato dal MIPA il più importante ente di ricerca nel settore.

Dopo l’avvio della gestione commissariale all’inizio dell’anno, successiva ad un forte conflitto interno nato tra organi di indirizzo e i massimi vertici della amministrazione, oggi, un ulteriore e aspro confronto tra il neo-Commissario Prof. Domenico Sudano e la Direzione Generale, rischia di consegnare l’ente e quindi il personale, ad una profonda e quantomeno dannosa situazione di incertezza, circa competenze e relative attribuzioni nella guida dell’ente.

Una situazione certamente già nota ai vertici dell’amministrazione vigilante che, giorno per giorno, si manifesta in tutta la sua asprezza anche secondo modalità a dir poco inusuali con scambi epistolari che hanno coinvolto per conoscenza tutto il personale e i livelli dirigenziali.

Una fase che assume poi una particolare rilevanza in considerazione delle imminenti scadenze per gli incarichi della Direzione Generale, Direzione Scientifica e gestione Commissariale, tutte entro pochissime settimane.

Al di là quindi di qualsiasi considerazione nel merito è a nostro avviso necessario un Suo diretto intervento che garantisca una linea complessiva d'azione che recuperi i ritardi e corregga errori dannosi a partire dalla necessità di garantire a tutti i livelli le più elevate qualificazioni professionali come del resto previsto dal 454/99 e da Statuto e Regolamenti.

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